"Cento passi" per lo sviluppo: le riforme istituzionali in Kazakhstan (di Alessandro Lundini)

Riforme istituzionali per continuare a crescere anche in futuro. In una fase di rallentamento della crescita nazionale, il Kazakhstan si concentra sulla promozione di un vasto programma innovativo, teso a creare le premesse per uno Stato moderno, efficiente e di supporto all'economia. 

I riscontri positivi arrivati dal settore petrolifero hanno permesso al Paese di godere per molti anni di una crescita sostenuta lungo un decennio, tuttavia il cambiamento delle condizioni economiche globali ha modificato lo schema di una crescita legata quasi esclusivamente al settore delle risorse naturali. 
La crisi globale del 2008-2009 e, successivamente,il deterioramento delle condizioni economiche generali, dovuto soprattutto al crollo del prezzo del greggio e alla svalutazione del tenge, hanno mostrato in tutta la loro evidenza l’esigenza di una più forte spinta riformatrice, rimasta forse per troppo tempo al palo.

Seppure la crescita economica è stata finora soddisfacente e quella kazaka rimane per molti aspetti un'economia dinamica (il Kazakhstan recentemente è stato valutato al 42° posto su 140 Stati – davanti anche all'Italia - nell'indice sulla competitività economica pubblicato dal World Economic Forum) report e analisi dei principali istituti convergono infatti nel ritenere che, oltre ai problemi di natura “economica” (come l’eccessiva dipendenza dalle risorse energetiche o il gran numero di prestiti non performanti) anche alcuni fattori "istituzionali", legati alla diffusione della corruzione, all'inadeguatezza del sistema burocratico, a un sistema legislativo non stabile e alla difficoltà nell'eseguire le decisioni degli organi giudiziari, influiscono negativamente sugli ulteriori margini di sviluppo dell’economia nazionale.

Il Presidente kazako ha quindi annunciato un nuovo piano di riforme, "I cento passi concreti", diretto a realizzare un generale cambiamento dell’assetto delle istituzioni e degli organi statali, nonché a fornire una spinta per lo sviluppo industriale e la diversificazione dell’economia.

L’indirizzo riformatore imposto dal Presidente è diretto a cinque grandi aree:
- Sviluppo di una burocrazia moderna ed efficiente;
- Rafforzamento dello Stato di diritto;
- Sostegno all'industrializzazione e alla crescita economica;
- Consolidamento dell’unità sociale e nazionale;
- Trasparenza e decentramento delle istituzioni statali.

Queste cinque macro-aree in seguito sono state sviluppate in un Piano d’azione che contiene le cento misure da implementare negli anni a seguire.
In tema di burocrazia e dipendenti pubblici sono state previste in tutto 15 misure, riguardanti soprattutto l'adozione di nuovi standard e nuovi provvedimenti riguardanti i dipendenti pubblici, il loro reclutamento, la loro formazione e l'applicazione di un sistema valutativo più meritocratico nei loro confronti.

Per quanto concerne il rafforzamento dello Stato di diritto, sono stati previsti 19 "passi" nella logica di un progressivo avvicinamento agli standard internazionali più elevati. Tra questi sono previsti provvedimenti per assicurare che il reclutamento degli ufficiali di polizia avvenga su criteri di competenza, l'istituzione di organi di polizia locali responsabili nei confronti delle autorità locali, l'assicurazione di maggiore trasparenza e pubblicità attraverso la creazione di "consigli pubblici" che consentiranno una migliore verifica dell’operato della polizia e, inoltre, un impegno a migliorare le condizioni delle carceri anche predisponendo particolari forme di partenariato pubblico-privato per il loro finanziamento. Nel settore della giustizia invece sono previste norme mirate a incrementare la qualità della preparazione dei giudici e la loro affidabilità, mentre altre disposizioni sono previste a tutelare la posizione dei cittadini.

Nonostante sia dedicato alle riforme istituzionali, il Piano dei "100 passi" non ha dimenticato le disposizioni caratterizzate da un'impronta più marcatamente economica. Tra i 50 provvedimenti presenti all'interno del Piano d'azione sono previste le azioni più diverse, tutte però finalizzate alla creazione di un mercato interno più efficiente, competitivo, attento all'attrazione di investimenti, nonché al processo di diversificazione dell'economia. Tra i "passi" dedicati allo sviluppo economico si trovano pertanto provvedimenti a sostegno dell'industrializzazione e della crescita in generale: misure per l'attrazione di investimenti in molteplici settori (turismo, infrastrutture, energia) creazione di nuovi cluster di innovazione industriale, sviluppo dei trasporti e delle reti infrastrutturali, semplificazione ed evoluzione legislativa al fine di giungere a un ordinamento più vicino alle imprese e agli investitori e, infine, adozione di nuovi e più moderni standard in tema di istruzione e formazione.

Il quarto segmento delle riforme istituzionali è quello dedicato all' "Identità e unità", sei "passi" aventi l’obiettivo del rafforzamento dell’identità kazakistana e dell’ulteriore sviluppo dei programmi sociali e culturali tesi a consolidare l'armonia socio-culturale.

Ultimo settore del programma di riforme istituzionali è stato dedicato all'implementazione dei principi di decentramento istituzionale-amministrativo, di pubblicità e controllo delle decisioni degli organi amministrativi, nonché all'elaborazione di "passi" tesi al rafforzamento dell’autonomia degli enti locali e alla rivalutazione degli organi esecutivi e rappresentativi.
Al fine di supervisionare l'attuazione delle riforme contenute nel Piano, è stata stabilita anche una Commissione Nazionale per la Modernizzazione, guidata dal Primo Ministro e divisa in cinque gruppi di lavoro, composta da esperti dei diversi settori, anche stranieri.

Dopo l’approvazione del programma di misure "anticicliche" NurlyJol, il Kazakhstan ha scelto di investire fortemente in un piano tendente sì alla crescente economica, ma incentrato sulla realizzazione di istituzioni pubbliche più adatte a raccogliere la sfida della modernizzazione. Le possibilità del Kazakhstan di entrare nel novero delle trenta economie più avanzate al mondo, così come stabilito dalla Strategia "Kazakhstan 2050", dipenderà anche dalla capacità della classe dirigente kazaka di procedere a una seria implementazione di queste misure e a una loro impostazione a beneficio del ceto economico e della popolazione tutta.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/-Cento-passi--per-lo-sviluppo-le-riforme-istituzionali-in-Kazakhstan-di-Alessandro-Lundini-151-ITA.asp 2015-10-30 daily 0.5