"Shoes from Italy" ha fatto tappa ad Almaty

Si è tenuta dal 31 ottobre al 2 novembre, in Kazakistan, Shoes from Italy Almaty, la manifestazione dedicata al mondo della calzatura, in programma al Rixos Hotel.
L’evento rappresenta un’occasione di business per gli operatori provenienti da Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. In scena la manifattura made in Italy con i brand: Accademia, Aldo Bruè, Anpel, Baldinini, Braccialini, C Project, Code Prive’, Camerlengo Laboratorio Artigianale, Cherie Love, Cherie, Fabiani, Fabio Di Luna, Florens, Francesco V., Francesco Sacco, Gallotti, Giampiero Nicola, Gianfranco Butteri, Gianmarco Lorenzi, Gianni Renzi Couture, Giorgio Fabiani, Giovanni Fabiani, Good Man, Greencoast, Ilasio Renzoni, Inblu, Kelton, Lancaster, Le Babe, Lucaguerrini, Luigi Traini, Marino Fabiani, Mario Bruni, Miss Blumarine Shoes, Nila & Nila, Pakerson, Phil Gatier, Pollini, Repo, Ripani, Sandra Valeri, Sara Kent, Tine’s, William Massimi.
Dopo il Kazakistan, le calzature italiane saranno in scena in Ucraina con Shoes From Italy Kiev, dal 7 all’8 novembre 2018, all’Hyatt Regency Hotel della capitale: realizzato in partnership con Ice Kiev, l’evento è un workshop business to business dedicato alle aziende calzaturiere e della pelletteria.
Alla rassegna, che svolge un'importante funzione di hub promozionale per Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan sono presenti presenti 48 aziende con il meglio del manifatturiero italiano.
Attualmente il Kazakistan, dopo un biennio particolarmente difficile dovuto alla crisi finanziaria russa e alle forti tensioni valutarie che hanno eroso potere d'acquisto, sta dando concreti segnali di recupero.
Nel 2016 l'Italia ha esportato oltre 340mila paia di scarpe per un valore di 23 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2017 le esportazioni hanno registrato un incremento pari al 3,1% in valore e un incoraggiante +0,1% in quantità, a fronte di un prezzo medio aumentato del 2,9%.
"Apriamo i nostri eventi commerciali ad Almaty e Kiev nella consapevolezza che i mercati stanno vivendo un momento complesso - spiega Marino Fabiani, consigliere responsabile per le attività della Csi di Assocalzaturifici -. Le tensioni valutarie hanno indebolito il potere d’acquisto dei consumatori. In Ucraina pesano le incertezze politiche prima del prossimo voto di marzo e per qualche mese non potremo aspettarci un trend particolarmente brillante negli acquisti. In Kazakistan la debolezza della valuta si riflette inevitabilmente in una stretta creditizia che condiziona la clientela; i dati, infatti, indicano un leggero calo nelle esportazioni dell’1,1% in valore nei primi sei mesi del 2018. Si tratta però di due mercati estremamente importanti, rispettivamente il secondo ed il terzo per volume e valore dell’area"