Aumentano i contrasti tra Kyrgyzstan e Canada sulla miniera di Centerra (di Cecilia Jamasmie)

Il conflitto in corso tra la Repubblica del Kyrgyzstan e Centerra Gold canadese è volto al peggio lo scorso giovedì quando il Presidente Almazbek Atambayev ha ordinato al pubblico ministero di riesaminare la legalità degli accordi stipulati con l’azienda negli anni 2003-2004 e nel 2009.

Questa mossa è arrivata soltanto due settimane dopo che la compagnia di Toronto che gestisce Kumtor, la più grande miniera d’oro kirghisa, aveva deciso di portare l’impasse con il Kyrgyzstan avanti all’arbitrato internazionale. “Le persone hanno bisogno di sapere perché Kumtor, che è diventato l’oggetto di orgoglio del Kyrgyzstan ed il suo progetto d’investimento più grande, in realtà è percepito dalla gente come “la truffa più grande”, ha spiegato Atambayev nei suoi commenti, pubblicati dall’agenzia locale 24 News Agency.

Sembra che il pomo della discordia sia la struttura della proprietà della miniera Kumtor, che è il più grande datore di lavoro e contribuente in Kyrgyzstan ed anche la principale miniera che produce l’oro di Centerra. 
Nel 2003 Cameco, l’ex società madre di Centerra, ha firmato un accordo con la società statale mineraria Kyrgyzaltyn, secondo il quale l’azienda kirghisa scambiava i suoi due terzi della partecipazione in Kumtor con circa un terzo delle azioni della recentemente costituita società Centerra. Questo accordo è stato revisionato nel 2009 e poi sostituito con un nuovo patto in cui venivano incrementate le tasse e gli altri contributi ed è stata ripristinata la partecipazione del Kyrgyzaltyn di un terzo delle azioni in Centerra, partecipazione che era stata già venduta.

Nel 2013 il pubblico ministero ha accusato di corruzione 10 ex ufficiali del governo nell’affare dell’accordo del 2003. Centerra ha negato qualsiasi violazione e le accuse del suo coinvolgimento nella corruzione non sono state provate in tribunale. Inoltre, l’azienda ha sottolineato che considera le recenti azioni da parte delle autorità kirghise come “palesi infrazioni degli accordi” che regolano Kumtor, la più grande miniera d’oro a cielo aperto nella regione che è responsabile per più del 10% del PIL del Kyrgyzstan. 

Una volta Centerra aveva già suggerito la formula joint venture con la partecipazione al 50/50, ma l’anno scorso l’ex Primo Ministro Joomart Otorbayev ha detto che un tale affare non sarebbe stato nell’interesse del Kyrgyzstan. Successivamente si sono diffuse voci sull’imminente nazionalizzazione della miniera, ma in seguito sono state smentite da parte delle autorità kirghise.

Otorbayev ha dato le sue dimissioni un mese dopo che non era riuscito a stipulare l’accordo sulla ristrutturazione. Il suo successore Temir Sariyev all’epoca aveva detto che risolvere questo problema era una delle sue priorità. Per confondere ancora di più la situazione, il Comitato Statale per la Sicurezza Nazionale, ovvero GKNB, questa settimana ha pubblicato una rassegna stampa dove mescolava la battaglia del governo kirghiso contro Kumtor con le investigazioni dei dieci politici accusati del complotto per organizzare nel 2010 un colpo di stato contro il Presidente di allora Kurmanbek Bakiyev.

“Gli investigatori non escludono la possibilità che i tentativi di destabilizzare la situazione nel paese a marzo e maggio siano legati alle investigazioni da parte del governo sulla corruzione nel progetto Kumtor”, riferisce Eurasianet.

Centerra, che possiede più di 500 milioni di dollari in contanti, si sta attivamente dissociando da Kumtor poiché i rischi connessi all’operazione sono diventati un peso per la valutazione dell’azienda sul mercato.
La compagnia sta usando il denaro guadagnato grazie a Kumtor per sviluppare i progetti in Mongolia, Turchia e Canada con lo scopo di diventare produttore di un milione di once all’anno nell’arco dei prossimi anni. 

L’azienda non ha ancora ricevuto da parte dal governo la nuova licenza necessaria per continuare a sfruttare la miniera dopo il 30 giugno. 
Kumtor ha prodotto circa dieci milioni di once dal momento della sua apertura, e le riserve rimanenti ammontano a 5,6 milioni di once.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Aumentano-i-contrasti-tra-Kyrgyzstan-e-Canada-sulla-miniera-di-Centerra-di-Cecilia-Jamasmie-252-ITA.asp 2016-06-28 daily 0.5