Che cos'è e come funziona l'Advance Payment Guarantee (di Antonio Di Meo)

Nel caso in cui le condizioni di pagamento della vendita internazionale presuppongono un bonifico bancario in via anticipata il cliente estero spesso richiede un advance payment bond a prima domanda a garanzia della restituzione delle somme anticipate dal cliente finale in caso di mancata o inesatta consegna della merce.
La disciplina può essere così riassunta:
è usuale la richiesta avanzata dal compratore di richiedere una «garanzia bancaria» circa la restituzione di un pagamento anticipato in caso di non ricevimento della merce ordinata.
E' da ritenersi, pertanto, legittimo che il compratore che paga in anticipo voglia cautelarsi: non solo essere sicuro che il venditore rispetterà nei minimi dettagli il contratto, ma specialmente egli vorrà coprirsi dal rischio della mancata ricezione della merce a pagamento anticipato avvenuto.
La «garanzia di pagamento anticipato» (advance payment guarantee o anche denominato advance payment bond) assicura, quindi, all'acquirente di non perdere la somma anticipata e la richiesta dell'apertura della garanzia è una procedura regolare. Se da un lato la ditta acquirente vuole assicurarsi che, a pagamento anticipato avvenuto riceva la merce ordinata, dall'altra parte la ditta venditrice corre il rischio che, pur spedendo la merce, relativa al pagamento anticipato, le possa essere escussa la garanzia bancaria (advance payment bond), cioè che venga richiesto alla banca italiana di restituire l'importo della stessa.
Ovviamente l'apertura della suddetta garanzia bancaria dipenderà da quanto le parti avranno concordato nel contratto di compravendita, che dovrà prevedere che il bonifico bancario anticipato sia assistito dalla «garanzia di restituzione» dell'importo (advance payment guarantee).
In tal caso i costi in cui incorrerebbe l'impresa venditrice dovrebbero oscillare attorno allo 0,5 - 1% del totale dell'importo della garanzia, a titolo di commissioni fideiussorie per l'apertura della stessa, oltre all'impegno del fido per l'importo relativo.
I rischi per il venditore sono di vedersi richiedere dalla banca che ha rilasciato l'advance payment guarantee la restituzione dell'importo ricevuto con bonifico bancario da parte dell'acquirente, nel caso la garanzia sia emessa «a prima domanda» (first demand).
Nel caso, infatti, di garanzia a «prima domanda», la banca rilascerebbe un impegno irrevocabile autonomo ed astratto rispetto al contratto di vendita ad accettare la richiesta di restituzione dell'importo e a pagare a semplice e prima domanda da parte del beneficiario della garanzia senza poter eccepire alcuna obiezione a tale richiesta.
Per evitare di trovarsi in una simile situazione oltre ovviamente a valutare la serietà commerciale della controparte, si consiglia di richiedere l'emissione di una garanzia che vincoli la possibilità di escussione da parte del beneficiario, all'impossibilità del venditore di dimostrare alla propria banca l'avvenuta spedizione della merce, conformemente agli accordi pattuiti in sede contrattuale.
In altre parole questo vuol dire che il testo con cui la banca formulerà l'advance payment guarantee, dovrà prevedere un vincolo all'escussione della garanzia stessa.
L'escussione dell'importo, da parte dell'acquirente, potrà avvenire, in tal caso, soltanto se la banca italiana non fosse in possesso dei documenti di spedizione (fattura commerciale e documento di trasporto) attestanti la spedizione avvenuta ed il rispetto dei termini concordati.
(Tratto da IPSOA - Pagamenti Internazionali. Casi Risolti)