Come cambierà l'economia del Kazakhstan dopo le elezioni presidenziali? (di Andrey Knyazev)

Circa un mese fa in Kazakhstan si sono tenute le elezioni del Presidente, all'esito delle quali l’attuale capo di stato Nursultan Nazarbaev è risultato il leader incontestato ed il vincitore con il 97,7% dei voti.
Parlando del Kazakhstan, si può notare che le elezioni hanno confermato il sostegno della politica adottata dal Presidente in carica, il quale aveva annunciato nel suo programma cinque riforme principali finalizzate allo sviluppo del paese. 

Occorre soffermarsi su quella che riguarda l’economia: la terza riforma annunciata dal Presidente è “Industrializzazione e crescita economica”.
La riforma include i seguenti punti:
- realizzazione del secondo piano quinquennale dell’industrializzazione;
- diversificazione come fattore della formazione della classe media;
- sviluppo del settore della lavorazione delle materie prime;
- sviluppo della produzione kazaka: ideazione del programma per la lavorazione delle materie prime agricole;
- semplificazione della politica tariffaria nel quadro dell'Unione Economica Eurasiatica;
- nuovo programma per lo sviluppo del turismo;
- accelerazione della creazione del centro finanziario ad Almaty.

Il presidente Nursultan Nazarbaev ha sottolineato: “La professionalità dell'apparato statale e la sovranità della legge creano le condizioni per la realizzazione del complesso delle riforme economiche finalizzate alla formazione accelerata della classe media. Per dare impulso alla diversificazione dell’economia stiamo realizzando un programma di industrializzazione. L’industrializzazione non è solo uno strumento dell’economia, ma anche un fattore determinante per lo sviluppo del paese e per la formazione di una classe media, quindi, la creazione del programma è una misura opportuna ed indispensabile. Non è solo uno strumento per creare un’economia alternativa basata sullo sfruttamento delle materie prime, ma anche un mezzo per dar vita in futuro ad un'economia che diventi indipendente da una congiuntura negativa come quella che stiamo tutti vivendo”.

Il Presidente ha poi citato uno dei settori dell’economia dove gli sforzi devono essere più intensi: “Come prevede il nostro programma, è fondamentale sviluppare il settore della lavorazione delle materie prime agricole, dato che questo settore, nel quale bisogna canalizzare grandi quantità di investimenti, assume sempre più importanza. In quest’ottica occorre iniziare a realizzare almeno dieci grandi progetti con la partecipazione di compagnie transnazionali operative nel settore agroindustriale”, ha comunicato il Presidente.

Gli esperti sono convinti che il programma annunciato dal Presidente abbia l'adesione convinta di tutto il Kazakhstan: “Se si analizza il successo di molti paesi nello sviluppo economico, bisogna capire che quello è legato al controllo rigoroso del potere esecutivo e alla lotta contro la corruzione. Nel nostro paese vi è una forte interdipendenza tra relazioni famigliari ed interessi commerciali, ma questo non è un buon motivo per non riformare il sistema. Tentativi di sburocratizzazione dell'apparto statale ci sono già stati ma questa volta il Presidente confida di ottenere risultati migliori” ha riportato il politologo Daniar Ashimbaev al portale politico kazako Vlast.kz.

Intanto, in una intervista esclusiva per "Eurasian Business Dispatch" l'analista finanziario Aidarkhan Kusainov ha specificato che oggi risulta difficile giudicare l’impatto sull'economia delle ultime elezioni e valutare la possibilità di riforme significative. L’unico risultato certo delle elezioni è che sono emersi due aspetti: il primo, nel paese non esiste un’opposizione che abbia qualche ragguardevole sostegno; il secondo, la stabilità e la governabilità del paese sono visti come un fattore più importante rispetto ai principi formali della democrazia occidentale.

“Le elezioni hanno dimostrato che il leader della nazione gode di un totale sostegno e che l'elettorato gli ha espresso il voto di fiducia. Tuttavia, bisogna sottolineare chiaramente che tutto ciò non porterà automaticamente ad una incisiva politica di riforme.
Valutando il risultato delle elezioni, escludendo dal contesto la situazione in Ucraina e l’inasprimento delle relazioni geopolitiche, non ci si dovrebbe aspettare riforme economiche. Il fatto che il leader abbia ottenuto un sostegno così ampio su scala mondiale potrebbe essere inteso che non serve cambiare nulla e che il paese condivide e sostiene la politica attuale.
Dall’altro lato la decadenza del monetarismo, la ridistribuzione del potere tra lo Stato e il mercato libero sono evidenti, e le riforme economiche sono in corso in molti paesi. Il conflitto tra i sostenitori di un'azione dirigista dello Stato ed i «liberal» diventa sempre più teso e comunque tale situazione può aprire la via a riforme più serie, efficaci ed incisive. Il totale sostegno dell'elettorato al Presidente potrà permettere di cambiare la squadra ministeriale e accelerare i cambiamenti”, ritiene l’analista. 

“Le elezioni, indubbiamente, hanno stabilizzato la situazione, abbassando notevolmente i fattori di incertezza e dimostrando l’affidabilità della classe dirigente kazaka. In questa situazione la politica economica e le riforme saranno attuate “seguendo la corrente”, e cercando di sfruttare i fattori endogeni esterni. Tra l’altro la creazione della Commissione Nazionale per la modernizzazione dell’economia può essere uno strumento adeguato solo se esso non si trasforma in un organo burocratico privo di capacità innovativa”, conclude Aidarkhan Kusainov.

Sommando le summenzionate opinioni, possiamo dire che le riforme non possono che essere realizzate; e che probabilmente, il percorso non sarà né agevole né immediato. Tuttavia non si può non segnalare il downgrading del FMI, secondo il quale la crescita economica del Kazakhstan alla fine del 2015 sarà del 2%. Il FMI sottolinea che i rischi esterni per l’economia del paese rimangono alti e sono principalmente legati al rallentamento della crescita economica in Cina, in Russia e nell'eurozona. Inoltre, nei mercati mondiali le condizioni per ottenere i finanziamenti diventano sempre più onerose, il che è dovuto all'inasprimento della politica monetaria e finanziaria degli USA. Tuttavia, molti esperti ritengono che FMI in questa sua previsione sia stato influenzato più dalle condizioni geopolitiche internazionali che delle reali possibilità di sviluppo del paese.




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Come-cambiera-l-economia-del-Kazakhstan-dopo-le-elezioni-presidenziali--di-Andrey-Knyazev-111-ITA.asp 2015-06-26 daily 0.5