Crisi nelle relazioni turco kyrgyze: Bishkek perderà un partner economico importante? (di Andrey Knyazev)

Un raffreddamento dei rapporti tra i ministeri esteri del Kyrgyzstan e della Turchia ha avuto inizio alla fine di luglio. Il motivo è stata la richiesta di Ankara di chiudere in Kyrgyzstan tutte le organizzazioni che in qualche modo sono collegate con Fethullah Gülen, il politico turco attualmente mal visto nel suo paese. Come risposta, Bishkek ha chiesto di non interferire negli affari sovrani del Kyrgyzstan.

Il Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu, durante il suo discorso ad Alanya in merito alla situazione socio-politica nel paese ed il tentativo di colpo di stato del 15 luglio, si è rivolto alle autorità kyrgyze pretendendo che chiudessero tutte le organizzazioni apparentemente associate a Gülen e che sostenessero la Turchia nella sua lotta contro il politico in disgrazia. “Tanti paesi fraterni ed alleati hanno preso la decisione di bandire queste organizzazioni. Il primo passo è stato fatto dalla Somalia che aveva dato una settimana a queste persone per lasciare il paese. Cipro li ha dichiarati un’organizzazione terroristica. L’Azerbaijan ed altri paesi hanno iniziato ad adottare misure simili.  Ho fatto appello al Kyrgyzstan affinché sia sempre dalla nostra parte. Se voi (il Kyrgyzstan) non cambierete il vostro atteggiamento nei loro confronti, allora noi cambieremo il nostro atteggiamento nei vostri confronti,” ha comunicato Çavuşoğlu.

Il Ministero degli esteri kyrgyzo ha reagito all’ultimatum in modo abbastanza aspro: “Il Kyrgyzstan è uno Stato sovrano ed indipendente che può decidere per sé che cosa è bene o male,” è scritto nella dichiarazione ufficiale del dipartimento diplomatico kyrgyzo. 

Malgrado la reazione così brusca, le autorità turche sono andate oltre e durante l’intervista con la CNN Turk il Ministro degli esteri turco ha affermato che “se nel Kyrgyzstan succederà un colpo di stato, ne sarà responsabile l’organizzazione di Gülen”. Il Presidente del Kyrgyzstan Almazbek Atambaev ha commentato questa seconda affermazione impertinente da parte di Çavuşoğlu: “Se sono così intelligenti, come mai hanno lasciato che accadesse un tentativo di colpo di stato? E poi, per giunta, si permettono di interferire negli affari interni dello Stato. Noi, certamente, ascolteremo tutti i consigli e poi verificheremo l’informazione. Ma non devono intimidirci o insegnarci cosa fare. Non siamo mica nati ieri. Nessuno può dettarci cosa fare”, ha affermato Almazbek Atambaev.

La gran parte delle organizzazioni menzionate dai diplomatici della Turchia è costituita dalle scuole turche Sebat, di cui attualmente in Kyrgyzstan 16 sono licei, 2 sono scuole internazionali ed un’università dove studiano oltre 11 mila studenti. L’insegnamento si svolge in lingua kyrgyza, turca, inglese e russa. 

Il focus principale è, comunque, sui rapporti economici tra i due paesi. Secondo dati recenti, il giro d’affari di questi due Stati supera i 500 milioni di dollari USA, con il PIL della Repubblica pari a 7 miliardi. I dati dell’inizio dell’anno mostrano che durante tutto il periodo dei rapporti commerciali tra i due paesi il volume degli investimenti turchi nel Kyrgyzstan ammonta a più di 1 miliardo di dollari. Inoltre, il governo turco sistematicamente concede sussidi per i progetti delle infrastrutture kyrgyze. In generale, esiste una collaborazione su vasta scala: nel settore edile, terziario, nel commercio dei prodotti alimentari, abbigliamento, materiali edili e vari prodotti di consumo. Nella sua intervista ad un giornale locale Metin Kilic, l’ambasciatore turco in Kyrgyzstan, ha detto che, a parte tutti gli aspetti economici summenzionati, la Turchia fu uno dei primi paesi a riconoscere l’indipendenza del Kyrgyzstan e sta pagando la quota della repubblica all’ONU ed altre organizzazioni internazionali. Tuttavia, a questa affermazione Bishkek non ha avuto alcuna reazione. 

Nonostante il “caldo” mese di giugno con lo scambio di asprezze diplomatiche attraverso i media d’informazione, in questo periodo stanno di nuovo apparendo notizie sui rapporti dei due paesi. Inoltre, la squadra degli atleti turchi ha partecipato al completo ai Giochi mondiali dei nomadi ad Issyk-Kul il 3-8 settembre. Apparentemente, dopo l’aspro scontro verbale, i diplomatici dei due paesi hanno avuto abbastanza saggezza per risolvere il conflitto. Tuttavia, i dati recenti del settembre 2016 da parte del Comitato Nazionale di Statistica del Kyrgyzstan sono meno ottimistici: gli investimenti diretti della Turchia sono diminuiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non si sa se questo fatto sia dovuto ai problemi dei rapporti tra i due paesi oppure agli eventi che hanno luogo all'interno della Turchia e sulle sue frontiere. Altrettanto sconosciuti sono i numeri precisi sul calo degli investimenti perché gli statistici non hanno fornito nessuna cifra.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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