Evoluzione degli investimenti stranieri in Kazakistan (di Andrey Knyazev)

Il mercato kazako degli investimenti è piuttosto contraddittorio. Dal punto di vista legislativo, le condizioni per gli investimenti in Kazakistan sono le migliori su tutto il territorio della CSI e, probabilmente, rientrano nella categoria delle migliori al mondo. Per gli investitori ci sono numerosi incentivi ed agevolazioni, dalla parziale contribuzione degli investimenti da parte dello Stato (fino al 30%) alle esenzioni fiscali. Tenendo conto delle norme fiscali abbastanza liberali, possiamo considerare il Kazakistan un vero paradiso per gli investitori.
Ciononostante, il livello degli investimenti, non è ancora aumentato nella misura auspicata dal Governo, principalmente a causa delle difficoltà con l’esecuzione delle leggi e l’alto livello di corruzione. Tutte le agevolazioni straordinarie sono meccanismi compensatori per bilanciare i summenzionati rischi degli investimenti nel paese.
Quanto alla struttura degli investimenti, in primo luogo preme sottolineare che le ricchezze principali del Kazakistan risiedono nelle materie prime fossili e nei minerali. La Repubblica di Kazakistan si trova al 6° posto nel mondo per le risorse naturali. Nel suo sottosuolo sono stati scoperti 99 dei 110 elementi della tavola periodica di Mendeleev, 70 dei quali sono stati oggetto di prospezione e 60 vengono estratti ed utilizzati, ad esempio petrolio, gas, uranio, zinco, volframio, barite, argento, piombo, rame, molibdeno, oro, cromiti e fluoriti. Il complesso delle materie prime è costituito da 5004 giacimenti per un valore previsionale di circa $ 46 trilioni.
I principali settori in Kazakistan riguardano le industrie del gas e petrolio, dell'elettroenergetica, della metalmeccanica, chimica e petrolchimica ed il settore delle infrastrutture.
“Durante il primo piano quinquennale, il settore della lavorazione delle materie prime ha ottenuto circa il 70% di tutti gli investimenti stranieri che sono entrati nell'economia kazaka dopo l’acquisizione dell'indipendenza. In totale sono stati messi in funzione 770 nuovi stabilimenti, creati 75 mila nuovi posti di lavoro con alto livello professionale,” - ha detto il Presidente Nursultan Nazarbaev durante una teleconferenza nazionale (“La nuova industrializzazione del Kazakistan: risultati del 2014 e il primo piano quinquennale”, strategy2050.kz.)
La realizzazione della seconda fase dello sviluppo innovativo ed industriale è programmata per gli anni 2016-2020. Il trend principale del secondo piano quinquennale sarà la definizione delle priorità dell’industrializzazione ed i nuovi approcci allo sviluppo dei settori leader dell’economia kazaka. “Il primo gruppo di settori è quello relativo alle materie prime e garantisce la stabilità macroeconomica e la base materiale dello sviluppo. Il secondo include l’industria della lavorazione delle materie prime e provvede alla qualità dello sviluppo. Il terzo gruppo racchiude i settori dell’innovazione, che garantiranno la capacità concorrenziale dell’economia nel futuro. Il quarto gruppo è composto da quei settori che forniscono i posti di lavoro ai cittadini e saranno liberati gradualmente in conseguenza dell’incremento della produttività ed altri processi. Tutti e quattro i settori costituiscono la base di un costante sviluppo”, - dice il Vice-Premier, il Ministro dell’industria e nuove tecnologie Aset Isekeshev (riferisce Nomad.su).
Aidakhan Kusainov, economista e analista finanziario, ritiene che la difficoltà maggiore risieda nell'applicazione delle leggi, soprattutto da parte delle autorità locali, perciò i rischi sono principalmente politici. “Per rischi politici intendo non solo quelli generalmente riconosciuti, ma anche quelli relativi al controllo eccessivo da parte dello Stato. In Kazakistan sussiste il problema della formazione della politica economica che in teoria viene dichiarata libera, ma che, in realtà, soprattutto ultimamente, è soggetta sempre di più all'interferenza da parte dello Stato. Tale ingerenza statale si manifesta nella fissazione dei prezzi massimi sui prodotti base (il pane, la benzina), nella distribuzione della fornitura del petrolio, nella relativa dinamicità della legge sui bandi statali e l’allargamento del loro volume che viene regolato da questa legge. Il risultato di tutto ciò è il possibile rischio di diminuzione dell’afflusso degli investimenti e persino il ritiro degli investitori dal mercato del paese, soprattutto dal mercato finanziario (riduzione della partecipazione degli investitori stranieri nel settore bancario, assicurativo e mercato titoli); anche il mercato immobiliare potrebbe soffrire di un mancato supporto degli investimenti.
Tuttavia, nell'ultimo anno si è verificata una svolta positiva che può aiutare a rendere il mercato kazako ancora più attraente per gli investimenti. In primo luogo, si tratta di alcuni provvedimenti legislativi che hanno liberalizzato alcuni settori economici. Queste leggi sono state approvate solo sei mesi fa e non hanno ancora cominciato a funzionare pienamente. In secondo luogo, la guerra delle sanzioni tra Russia ed Europa aumenta l'attrattività degli investimenti in Kazakistan. In aggiunta ai potenziali investimenti fin dal principio destinati al Kazakistan, già appare un certo flusso di investimenti che erano programmati per la Federazione Russa, ma che non sono più possibili in virtù delle sanzioni.
Il business europeo in Kazakistan entrerà, anzi è già entrato, in concorrenza con il maturo mercato asiatico. Questa competizione si manifesta, ad esempio, nel settore automobilistico, dove le auto europee concorrono con quelle coreane, e nelle telecomunicazioni, dove si espandono sempre di più le compagnie cinesi.
Una buona strategia sarebbe quella di investire sulla produzione nel Kazakistan settentrionale puntando sul mercato russo, oppure investire sulla produzione di attrezzature e materiali per l’infrastruttura e l’edilizia urbana.
Sia il Kazakistan che la Russia intendono incanalare considerevoli risorse nei settori indicati, dando la preferenza ai produttori locali. In questi settori i brand europei hanno un significativo vantaggio su quelli asiatici perché negli investimenti nelle infrastrutture i parametri della qualità prevalgono sui parametri del prezzo. Detti investimenti vengono compiuti per un lungo termine e, di conseguenza, nella scelta delle soluzioni tecniche e delle attrezzature si decide a favore dei brand provati da tempo. E in questo caso, i produttori europei hanno la meglio su quelli cinesi, i quali, pur aumentano rapidamente la loro qualità dei prodotti, sono entrati nel mercato, spesso non raggiungendo gli elevati standard doganali.




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Evoluzione-degli-investimenti-stranieri-in-Kazakistan-di-Andrey-Knyazev-46-ITA.asp 2015-01-28 daily 0.5