Gli adempimenti doganali per l'import/export in Armenia (di Eugenio Novario)

LA NORMATIVA SULLE IMPORTAZIONI
La normativa relativa all'import/export di beni in Armenia è regolata dall'apposito codice doganale.
Le tariffe relative ai beni oggetto delle importazioni sono indicate all'articolo 102.
Tale tariffa può variare a seconda del bene importato dallo 0% al 10% del valore della merce.
Oltre alle tariffe così come sopra indicate le importazioni sono soggette ad una tassa fissa pari a 3.500 DRAM armeni (€ 6,51), per i diritti ispettivi e una tassa di registrazione di 1.000 DRAM (€ 1,86) per ogni cargo avente un peso minore di una tonnellata con una sovrattassa di 300 DRAM (€ 0,56) per ogni tonnellata addizionale.
Nel caso in cui e formalità doganali e/o le ispezioni vengono eseguite in siti diversi da quelli previsti dal codice doganale o durante giorni festivi i suindicati diritti doganali sono raddoppiati.
Gli importatori devono altresì versare 1.000 DRAM (€ 1,86) per ogni bolletta doganale rilasciata dalla locale autorità, inoltre saranno soggetti ad ulteriori commissioni a seconda dei servizi forniti quali ad esempio accompagnamento, transito e/o servizi di deposito.
A tutte le merci importate sarà applicata un IVA pari al 20% per tutti i beni ed i servizi connessi all'importazione con l'eccezione di alcune specifiche esenzioni (ad esempio compagnie importatrici con un fatturato annuale inferiore a 58,4 milioni di DRAM, ovvero 108.583,15 euro) più l'importo dei dazi all'importazione e delle accise eventualmente previste.
L'IVA deve essere versata entro 10 giorni dall'avvenuto transito in dogana.
Le accise sono un'imposta indiretta riscossa su alcuni prodotti preventivamente specificati dal codice doganale sia di produzione nazionale che importati, quali ad esempio bevande alcoliche, tabacco e loro derivati, benzina e gasolio: l'aliquota varia a seconda del prodotto importato.
La lista sulle tariffe di sdoganamento, sui diritti e sulle accise relativi sono consultabili sul sito www.customs.am.
L'Unione Europe è il primo esportatore in Armenia.
Secondo alcune fonti i Paesi dell'Unione Europea rappresentano il 24% del totale delle importazioni effettuate dall'Armenia seguiti da Russia (17%) ed Emirati Arabi (9%).
Le principali importazioni riguardano prodotti minerari, petrolio, gas naturale, macchinari e attrezzature.
ADEMPIMENTI PER L'ESPORTAZIONE DI BENI DALL'ARMENIA
In ossequio al codice doganale armeno tutte le merci esportate dal Paese sono soggette a controllo doganale.
Le merci devono essere dichiarate all'ufficio doganale più vicino alla sede della società esportatrice, con l'eccezione delle merci esportate tramite l'aeroporto di Yerevan per il quale è competente l'ufficio doganale aeroportuale.
Merci ed automezzi esportati via TIR devono effettuare le formalità doganali in Yerevan presso il TIR Costums House.
Non ci sono formalità particolari per esportare essendo sufficiente una semplice dichiarazione riguardante i beni oggetto dell'esportazione.
Tale dichiarazione è controllata usualmente dalle autorità doganali relativamente alla quantità dei beni esportati ed alla validità di eventuali certificazioni tecniche afferenti i beni oggetto della dichiarazione doganale.
Non ci sono particolari restrizioni in materia di export dall'Armenia. Sia le merci che i servizi connessi sono esenti dall'IVA, ad eccezione di armi, di materiale nucleare, di prodotti farmaceutici, di animali rari, di piante rare, di oggetti di antiquariato considerati patrimonio dello Stato.
Non è necessario ottenere in via preventiva alcun permesso statale per le operazioni di esportazione.
A seguito dell'entrata dell'Armenia nell'Unione Doganale Euroasiatica è certo che entro il 2018, così come prevede l'accordo di adesione, la normativa di cui sopra verrà strutturalmente mutata.
(Materiale tratto da http://www.ada.am/print.php?page=eng/for-investors/investment-guide-armenia/)