Il Commissario dell'Unione Europea Maros Sefcovic: noi vedremo il gas azero in Europa ben prima del 2020 (EuroActiv)

EuroActiv ha intervistato il Commissario Sefcovic dopo un incontro con il presidente Azero Alyev per discutere del Southern Gas Corridor.
Cosa ci può dire delle preoccupazioni in seno alla Commissione Europea circa l'acquisto da parte dell'Azerbaijan del più importante distributore di gas in Grecia e che impatto avrà sullo sviluppo del Southern Gas Corridor?
Con riguardo alla Grecia molti problemi dovranno essere risolti, per far ciò avremo necessità di grande collaborazione tra tutte le nazioni coinvolte.
Il Southern Gas Corridor necessita di oltre 3.000 km di pipeline.
In ogni Paese attraversato dal gasdotto (Azerbaijan, Geogia, Turchia, Grecia Albania e Italia) vi sono simili sfide da vincere quali l'espropriazione dei terreni, le norme regolamentari e i problemi ambientali.
In ogni caso la Commissione Europea organizzerà un advosory council per supportare gli stati nella risoluzione delle problematiche sopra enunciate.
Le Vostre preoccupazioni su DEFSA come sono state ricevute dal Governo azero?
La discussione continua sulla base delle osservazioni della Commissione sul futuro di questo settore energetico, ma l'acquisto di DEFSA non viene percepito come un fattore di complicazione.
Sottolineo che ho trovato il Presidente Alyev particolarmente ottimistico circa il completamento del gasdotto prima di quando è stato programmato.
Dopo il meeting sono quasi certo che noi vedremo il gas del mar Caspio in Europa molto prima del 2020.
Ma in Grecia l'Azerbaijan sarà il venditore e il distributore, non vi preoccupa questa duplicazione di funzioni?
Ad un certo punto il Governo greco ha deciso di privatizzare DEFSA e una compagnia azera, la SOCAR, è stata pronta ad investire nella privatizzazione. Resta inteso che la Commissione Europea guarda sia alla situazione attuale sia a quella futura del mercato al fine di essere certi che vi sia un regime di piena concorrenza in tutte le aree europee.
Proprio per questo le modalità di acquisto e tutte le problematiche connesse alla gestione della società saranno soggette ad un'analisi della Commissione.
Il progetto di estendere Nord Stream è particolarmente controverso, la Commissione cosa risponde alle critiche espresse da molti stati europei?
Noi stiamo aspettando più dettagli circa il percorso, l'impatto ambientale, l'intervento pubblico e il cammino formale che dovrà essere intrapreso.
Naturalmente quanto sopra dovrà essere pienamente in linea con la legislazione europea.
Nello stesso tempo noi abbiamo una chiara posizione in punto di programmi infrastrutturali europei: la sicurezza energetica nell'Unione Europea significa sicurezza per tutti gli Stati membri.
Per questo il dibattito sul mantenimento del corridoio ucraino per il gas è andato avanti.
Molti Stati dell'Europa del centro-sud hanno sottolineato l'importanza che vi sia anche per loro una sicurezza energetica.
Il dibattito è particolarmente complesso e noi preferiamo soluzioni omnicomprensive dove venga mantenuto il transito del gas attraverso l'Ucraina e si realizzino efficienti soluzioni per i Paesi del centro-sud Europa.
Al momento la Commissione sta discutendo ancora con l'autorità del gas tedesca e comunque il dibattito sull'estensione del Nord Stream non potrà beneficiare di fondi europei in quanto tale progetto non aiuta la diversificazione delle nostre fonti di energia.
Per essere chiari Nord Stream 2 è o non è la soluzione omnicomprensiva che voi cercate?
No, non lo è. Per quanto riguarda il transito del gas noi crediamo che vi debba essere un dibattito più approfondito al fine di ricercare la soluzione ottimale. Abbiamo bisogno di un parere dagli esperti che efficientino il modello di trasporto del gas in Europa e che cerchi una soluzione migliore per tutta l'area UE.
Cosa pensa dello sviluppo del mercato del gas con l'Iran e ritiene giustificata l'eccitazione che si vede verso il Paese dopo il superamento delle sanzioni?
Siamo solo all'inizio dell'abbandono delle sanzioni e dell'impatto che esso avrà sul prezzo dell'Oil & Gas.
L'Iran potrà diventare uno dei 3 top player quando raggiungerà tutte le potenzialità per l'esportazione.
Io ritengo che questo campo si restringa al petrolio dato che essi usano la maggior parte del gas per l'economia interna.
Il fatto che un paese con così grandi riserve di Oil & Gas sia ritornato sul mercato è motivo per approfondire il dibattito per tutti noi. Abbiamo discusso sulla cooperazione con l'Iran in diversi meeting ma la responsabilità e il lavoro principale è stato attribuito all'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, che sta pianificando una visita a Teheran.
Ha notizie di un cambio di strategia di Gazprom da quando la Commissione ha iniziato ad indagare sulla sua posizione dominante?
Gazprom ha realizzato che le condizioni del mercato in Europa sono cambiate.
Noi abbiamo norme molto chiare per le quali il principio concorrenziale è sempre più importante.
Nello stesso tempo essi hanno realizzato che l'Europa è un mercato decisivo per le esportazioni di Gazprom.
Noi siamo buoni clienti, affidabili, paghiamo in tempo e molto e quindi è naturale che Gazprom voglia essere molto presente in Europa e preservare, se non incrementare, le sue quote di mercato.
Non abbiamo problemi su questo punto, poniamo solo una condizione ovvero il rispetto delle leggi europee: comportamenti chiari e prezzi chiari.
Vi sono poi meeting con questa società a diverso livello: 1° stiamo ancora investigando sulla posizione dominante con la piena partecipazione di Gazprom, 2° vi è una negoziazione trilaterale per le forniture invernali di gas con esponenti governativi sia ucraini che russi e con la partecipazione di Gazprom, Naftogaz e la Commissione.
Siamo certi di trovare una buona soluzione sia per questo inverno che per il prossimo.
Noi vogliamo evitare drammatiche mancanze di gas grazie agli accordi che si andranno a negoziare.
Devo dire che la controparte russa ha dimostrato di aver capito come questa soluzione sia molto complessa.
(di Jorge Valero, tratto da http://www.euractiv.com/)