Il “balzo in avanti”: piani di sviluppo strategico del Kazakhstan (di Eliseo Bertolasi)

Il Kazakhstan odierno è un paese dall’economia in rapida crescita. Il governo kazako al fine di accelerare i processi di modernizzazione di sviluppo e di diversificazione dell’economica del Paese ha predisposto dei particolari Piani di sviluppo strategico proiettati sul breve, medio e lungo termine. Sono piani che, vincolati a delle scadenze precise: fine 2020, fine 2030, e con una prospettiva sul lungo termine addirittura fino al 2050, prevedono il raggiungimento “concreto” di determinati traguardi. 
L’obiettivo prefissato è portare il Kazakhstan ad un alto livello di sviluppo economico e sociale, mediante tutta una serie di interventi finalizzati a una maggior performance dei settori: energetico, industriale, agricolo, dei trasporti.. oltre che un ampliamento e una modernizzazione delle infrastrutture del Paese. 
Grazie al previsto intervento imprenditoriale straniero, che il governo del Kazakhstan ha inserito nella formulazione dei Piani, il Paese rappresenta una grande opportunità per l’imprenditoria straniera, quindi anche italiana. Al di là della naturale “complementarietà” dei sistemi economici italiano e kazako: il primo basato sull’esportazione di attività e manufatti considerati di “alta qualità”, il secondo sull’esportazione di materie prime, il Kazakhstan, sempre di più, sta diventando un importante punto di riferimento nelle strategie d’internazionalizzazione, non solo per i grandi gruppi, ma anche per la piccola e media impresa italiana.  
La formulazione del "Piano Strategico - 2020", su Decreto del Presidente del Kazakhstan del 1° febbraio 2010 № 922 è avvenuta in condizioni di crisi economica globale. 
La crisi finanziaria ed economica iniziata nella seconda metà del 2007 con la caduta del mercato del prestito ipotecario negli Stati Uniti colpendo quasi ogni paese del mondo ha dimostrato che un elevato grado di interconnessione dell’economia mondiale ha i suoi pregi ma anche i suoi costi. La lezione più importante dall’attuale crisi è la consapevolezza che il futuro sviluppo dell’economia mondiale sarà incerto e imprevedibile. 
Il Kazakhstan si trova quindi ad affrontare una lunga serie di sfide globali: l’immigrazione, l’occupazione, la competitività, le relazioni commerciali e finanziarie.. Oltre a ciò i previsti cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento globale porteranno il Paese alla necessità di dover controllare le emissioni di sostanze nocive nell’atmosfera. Di pari passo, anche le questioni idriche diventeranno sempre più stringenti in regioni dove continuerà ad aumentare lo sviluppo economico e la densità della popolazione. 
Nel corso degli anni passati, il Kazakhstan ha basato il suo sviluppo attraverso un’economia diversificata, mettendo le risorse naturali a beneficio di tutti i cittadini. In larga misura questi traguardi sono stati raggiunti grazie all’aumento delle esportazioni e al rapido incremento dei prezzi del petrolio e delle altre risorse minerarie. 
Le priorità tra le attività dello Stato, indicate nei Piani di sviluppo strategico fino al 2020, sono rappresentate da questi cinque settori chiave:
1. adeguata preparazione al periodo post-crisi;
2. garantire una crescita economica stabile accelerando la diversificazione attraverso l’industrializzazione e lo sviluppo delle infrastrutture;
3. investire nel futuro, migliorare la competitività del capitale umano per realizzare una solida crescita economica, che porti prosperità e benessere sociale per i kazaki;
4. assicurare alla popolazione alloggi e servizi sociali di qualità; 
5. rafforzare l’armonia interetnica, la sicurezza e la stabilità nelle relazioni internazionali. 
Gli obiettivi da raggiungere sono numerosi. Nel 2020 il Kazakhstan emergerà più forte e competitivo dalla crisi globale, con un’economia diversificata, e con adeguate infrastrutture. 
Entro il 2020, si prevede, il Kazakhstan entrerà tra i cinquanta paesi più competitivi del mondo, con un favorevole clima economico in grado di attrarre significativi investimenti stranieri anche nei settori non petroliferi dell’economia. Grazie allo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e delle telecomunicazioni il Paese disporrà di efficaci e ininterrotti collegamenti col resto del mondo.
L’industria manifatturiera, l’agricoltura e il settore dei servizi raggiungeranno un’adeguata posizione nella struttura economia del Paese, come l’industria estrattiva e mineraria. Grazie alla positiva attuazione dei Piani per diversificare la crescita economica, le industrie di trasformazione, nel 2020, avranno una performance di crescita pari o uguale all’industria estrattiva. 
Entro il 2020, è previsto un incremento dell’economia del Paese, in termini reali, pari a oltre un terzo rispetto al 2009, mentre l’inflazione si terrà mediamente al livello del 5-8% l’anno.
Sempre entro il 2020, la percentuale di popolazione con reddito al di sotto del livello di sussistenza scenderà all’8%. Un’istruzione di qualità, dalla scuola materna all’università, verrà garantita in tutto il Paese.
Migliorerà in modo significativo anche lo stato di salute della popolazione. I servizi sanitari sapranno soddisfare i più alti standard internazionali. I vari gruppi etnici e i rappresentanti delle varie confessioni continueranno a vivere in condizioni di stabilità interna, di sicurezza, di pace e d’armonia.  
Per la realizzazione di ciascuno di questi obiettivi, si dovrà lavorare costantemente concentrando gli sforzi sulle azioni concrete indicate nei Piani Strategici. 




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Il-balzo-in-avanti-piani-di-sviluppo-strategico-del-Kazakhstan-di-Eliseo-Bertolasi-31-ITA.asp 2014-12-19 daily 0.5