Il prossimo 13 giugno a Genova si terrà il convegno "La Nuova Via della Seta: un'opportunità di sviluppo per Genova e per l'Italia"

La via della Seta riparte da Genova. Due giorni di confronto tra istituzioni, imprese e professionisti e un workshop sugli investimenti.
Confassociazioni Liguria ha scelto il cuore dei porti liguri per riunire i più importanti, esperti decision maker, esponenti del mondo istituzionale ed economico con un duplice appuntamento: il primo il 13/14 giugno per fare il punto sul progetto “Belt and Road Initiative”, promosso dalla Repubblica Popolare Cinese e meglio conosciuto come “New Silk Road” poi il 18 luglio un’assise degli stakeholders industriali pubblici e privati per discutere progetti sinergici e di cooperazione finanziaria ed industriale.
Alla base di quest’impegno vi è l’ambizione di cogliere le possibilità di sviluppo infrastrutturale e di crescita economica nelle aree del nostro Paese che potrebbero diventare le chiavi di volta infrastrutturali del sistema logistico intermodale europeo, connettendo il sistema marittimo con quello ferroviario, collegando l’Italia all’Africa ed all’Eurasia e rendendola una delle principali porte d’ingresso del sistema produttivo e commerciale comunitario.
Il convegno pubblico del 13 giugno (Palazzo San Giorgio, Sala del Capitano, in via della Mercanzia 2 dalle 9 alle 13), sarà aperto dal presidente di Confassociazioni Liguria Eugenio Novario e riunirà le autorità istituzionali, opinion maker del calibro di Lucio Caracciolo (direttore di Limes) e protagonisti del progetto come Ernest Sultanov (Presidente MIR iniziative e Fondatore Silk Road Cities Forum) e grandi player del settore come Mario Virano (Direttore generale di TELT), Eugenio Muzio (AD Combitec).
Parteciperanno, tra gli altri, Alberto Bradanini (già Ambasciatore in Iran e in Cina), Paolo Piacenza (Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale – Ports of Genoa), Ida Cappelletti (Confindustria Piemonte, già operational Manager di Transpadana) e Carlo Frappi (Università Ca’ Foscari di Venezia), Enrico Molinari Martinelli ed Angelo Deiana (Confassociazioni) al quale sono affidate le conclusioni finali.
Il 14 giugno, dalle 15 alle 17.30 gli esponenti delle professioni legali e dell’Università si confronteranno per approfondire le tematiche relative al regulatory approach. Il tema appare di fondamentale rilevanza atteso che le fonti normative di diritto pubblico e commerciale internazionale saranno fondamentali per un equa e condivisa realizzazione del progetto.
18 luglio dalle 10 alle 13, Confassociazioni riunirà le imprese e i professionisti per discutere sui progetti di investimento e verificare ipotesi di cooperazione industriale e finanziaria.
«Il progetto “Belt and Road Initiative” - spiega il presidente di Confassociazioni Liguria Eugenio Novario - coinvolge 70 nazioni, più della metà della popolazione mondiale (il 63% per circa, 4,4 miliardi di persone); 3/4 delle riserve energetiche; 1/3 del PIL globale (23.000 miliardi di US$); 900 progetti di nuove infrastrutture, per quasi 1.000 miliardi di investimenti ovvero 12 volte, a prezzi costanti, l’importo del noto piano Marshall che ausiliò e ricostruire l’economia europea dopo la seconda guerra mondiale. Ma il progetto Belt & Road Initiative, visto con occhi euro occidentali, non può essere considerato solo come un esame di dati macroeconomici od essere ridotto ad un grafico che proietti i futuribili interscambi commerciali, ma esso è estremamente rilevante, anche e soprattutto, nell’ambito geopolitico, di regolamentazione normativa e di comunicazione verso la cittadinanza ed i territori».
A settembre si discuterà di comunicazione e verrà presentato un sondaggio su come gli studenti genovesi immaginano la Nuova Via della Seta (in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Genova).
Su questi temi nel convegno si confronteranno i maggiori esperti del nostro paese.