India e Asia Centrale: pragmatismo e lungimiranza (di Lorena Di Placido)

Dall’8 al 10 luglio, Ufa, città capitale del Bashkortostan (Russia meridionale) ha ospitato i vertici dei BRICS (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) e della SCO (Shanghai Cooperation Organization), dei quali l’India è parte in quanto membro fondatore del primo organismo internazionale e osservatore (nonché candidato allo status di membro) del secondo.

Approfittando del viaggio verso Ufa, il primo ministro indiano Narendra Modi ha compiuto visite in tutte e cinque le repubbliche centroasiatiche, sottolineando ad ogni tappa il rilievo di ciascuna nella rete di relazioni economiche, commerciali, culturali, diplomatiche e (forse, soprattutto) di sicurezza ed energetiche per il proprio paese e per il sistema asiatico nel suo complesso. 
Il primo viaggio di Modi (in carica dal maggio 2014) in Asia Centrale si innesta in una tradizione diplomatica di lunga data che trova proprio nella sicurezza – intesa come sicurezza nazionale prima ancora che energetica – il principale driver per relazioni che, ora, ha inteso rinnovare e rafforzare. Si tratta di relazioni impostate in senso pragmatico e realistico per conseguire il migliore risultato cooperativo possibile da un contesto geostrategico dinamico e in evoluzione. 

Quarto consumatore mondiale di energia e nella necessità di contare per circa i tre quarti del fabbisogno interno di petrolio dall’estero, l’India si affida alle riserve di Turkmenistan, Uzbekistan e (al momento, soprattutto) Kazakhstan per le proprie importazioni, mentre Kyrgyzstan e Tajikistan rappresentano in potenza una fonte di approvvigionamento per quel che riguarda l’energia idroelettrica. 
Ma non solo. L’Uzbekistan offre interessanti opportunità di cooperazione nelle Zone Economiche Speciali di Navoi, Angren e Jizzakh nonché per la possibilità di aprire all’India i vantaggi dell’Accordo di Ashgabat (2011) per uno speciale corridoio di transito condiviso con Turkmenistan, Iran e Oman. 
Allo stesso modo, il Kazakhstan emerge non soltanto come fonte di approvvigionamento e di investimento in ambito energetico (ad esempio, tramite la partecipazione di OVL nel blocco petrolifero di Satpayev), ma anche come partner per il vasto progetto di sviluppo ferroviario e urbanistico che l’India sta attuando senza porre limiti alla partecipazione straniera con investimenti diretti.

Prima ancora che una opportunità, la cooperazione con le repubbliche centroasiatiche rappresenta tuttavia una necessità di sicurezza nazionale. Infatti, con il perdurare della crisi in Afghanistan, si è reso necessario per Delhi ribadire un comune impegno insieme ai partner centroasiatici per contrastare le istanze estremiste transnazionali e predisporre un contesto regionale favorevole al proseguimento e al potenziamento di una cooperazione regionale proficua. Pertanto, soprattutto con il Kyrgyzstan e il Tajikistan, Modi ha anche affrontato i temi della difesa e della sicurezza, mentre con il Turkmenistan è stato ripreso il mai del tutto sopito progetto di gasdotto denominato TAPI (Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan, India).

L’interesse indiano per l’Asia Centrale trova spazio nella più ampia strategia del Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud (INSTC secondo l’acronimo inglese), inserito nella politica commerciale 2015-2020 e nella naturale espansione di commerci e investimenti attuata dal sub continente. Nella visione di Delhi l’intera regione riveste una importanza strategica notevole e ben si presta ad accogliere la realizzazione di una rete di trasporto multi-modale che include ferrovie, strade, e trasporto su acqua che mira a connettere India (Mumbai), Iran (Bandar Abbas) e Russia, fino a una possibile espansione in Turchia ed Europa Orientale. 
In tale piano di sviluppo a medio-lungo termine, l’Asia Centrale costituisce, quindi, il ponte ideale tra le aree geostrategiche e geoeconomiche interessate e si candida a diventare uno spazio di destinatario di una strategia di penetrazione strutturata a sé, al di fuori degli spazi bilaterali o multilaterali (in ambito SCO) già esistenti.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/India-e-Asia-Centrale-pragmatismo-e-lungimiranza-di-Lorena-Di-Placido-122-ITA.asp 2015-07-27 daily 0.5