Intervista esclusiva a Bruno Pasquino, Commissario Generale EXPO Milano (di Eugenio Novario)

Ella  è  stato nominato  Commissario Generale  dell'EXPO  che  per lo  statuto BIE spetta un diplomatico di carriera, quali sono i compiti e le prerogative di tale carica?

La figura del Commissario Generale dell’Esposizione ha come principale competenza quella di rappresentare il Governo italiano nei confronti del BIE e dei Paesi partecipanti, fin dalla fase precedente ai sei mesi di Esposizione ed oltre, nell'attuale fase di chiusura e dismissione del sito espositivo.
Il modo in cui viene svolta questa funzione dipende dalle esigenze del momento, ma certamente l’organizzazione dei 118 Giorni nazionali, ciascuno dedicato alla celebrazione di uno Stato partecipante, ovvero di un’Organizzazione Internazionale, quale l’ONU, l’UE ecc. Ogni Giornata Nazionale è stata occasione per rappresentare le culture e le tradizioni dei Paesi partecipanti, nonché per rafforzare la proiezione del Sistema Italia all'estero.
Il Commissario Generale esercita anche poteri disciplinari all'interno dell’Esposizione, in particolare svolge una funzione arbitrale di seconda istanza per la risoluzione di controversie tra Partecipanti ufficiali o tra un Partecipante ufficiale e l’Organizzatore.

Expo è stato considerato un grande successo organizzativo e di pubblico: quali secondo Lei le ricadute dell'immagine dell'Italia nel mondo?

Innanzitutto, l’Expo è stato il più grande evento internazionale ospitato dall’Italia negli ultimi decenni. Ciò ha rappresentato una sfida che il Paese intero ha saputo cogliere e portare a termine con successo, dimostrando quanto e come  l’Italia riesca a “fare sistema”, portando a termine con risultati eccellenti gli impegni assunti in sede internazionale. La sensazione che ho avuto durante questi mesi, ed anche in questi giorni in cui ho avuto modo di effettuare delle presentazioni anche all'estero, è che i Paesi Partecipanti abbiano sinceramente apprezzato l’efficienza organizzativa, la nostra creatività, il valore aggiunto che il saper fare italiano ha assicurato all'Expo. Ciò ha permesso alle Nazioni ospiti di conservare un ricordo estremamente positivo della loro esperienza a Milano, riportandone una testimonianza estremamente positiva.
Inoltre, Expo è stata una piattaforma unica per le relazioni internazionali, economiche e culturali: basti pensare ai 62 Capi di Stato e di Governo ed alle 270 delegazioni che hanno visitato il sito dell’Esposizione Universale di Milano. La miriade di incontri istituzionali è stata fondamentale per costruire solide relazioni tra l’Italia e gli altri Paesi. Dal punto di vista politico, tutto ciò ha costituito un importante tassello nel più grande mosaico delle iniziative italiane assunte in sede internazionale e multilaterale.

La nostra rivista si occupa dei Paesi del Caucaso, del Caspio e dell'Asia Centrale come può essere considerata l'esperienza dell'Expo nei rapporti con i Paesi dell'area?

La presenza dei Paesi del Caucaso e dell’Asia Centrale ad Expo Milano 2015 è stata forte e significativa, a testimonianza del crescente peso geopolitico di quest’area nella comunità internazionale, nonché della volontà dei Governi di quei Paesi prendere parte ad una manifestazione dove poter promuovere i rispettivi sistemi economico-culturali. Nessuno meglio di voi, ed i vostri lettori, sapete come questa Regione sta sperimentando cambiamenti significativi, e l’Italia con Expo Milano 2015 non poteva esimersi dal riconoscere la valenza strategica di una folta partecipazione dei Paesi centro-asiatici.
Expo è innanzitutto un luogo d’incontro tra culture diverse, di promozione del dialogo tra popoli e, quindi, credo che l’enorme afflusso di visitatori italiani e stranieri ai Padiglioni dei Paesi centro-asiatici simboleggi l’interesse verso queste nuove realtà, nonché la testimonianza di quanto e come l’Expo sia un luogo dove i rapporti tra popoli, al di là dei naturali rapporti tra i Governi, facilitino l’avvicinamento attraverso la reciproca conoscenza.

Azerbaijan e Kazakhstan sono stati tra i padiglioni con più successo di pubblico.Come ha inciso e come potrà incidere Expo per un ancora più stretto rapporto tra l'Italia e questi due paesi?

Azerbaijan e Kazakhstan hanno puntato molto sulla loro presenza a Expo Milano 2015. Il Padiglione dell’Azerbaijan, nazione che per la prima volta partecipa all'Expo, rappresenta sicuramente una tra le opere architettoniche più particolari e riconoscibili sul sito. La presenza del Kazakhstan, invece, è stata significativa in quanto Astana ospiterà la prossima Esposizione internazionale nel 2017.
Le visite del Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev e del Presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev hanno valorizzato ulteriormente la presenza di questi Paesi ad Expo, focalizzando la loro partecipazione sulle opportunità per stringere saldi rapporti economici con l’Italia.
Expo è stata quindi una piattaforma per creare nuove opportunità economiche per le imprese italiane. E per quanto riguarda la regione centro-asiatica,  vorrei ricordare l’importante accordo commerciale siglato a Expo dal Presidente Renzi e il Presidente Nazarbayev per un valore di 600 milioni di dollari.
Da non trascurare, inoltre, i sempre più profondi rapporti culturali tra Italia e Azerbaijan che a Expo sono stati avvalorati grazie al “Italy Azerbaijan University forum”. Oggi più di 300 studenti azerbaigiani studiano in Italia, e sono presenti studenti italiani nelle strutture di eccellenza dell'Azerbaigian, come la Baku State University e l'Azerbaijan Diplomatic Academy.

Il prossimo Expo si terrà ad Astana nel 2017 e sarà dedicato al tema dello sviluppo sostenibile: "Dall'energia per la vita all'energia del futuro". Atteso che Ella è stato Ambasciatore in Kazakhstan sino al mese di giugno 2011, cosa ci può dire del Paese e dei progetti organizzativi per la prossima Esposizione Universale? In particolare quali sono le opportunità di cogliere sia per il nostro Paese che per le nostre aziende?

Negli anni trascorsi in Kazakhstan ho avuto l’opportunità di conoscere un Paese che si è gradualmente aperto al mondo, sperimentando uno sviluppo economico senza pari nella regione delle ex Repubbliche sovietiche.
Expo Astana 2017 è un ulteriore passo verso la modernizzazione del Kazakhstan. Il tema“Future Energy” avrà come oggetto tre macroaree: garantire a tutti l’accesso all'energia, produrla limitando le emissioni di CO2, migliorare l’efficienza del settore.  Ad oggi i Paesi che hanno confermato la loro partecipazione sono 48, mentre le organizzazioni internazionali sono 7. L’obiettivo finale è arrivare a 100 adesioni che attireranno circa 5 milioni di visitatori, sia kazaki che dal resto del mondo.
L’Italia potrà ricoprire un ruolo importante in questa manifestazione. In primo luogo, avendo ospitato l’ultima Esposizione Universale,il nostro Paese potrà condividere con le autorità di Astana il suo know-how nella gestione di eventi di vasta portata come l’Expo. In secondo luogo, le già floride relazioni tra i due Paesi potranno conoscere un ulteriore approfondimento grazie all'operosità delle nostre aziende. L'Italia è il quinto acquirente e l'ottavo esportatore del Kazakhstan. Inoltre risulta tra i principali investitori europei. Investimenti che continuano a essere molto significativi nel settore petrolifero e in quello delle costruzioni.

In ultimo, una domanda personale: qual è il Suo giudizio complessivo della sua esperienza?

Trattandosi di un’esperienza unica e irripetibile per un diplomatico, ho accolto la mia nomina con molto piacere e grande responsabilità.  Personalmente, sono grato per l’onore e la fiducia che la mia Amministrazione di appartenenza, il Governo che mi ha incaricato di rappresentarlo hanno avuto per la mia persona.
Expo mi ha permesso in soli sei mesi di entrare in contatto con ben più di 138 culture differenti (i Paesi ufficialmente partecipanti), apprezzando il carattere speciale di ciascuna di esse. Credo che la reciproca volontà di costruire un rapporto paritario tra il Paese ospitante  - l’Italia – e tutti Paesi partecipanti sia stato il segreto del successo di questa Expo.
Vedere il sito dell’esposizione costantemente pieno di gente proveniente da ogni angolo del mondo, e constatare dai loro sorrisi la loro soddisfazione e contentezza è sicuramente l’aspetto più positivo. Anche tutto ciò che è stato fatto a livello organizzativo, e la sua buona riuscita, può essere considerato come un modello di successo da poter replicare in futuro.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Intervista-esclusiva-a-Bruno-Pasquino--Commissario-Generale-EXPO-Milano-di-Eugenio-Novario-166-ITA.asp 2015-11-30 daily 0.5