Intervista esclusiva a Riccardo Manara, Ambasciatore Italiano in Uzbekistan (di Luigi Iperti e Eugenio Novario)

Egregio Ambasciatore, può sinteticamente illustrare ai nostri lettori l'attuale situazione economico-politica dell'Uzbekistan?
Secondo le dichiarazioni governative l’economia del Paese sarebbe in ottime condizioni con una crescita nel 2015 del GDP dell’8 % in linea con le previsioni, anche la Banca Mondiale si è espressa positivamente.
Tuttavia è innegabile che la crisi attualmente in atto nella Federazione Russa comporta delle conseguenze anche in Uzbekistan e in tutta l’Asia Centrale, se il tasso di cambio sum-dollaro e sum euro a livello ufficiale ha registrato una svalutazione del 15 % nel corso dell’anno, l’aumento vertiginoso del cambio parallelo indica che l’economia uzbeka sta risentendo di questa situazione.
Quali sono i rapporti tra Italia e Uzbekistan? Vi sono progetti di cooperazione industriale nel prossimo futuro?
I rapporti tra Italia e Uzbekistan sono positivi, non vi sono particolari punti di contenzioso ma solo la volontà di entrambe le parti di incrementare i rapporti.
Quali sono i settori economici più favorevoli per una penetrazione commerciale delle aziende italiane?
I settori economici più favorevoli sono quello agricolo, una priorità del governo uzbeko, sia in termini di miglioramento delle produzioni che nelle fasi relative all’industrializzazione di prodotti (Packaging etc.), settore tessile (macchinari e collaborazioni industriali), settore del risparmio energetico e tessile con impianti industriali da rinnovare e migliorare tecnologicamente.
Quali sono i casi di successo?
Nel settore della produzione di piastrelle sta per cominciare una collaborazione tra una azienda italiana e un gruppo uzbeko, significativo poi il numero di macchine tessili vendute così come di macchinari agricoli. Molti macchinari arrivano in Uzbekistan non attraverso una via diretta e ciò rende le statistiche ufficiali non sempre rispondenti alla effettiva realtà economica.
Quali sono i supporti che l'Ambasciata e/o ICE può offrire ai nostri imprenditori che si vogliono affacciare al mercato uzbeko?
L’Ambasciata può essere un significativo punto di riferimento per le aziende italiane in un Paese nel quale il rapporto con le autorità economiche è fondamentale per instaurare adeguati e positivi rapporti. In questi anni poi per l’assenza di un Punto di Contatto ICE, che dovrebbe essere riaperto all’interno della Cancelleria nei prossimi mesi, questa Ambasciata ha cercato di supplire a questa assenza aiutando con successo alcune aziende ad entrare in questo mercato , penso, ad esempio, a Caffè Kimbo e vini Marchesi Frescobaldi. Il nuovo Punto di contatto ICE costituirà un appoggio importante per le PMI italiane che si affacciano a questo mercato.
Non solo economia: quali sono i progetti culturali e/o scientifici che l'Ambasciata Italiana supporterà nel 2016 per intensificare i rapporti con questo affascinante paese?
In ambito culturale e scientifico è necessario innanzitutto ricordare la presenza del Politecnico di Torino che qui ha una sede nella quale i corsi in lingua inglese, seguono la didattica italiana e rilasciano titoli di studio validi anche nel nostro Paese. Al momento vi sono circa 700 studenti iscritti. Si tratta di una struttura costruita dal governo uzbeko a sue spese su suggerimento della GM che, avendo avuto in passato positivi rapporti con l’Ateneo torinese (a Carmagnola vi è una fabbrica di motori dell’azienda statunitense, ne ha apprezzato le capacità e la professionalità. Per il biennio specialistico già una trentina di studenti uzbeki ha richiesto e ottenuto borse di studio offerte dalla parte uzbeka, per terminare gli studi nell’ateneo torinese. E’ un numero destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Analogamente particolarmente alto è il numero di studenti uzbeki che scelgono l’Italia attraverso le borse di studio del programma europeo Tempus (circa una quarantina) che si aggiunge al numero più limitato di borse offerte dal MAECI.
Questi dati, uniti agli oltre 3000 studenti di lingua e cultura italiana iscritti a corsi universitari, fornisce un quadro positivo e in crescita dell’interesse uzbeko verso la cultura italiana e verso il nostro Paese.
(Si ringrazia la Camera di Commercio Italia Uzbekistan per la collaborazione prestata)