Intervista esclusiva a Stefano Ravagnan, Ambasciatore d'Italia in Kazakhstan (di Eugenio Novario)

Egregio Ambasciatore Lei è in carica ormai dal 25 agosto 2014. Qual è il Suo giudizio sulla situazione politico-economica del Paese e quali sono i rapporti con l'Italia?
Ho trovato in Kazakhstan una forte domanda di Italia alimentato da un diffuso interesse per il nostro Paese sotto il profilo economico, culturale, del “made in Italy” in generale come sinonimo di qualità e innovazione. Il mio impegno è stato ed è quindi quello di cercare di corrispondere con un'offerta che sia all'altezza, nei vari settori. Sul piano politico bilaterale ritengo che i ben tre incontri svoltisi tra i Presidenti Renzi e Nazarbayev tra maggio 2014 e giugno 2015 siano testimonianza evidente della solidità dei rapporti e della comune volontà di tradurre in pratica il “partenariato strategico” sottoscritto nel 2009.

L'Italia è un importante partner della Repubblica del Kazakhstan, quali sono le iniziative che il Governo italiano ha in programma nel prossimo futuro per rinsaldare tale rapporto?
Vorrei innanzi tutto ricordare che lo scorso febbraio, dopo una lunga interruzione, è tornata a riunirsi la Commissione Economica Mista, la sede deputata a discutere tutti gli aspetti dei nostri rapporti economico-commerciali bilaterali, inclusi temi quali la partecipazione ai grandi progetti infrastrutturali, i trasporti, le normative doganali. La nostra attenzione è ora concentrata sull'Expo ad Astana nel 2017, alla quale abbiamo confermato la partecipazione e che riveste un particolare interesse anche per le possibili sinergie rispetto all'Expo a Milano, dove come noto il padiglione kazako è stato tra quelli di maggiore successo. Da tempo vi è quindi un costante contatto con la Società Expo Astana per verificare possibili scambi di esperienze e la condivisione di “best practices”. In secondo luogo stiamo seguendo con attenzione il processo di vaste privatizzazioni annunciato in Kazakhstan così come i progetti di grandi infrastrutture tesi a valorizzare il potenziale di transito del Paese e nei quali peraltro alcune nostre imprese già partecipano. Vorrei infine menzionare il settore agricolo, interessato egualmente da un vasto processo di riforma teso ad aumentare la produttività per consentire al Paese non solo di essere auto-sufficiente ma anche di esportare prodotti ulteriori rispetto al solo grano.

La Repubblica del Kazakhstan ha sicuramente sofferto in questi ultimi 12 mesi il calo del prezzo del petrolio. Sembra però un Paese più reattivo a livello di impostazione di politica industriale. E' corretta questa nostra osservazione? Quali sono le Sue valutazioni sul programma economico presentato dal Presidente Nazarbayev denominato "Nurly Zhol"?
Le Autorità kazake hanno dimostrato una forte capacità di reazione rispetto ad una crisi che ha molte cause esterne, a partire dal crollo del prezzo del petrolio, ma che ha anche messo in luce i limiti di un modello economico troppo basato sulla rendita energetica. Una reazione che è stata del resto molto rapida rispetto ai primi segnali di difficoltà, dato che il “Nurly Zhol” risale al novembre dello scorso anno. Le misure previste vanno ben oltre l’ambito economico e riguardano anche l’organizzazione dello Stato in quanto tale, a partire dai settori amministrativo e della giustizia, nella consapevolezza che la priorità è quella di creare una macchina burocratica in grado di “digerire” le riforme e di applicarle sul piano concreto. Questa è la vera sfida e non a caso assistiamo a un ruolo sempre più rilevante attribuito alla nuova generazione di funzionari kazaki, spesso formati all'estero e portatori di una mentalità più moderna. 

Quali sono i settori economici kazaki da considerare più interessanti per le aziende italiane anche e soprattutto in un ottica di PMI?
Ritengo molto interessante il settore agricolo nelle sue varie articolazioni, dall’agro-alimentare alla zootecnia. Il Kazakhstan ha gli spazi, noi valide tecnologie e metodi produttivi. Ultimamente vedo progetti molto interessanti, favoriti anche dal dinamismo di alcuni Governatori delle Regioni. In secondo luogo il settore dei materiali da costruzione con caratteristiche innovative, ad esempio in termini di risparmio ed efficienza energetica. Credo vi sia molto da condividere anche in ambiti quali i servizi municipali (trasporti, gestione dei rifiuti, logistica), naturalmente in quello delle rinnovabili e dell’efficienza energetica in vista di Expo, fino alla promozione turistica, quest’utimo un settore nuovo per il Kazakhstan per il quale possiamo mettere in campo la nostra esperienza in termini di valorizzazione economica dei siti culturali, ricettivita’ alberghiera, formazione del personale. 

Non solo economia ma anche arte e cultura nell'interscambio tra Italia e Kazakhstan. Quali sono i progetti più importanti per il 2016?
Ad ottobre abbiamo avviato l’Anno della Cultura Italiana in Kazakhstan, in stretto raccordo con il Ministero della Cultura kazako e con le altre istituzioni competenti e realizzato grazie al sostegno delle imprese italiane qui presenti. Obiettivo è quello di rendere più strutturata e diversificata la nostra offerta culturale, consolidare una rete di contatti sia a livello centrale che nelle Regioni, raggiungere un pubblico più vasto, favorire la condivisione di esperienze, ad esempio coinvolgendo i cantanti lirici kazaki che già lavorano con successo in Italia o organizzando concerti di solisti italiani con orchestre kazake (uno sarà martedì prossimo), ma anche contribuire allo sviluppo di professionalità specifiche in Kazakhstan a vantaggio dell’occupazione e dello sviluppo di PMI (penso al settore dell’artigianato, con iniziative in corso su mosaico e ceramica). Il tutto in parallelo con un incremento dei rapporti tra i due sistemi universitari, settore nel quale vi erano già alcune positive collaborazioni ma in un quadro poco sistematico, puntando infine a migliorare la qualità dell’insegnamento dell’italiano in Kazakhstan.
Tra i progetti più significativi cui stiamo lavorando citerei l’apertura di un centro di storia e cultura kazaka alla Ca’Foscari di Venezia in collaborazione con la Al Fahrabi di Almaty, la co-produzione di un documentario sui viaggi di Marco Polo attraverso l’Asia Centrale, uno spettacolo di “Ater balletto” per la nostra prossima Festa nazionale, una “settimana di Milano ad Astana” cui faccia seguito quella di Astana a Milano, oltre a una serie di eventi – con una media di due al mese – che presentino la nostra cultura nelle sue diverse espressioni.

E' noto un Suo progetto di costituire l'Associazione Amici dell'Italia per implementare ancora di più il rapporto tra il nostro Paese e il Kazakhstan. Quali sono gli obiettivi di tale iniziativa? Può indicarci una data di avvio di tale progetto?
La logica è quella che dicevo, migliorare la nostra offerta rispetto a una domanda già forte. Abbiamo aperto una pagina “facebook” che in meno di 3 mesi ha superato i 2 mila followers e si propone come strumento di interazione con il pubblico kazako in maniera più dinamica rispetto a quanto possa avvenire con il sito istituzionale dell’Ambasciata. Il progetto di un’Associazione Amici dell’Italia è un obiettivo di medio termine, da avviare una volta verificati i risultati delle iniziative finora messe in campo o previste e servirebbe a riunire i tanti che per ragioni professionali, personali o di interesse culturale guardano con interesse al nostro Paese.




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Intervista-esclusiva-a-Stefano-Ravagnan--Ambasciatore-d-Italia-in-Kazakhstan-di-Eugenio-Novario-181-ITA.asp 2015-12-22 daily 0.5