Intervista esclusiva al Ministro dell'Economia del Kyrgyzstan Oleg Mikhaylovich Pankratov (di Evgeniy Pogrebnyak)

Il governo del Kyrgyzstan è pronto ad emanare una serie di riforme per combattere la corruzione, ridurre le tasse, istituire Tribunali legislativi indipendenti e molti altri provvedimenti per aiutare i potenziali investitori stranieri. Al momento il Kyrgyzstan non è particolarmente noto per le sue opportunità di investimento redditizie, nonostante il fatto che questo piccolo paese dell'Asia centrale sia stato il primo nella regione ad abbracciare l'economia di mercato.

Il ministro dell'Economia della Repubblica del Kyrgyzstan, Oleg Pankratov, nella sua intervista esclusiva con Eurasian Business Dispatch ha condiviso con noi alcuni dei progetti legislativi per implementare gli investimenti esteri nel paese e sviluppare le relazioni commerciali con l'Unione europea.

Oleg Mikhaylovich, potresti dirci cosa è stato fatto per proteggere gli interessi degli investitori stranieri in Kyrgyzstan?
Per noi, così come per molti altri stati post-sovietici, alcune delle aree problematiche sono gli alti livelli di corruzione e la mancanza di forti istituzioni pubbliche che proteggono la proprietà privata e sostengono gli interessi degli investitori nelle loro relazioni con il governo.

A mio parere, la nostra prima priorità riguarda questi due problemi. Cosa abbiamo da offrire oggi? Poiché la campagna anticorruzione viene implementata a livello governativo con effetti che si potranno vedere solo nel lungo termine, miriamo ad introdurre due nuovi strumenti giuridici, in modo che i potenziali investitori possano essere efficacemente sostenuti.

Il primo organo da istituire è quello del difensore civico delle imprese, ovvero un funzionario designato che funge da mediatore nelle controversie tra lo Stato e le imprese. Questo soggetto sarebbe completamente indipendente dalle strutture governative e avrebbe una propria autorità, lasciandole assoluta autonomia, facilitando così la risoluzione delle controversie nascenti. Questa sarebbe una prima soluzione provvisoria.
La decisione più importante (e abbastanza rivoluzionaria per la nostra regione) per migliorare il clima degli investimenti è la creazione di un organo giudiziario indipendente, specializzato in questi casi. In precedenza, tutti i tribunali che si occupavano di controversie tra investitori e governo erano sotto il controllo dello Stato. Ciò ha causato due problemi principali: un alto elemento di corruzione e la cosiddetta "giustizia telefonica".
Il governo è stato spesso coinvolto come parte in tali giudizi, che, statisticamente, lo hanno portato a vincere la maggior parte dei casi.

Abbiamo avanzato una proposta di legge che consentirebbe alle imprese di scegliere meccanismi alternativi preliminari per risolvere le controversie, ovvero di farle applicare non ai tribunali statali ma ai tribunali arbitrali sotto la giurisdizione della Camera di commercio e dell'industria della Repubblica del Kyrgyzstan. I loro giudici sono altamente qualificati, rispettabili e ritenuti attendibili dalla business community.

Ma tutto ciò richiede naturalmente del tempo, anche dopo che il disegno di legge è stato approvato. In ogni caso è importante che le tasse, la terra e le altre dispute nella sfera economica siano risolte da un organo giudiziario indipendente con una indefettibile garanzia di obiettività ed equità.

Nel complesso, i nostri sforzi si concentrano sulla eliminazione della corruzione, in quanto la stessa è uno dei più determinanti fattori di rischio per le imprese. Credo che già nel prossimo futuro potremo apprezzare le differenze e vedremo sensibilmente diminuire la corruzione.

Quali settori dell’economia kyrgyza saranno oggetto delle prossime riforme governative?
È importante tenere a mente un aspetto: la Repubblica del Kyrgyzstan ha adottato l'economia di mercato molto prima della maggior parte dei suoi vicini. Abbiamo eliminato la proprietà del governo, siamo stati i primi ad adottare la nostra moneta, ad introdurre la libera circolazione delle merci e delle valute ed a liberalizzare l’acquisto fondiario da parte del privato. Questa è solo una piccola parte delle future riforme.

Ecco perché possiamo dire che il governo non dovrebbe determinare dove stabilire un'impresa o cosa dovrebbe produrre. Il nostro ruolo è quello non di creare hub industriali dove gli investitori esteri possano trovare le migliori opportunità di business in un paese e in un’area economica che ritengono più conveniente e redditizia.
Il governo, naturalmente, non può semplicemente stare a guardare ma deve procedere a profonde riforme che trasformino la nostra economia al fine di passare da un modello di riesportazione di beni ad uno assolutamente nuovo basato sulla produzione industriale interna. Quello in cui vengono costruite nuove fabbriche, vengono creati nuovi luoghi di lavoro, aumentando così il PIL.

In base a ciò, la nostra priorità oggi è ovviamente lo sviluppo dell'industria. Con questo, ovviamente, intendiamo industria leggera, industria alimentare ed agroindustriale.

Questi sono i punti su cui focalizziamo la nostra attenzione e la maggior parte degli sforzi legislativi, inclusa la tassazione, la semplificazione delle procedure legali, la concessione di prestiti bancari accessibili e così via.
Un'altra iniziativa importante promana dal nostro Presidente: miriamo a diversificare il sistema produttivo. Negli ultimi anni gli investimenti sono stati effettuati solo nelle città più grandi e nelle aree circostanti con la conseguenza che le aree periferiche sono diventate totalmente dipendenti dai sussidi governativi.

Stiamo lavorando per incentivare le aziende ad espandersi nelle regioni periferiche del paese: ecco perché abbiamo apportato modifiche al Codice Fiscale, consentendo alle imprese di ottenere sgravi fiscali sulle imposte di consumo e sugli utili di impresa. Riduciamo anche le tasse sui beni immobili per qualsiasi investimento che realizzi progetti industriali nelle regioni non centrali.

Stiamo anche realizzando un elenco di primari progetti industriali, alcuni già in funzione, altri che apriranno a breve. Per questi progetti forniamo tutta una serie di vantaggi, tra cui l’abolizione delle tariffe doganali per l'importazione di attrezzature, materie prime, prodotti intermedi e così via.

In che modo l'UE e la Repubblica kyrgyza possono collaborare in campo economico?
Siamo interessati al mercato dell'Unione Europea. Inoltre, il Kyrgyzstan segue la via della democrazia e obbedisce pienamente alle convenzioni sui diritti umani, che ha permesso al nostro paese di diventare membro del programma SPG + (Sistema di preferenze generalizzate) all'inizio del 2016.

Questo programma ci consente di vendere circa 7000 prodotti esenti da dazio sul mercato europeo. Sfortunatamente, devo dire che questo programma non fornisce i risultati attesi e, onestamente, non promette molto in termini di implementazione dei volumi dell’export verso l'UE.

La prima causa di ciò è la distanza geografica tra Kyrgyzstan e UE. Il secondo - ci sono ancora alcuni disaccordi in termini di controllo fito-sanitario, che non è regolato dallo status SPG +. E la terza è la procedura eccessivamente burocratica per acquisire questo status.

Anche se il volume degli scambi commerciali tra il Kyrgyzstan e l'UE è in aumento, ma è solo una piccola parte del volume delle esportazioni consentito dal programma SPG +. Stiamo ancora cercando di trovare la nostra nicchia nel mercato dell'UE. Attualmente le nostre esportazioni sono occasionali e/ o si esauriscono nell’ambito di una significativa ma non ripetibile operazione commerciale.

Suppongo che questa tendenza rimarrà per qualche tempo. L'unica speranza di cambiare la situazione sono i nostri produttori tessili, che stanno gradualmente iniziando a lavorare con le grandi catene di vendita al dettaglio. Con l'aiuto di queste catene potrebbero lavorare sul mercato europeo come subappaltatori. A partire da ora, questa è l'unica prospettiva alquanto realistica per noi.

Attualmente la cooperazione economica della Repubblica del Kyrgyzstan e dell'UE è limitata a due ambiti:
1) La cooperazione istituzionale realizzata sin da quando il Kyrgyzstan ha ottenuto l'indipendenza, ovvero l'aiuto europeo in materia di riforme, istruzione e consultazione. Questo include anche il supporto finanziario. Possiamo solo sperare che questo sostegno continui, poiché apprezziamo molto questa tipologia di interscambio con l'Unione Europea.
2) E, naturalmente, investimenti europei nel nostro paese. Abbiamo una serie di vantaggi geografici, il che significa che siamo situati su uno dei rami della cintura economica dell'iniziativa cinese della Via della Seta. La ferrovia "Cina-Kyrgyzstan-Uzbekistan" attraverserà il nostro territorio fino ai paesi del Golfo Persico e in Europa.

Ci sono molte altre cose che potrebbero interessare i potenziali investitori, quindi ci aspettiamo che i nostri investitori europei esaminino tutti i pro e i contro (che puntiamo a migliorare) e valutino positivamente di investire nella nostra economia.

Siamo particolarmente interessati ad attrarre investitori in forma di partnership pubblico-privato per realizzare importanti progetti infrastrutturali. Speriamo quindi in un futuro rafforzamento dei legami economici tra il Kyrgyzstan e l'Unione europea.

Biografia di Pankratov Oleg Mikhaylovich
Nato il 1 gennaio 1969 a Jalal-Abad
Laureato in Przhevalsk Pedagogical University nel 1992, poi in Kyrgyz National University nel 2002 in fisica ed informatica.
1992 - 1995 Insegnante, scuola secondaria a Karakol (Repubblica del Kyrgyzstan)
1995 - 1999 Responsabile della filiale Karakol di JSC «Unis»
1999 - 2007 Presidente di PO «Союз предпринимателей»
2007 - 2010 Head of Ltd. «Бизнес Право Инфо»
2010 - 2012 Vice-ministro della governance economica
2012 - 2012 Vice-ministro dell'Economia e politiche anti-monopolio della Repubblica del Kyrgyzstan
2012 - 2013 Vice-ministro dell'Economia della Repubblica del Kyrgyzstan
2015 - Ministro dell'economia della Repubblica del Kyrgyzstan
2015 - 2017 Vice Primo Ministro della Repubblica del Kyrgyzstan
2018 - Ministro dell'Economia della Repubblica del Kyrgyzstan.




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Intervista-esclusiva-al-Ministro-dell-Economia-del-Kyrgyzstan-Oleg-Mikhaylovich-Pankratov-di-Evgeniy-Pogrebnyak-599-ITA.asp 2018-12-28 daily 0.5