L'Astana International Financial Center quale nuovo hub per i servizi finanziari (di Matteo Gozzi)

Si avvicina a grandi passi una data che potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del Kazakistan e dell’Asia Centrale: il 5 luglio 2018 è prevista la presentazione ufficiale dell’AIFC (Astana International Financial Center), il nuovo centro finanziario internazionale della capitale kazaka.
Concepita nel 2015 nell’ambito del programma di riforme istituzionali “100 Concrete Steps” (100 passi concreti) del governo kazako, con l’entrata in vigore il 1 gennaio 2018 del regime normativo che ne regolerà il funzionamento, la struttura è pronta a diventare operativa e punta a diventare un riferimento globale per i mercati finanziari con servizi d’elite per il mercato dei capitali, l’asset management, il private banking, la finanza islamica, e le tecnologie finanziarie, creando in tal modo un ambiente favorevole agli investimenti e generando di conseguenza sviluppo anche per i settori non bancari.
L’attività del centro finanziario si svolgerà in un regime legislativo diverso da quello vigente nel resto del territorio kazako: una legislazione a parte (tutelata costituzionalmente) le cui norme dovranno essere conformi ai più alti standard internazionali riconosciuti per il mondo finanziario (IOSCO, Basilea, IAIS, FATF, ecc), e che sono quindi chiamate ad esprimere correttezza, trasparenza, efficienza e protezione degli investimenti, che sono alcune tra le condizioni imprescindibili per il successo del progetto. L’Autorità per i Servizi Finanziari di Astana (AFSA, Astana Financial Services Authority) regolerà in modo indipendente dalle istituzioni giudiziarie kazake il funzionamento del centro, ma i provvedimenti emanati da quest’ultima saranno attuabili anche dagli organi della Repubblica del Kazakistan.
Il nuovo centro comprenderà una borsa valori internazionale, la AIX (Astana International Exchange), alla cui creazione stanno contribuendo Shanghai Stock Exchange e Nasdaq, un centro internazionale per le tecnologie verdi, uno hub dedicato alle tecnologie finanziarie, un’agenzia per la formazione professionale continua e un centro per gli expat che lavoreranno nella struttura.
Ad attrarre professionisti e società, anche straniere, saranno le numerose agevolazioni offerte dal centro: la possibilità di scegliere la valuta delle transazioni che verranno effettuate in esso, la completa detassazione sui redditi prodotti (corporate tax) per l'esercizio delle attività finanziarie ed altri servizi ad essi ancillari per ben cinquant’anni, l’esenzione dall’imposta individuale sul reddito per i lavoratori, l’esenzione dall’obbligo dell’ottenimento del permesso di lavoro, l’adozione della lingua inglese per ogni comunicazione ufficiale con gli organi e le autorità del Centro Finanziario Internazionale, la procedura semplificata per l’ottenimento del visto non solo per coloro che lavoreranno nell’AIFC, ma anche per i loro familiari. In aggiunta, il governo kazako sta portando avanti un’azione volta a potenziare i collegamenti aerei tra Astana e gli altri principali centri finanziari del pianeta: oltre a quelli esistenti con Francoforte, Londra, Parigi, Vienna, Seul, Bangkok, Pechino, Istanbul, Abu Dhabi e Dubai, nei prossimi anni verranno anche attivati, in concomitanza all’adesione del paese al Trattato Internazionale dei Cieli Aperti, anche le rotte per Hong Kong, Singapore, Tokyo, Zurigo, New York e Shanghai.
Qualora l’AIFC non dovesse tradire le aspettative dei suoi promotori, le sue potenzialità sono enormi. Diventerebbe infatti la porta d’ingresso al giovane e promettente mercato dell’Asia Centrale, ricchissimo di risorse minerarie ed idrocarburi e con una produzione agricola tra le più significative al mondo. Costituirebbe uno snodo operativo fondamentale per la realizzazione della Belt and Road Initiative, meglio conosciuta come la “Nuova Via della Seta”, il progetto infrastrutturale promosso dalla repubblica Popolare Cinese. Ulteriore significativo vantaggio per le società che si stabiliscono nel centro è la possibilità per i player finanziari internazionali di beneficiare del programma di privatizzazioni del governo kazako, che si realizzerà attraverso la borsa valori e che interesserà settori chiave dell’economia kazaka (ferroviario, petrolifero, energetico, minerario, ecc.). Infine, con ogni probabilità l’AIFC si appresta a diventare il centro decisionale del paese in materia di investimenti governativi (il fondo dal quale essi possono venire attinti ammonta ad oggi a circa 112.4 miliardi di dollari USA). Per gli investitori stranieri la prossimità a tale centro non può che rivelarsi strategica.