L'andamento delle valute e delle borse (di Dario Delbò)

Primavera, tempo di novità e conferme. Nella precedente newsletter, dicevamo che con il possibile valorizzarsi del prezzo petrolifero il rublo avrebbe seguito e così è avvenuto, ora con gli effetti del QE BCE, già in larga misura scontati dai mercati, almeno per quanto riguarda i tassi di cambio è invece possibile un ritraccio della moneta Russa. Per chi segue il Forex, potrebbe essere interessante un ingresso Long EUR/RUB da 56,50 fino a 58,50 almeno, sempre con un occhio puntato sulla crisi Greca ed eventuale controdichiarazioni del presidente Draghi.
In Kazakistan scontatissimo plebiscito elettorale per il 74enne presidente uscente Nursultan Nazarbayev che si sottoponeva alla “prova” del voto nel suo paese. Confermato con il 97,7% dei consensi e con un'affluenza superiore al 95% rimane ora da vedere cosa risponderà alla Russia, con cui ha instaurato solidissimi e proficui rapporti, sia commerciali che politici, in merito all'unione monetaria promossa dal presidente Putin ma da lui osteggiata e riproposta all'ultimo vertice tra i due. Intanto i mercati, nonostante in oltre venticinque anni di potere, Nazarbayev abbia trasformato il Kazakistan in una florida economia Asiatica, sapendo favorire riforme economiche e riuscendo ad attrarre investimenti esteri per centinaia di miliardi di dollari, penalizzano la sua vittoria elettorale soprattutto con una valorizzazione della moneta locale il Tenge.
Nonostante alcune organizzazioni internazionali abbiano sottolineato la mancanza di una vera alternativa al "Padre della Patria" il risultato elettorale è stato accolto dalla diplomazia e dagli analisti come un segno di una rinnovata stabilità politica anche se esso in prospettiva, ovviamente non risolve il cruciale punto delle future successioni a Nazarbayev.
Tale esito, ampiamente previsto dai mercati, si è ripercosso sui tassi di cambio, con un marcato apprezzamento del Tenge, sia nei confronti dell'Euro che delle altre valute. Apprezzamento a cui il presidente Nazarbayev aveva cercato di porre rimedio già nei mesi scorsi, infatti il paese ne rimane danneggiato sia sulle importazioni a basso costo dalla Russia, (a sua volta danneggiata dalle sanzioni e con moneta svalutata) sia nell'esportazione dei suoi idrocarcarburi.
Idrocarburi come il crude Oil ad esempio, che negli ultimi due mesi ha ricominciato a quotarsi, passando da 44 dollari/barile a 55/56$ salita che Grecia e soprattutto accordo sul nucleare di giugno con l'Iran permettendo, dovrebbe continuare, alimentata anche dalle tensioni militari nel golfo persico.
Per chi investisse in derivati, diventa quindi interessante puntare su strumenti di medio termine come ETF e ad esempio ETF come ISIN: GB00B15KXV33 che prezzato a 12,775 in ottica 3/12 mesi, potrebbe assicurare un ottimo rendimento.
Nel prossimo mese, riprenderemo i ragionamenti lasciati in sospeso in merito agli investimenti in Ucraina e Azerbaijan.