La Banca Centrale Russa non alza il tasso ufficiale di sconto (bne IntelliNews)

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale di Russia (BCR), alla riunione del 22 marzo, ha deciso di mantenere il tasso ufficiale di sconto al 7,75%, riducendo al contempo la stima sull'inflazione per il 2019 e consentendo così un allentamento monetario entro la fine dell'anno.
La decisione di sospendere il rialzo dei tassi ed un orientamento più accomodante in punto di politica monetaria erano previsti, poiché tutti gli analisti intervistati da Vedomosti, Reuters e Bloomberg, avevano scommesso su un mantenimento del tasso attuale.
Nella seconda metà del 2018, la pressione delle sanzioni internazionali ha allontanato la BCR dal percorso di allentamento monetario ed ha adottato una politica di "meglio fare poca strada ora, che molta più tardi". Il regolatore ha effettuato due aumenti minimi di 25 punti base rispettivamente a settembre e dicembre 2018.
Ma un inizio favorevole del 2019 ha riaperto l’opportunità di abbassare i tassi di interesse. La BCR ha riconosciuto che l'inflazione sta tendendo al di sotto delle sue previsioni e che le aspettative inflazionistiche sia per la popolazione che per le imprese sono diminuite notevolmente, mentre il recente aumento dell'IVA ha già alimentato la crescita dei prezzi.
La BCR ha quindi aggiornato la propria inflazione per il 2019 stimando un corso del 4,7% -5,2%, la precedente stima era tra un range del 5,5% e pertanto ha ipotizzato un possibile taglio dei tassi nel 2019.
BCS Global Markets ha scritto prima dell'incontro che l'inflazione sarebbe stata “il fattore chiave che determinerà la decisione della banca di alzare o meno i tassi”.
Alcuni analisti hanno sottolineato che "con l'inflazione al minimo delle aspettative, un sostenuto prezzo del greggio e molte questioni geopolitiche ancora in un limbo si prevede che il tasso si mantenga allo stato attuale sino al 4° trimestre 2019 quando, a seguito di una decelerazione dell'inflazione, potrebbe essere ridotto di almeno 25 punti base".
Con la Banca Centrale Russa che muta, sia pur dolcemente, la propria politica dei tassi, gli analisti intervistati ritengono che lo stesso potrà essere ridotto già a partire dal terzo trimestre del 2019. Alcuni, tuttavia, avvertono che in passato la reazione del mercato aveva ultraperformato le decisioni della Banca Centrale Russa sul taglio dei tassi, il che potrebbe spingere la stessa ad una politica monetaria prudente.
Come analizzato da IntelliNews, anche ipotizzando un affievolimento delle sanzioni internazionali, le condizioni esterne rimarranno il fattore principale nel 2019 e determineranno la politica futura dei tassi.
I banchieri intervistati da Vedomosti ritengono che, dopo aver aumentato i tassi sui depositi per tutto il 2018, le banche commerciali ora cominceranno a tagliare prima i tassi sui depositi e poi i tassi di interesse, a partire dalla seconda metà del 2019 data l'assenza di eventuali shock finanziari.
Poco dopo la riunione della BCR, la più grande banca russa, la Sberbank ha già abbassato il tasso di deposito massimo di 1,9 pb al 5,75% annuo e altre banche potrebbero seguire l'esempio.
(Tratto da http://www.intellinews.com)