La Banca Mondiale finanzia la ristrutturazione della centrale idroelettrica di Nurek in Tajikistan (The Times of Central Asia)

DUSHANBE (TCA) - La prima fase dei lavori Nurek Rehabilitation Project, cofinanziato dalla Banca Mondiale, è stata ufficialmente lanciata il 20 marzo dal Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, e dal Direttore Strategie e Operazioni della Banca Mondiale per l'Europa e il Centro Asia, Mariam Sherman. Hanno partecipato anche rappresentanti chiave del governo del Tajikistan, della Banca mondiale, della Banca asiatica per gli investimenti nelle infrastrutture, della Banca eurasiatica per lo sviluppo e di altre istituzioni internazionali di sviluppo.

La riabilitazione della centrale idroelettrica di Nurek (HPP), che costituisce la principale risorsa del sistema energetico del Tajikistan, contribuirà a garantire un approvvigionamento affidabile di elettricità alle persone e alle imprese locali nella stagione fredda e consentirà un aumento delle esportazioni di energia elettrica nei mesi estivi.

L'HPP Nurek, con una capacità installata di oltre 3.000 megawatt, genera circa il 70 percento della domanda totale annua di energia in Tajikistan. Operativa solo al 77 percento, la struttura è attualmente sottoposta alla sua prima grande revisione dalla sua messa in servizio nel 1972. Una volta completata, la stessa consentirà al Nurek HPP di aumentare la produzione invernale di 33 milioni di kWh, che è fondamentale per gli sforzi del governo per garantire che la domanda di energia possa essere soddisfatta anche durante i mesi più freddi. Durante i mesi estivi, il Tajikistan potrebbe aumentare le esportazioni di elettricità dalle sue risorse idroelettriche, anche attraverso la linea di trasmissione CASA-1000, e generare entrate supplementari necessarie per lo sviluppo del settore energetico.

"Il ripristino della capacità di generazione del HPP Nurek è essenziale per garantire la sicurezza energetica per il popolo del Tajikistan", ha affermato Mariam Sherman, Direttore Strategie e Operazioni presso la Banca Mondiale. "Una migliore generazione di energia, combinata con misure di miglioramento della sicurezza delle dighe, aiuterà il Tajikistan a rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici, garantendo al tempo stesso l'espansione del commercio di energia per generare entrate necessarie per sostenere lo sviluppo socio-economico della popolazione del Tajikistan".

La prima fase della riabilitazione dei lavori di ristrutturazione costa circa $ 325 milioni. Oltre al finanziamento della Banca Mondiale per $ 226 milioni, erogano finanziamenti sia Asian Infrastructure Investment Bank ($ 60 milioni) che Eurasian Development Bank ($ 40 milioni).

Durante la prima fase, tre unità di generazione saranno rigenerate, verrà potenziata la sicurezza delle dighe, con particolare attenzione alla protezione contro i rischi sismici e le inondazioni, e verranno sostituiti sei autotrasformatori usati per regolare la tensione. Inoltre, verrà rafforzata la capacità finanziaria della società di partecipazione Barqi Tojik e verranno migliorate le sue prestazioni operative e finanziarie. 
La riabilitazione della centrale elettrica sarà effettuata da un'azienda specializzata, Andritz Hydro, con cui il governo del Tajikistan ha stipulato un contratto a seguito di una gara d’appalto.

I partner del progetto, guidati dalla Banca Mondiale, stanno iniziando la progettazione della seconda fase del progetto di riabilitazione Nurek, stimata in $ 180 milioni di dollari, da iniziare nel 2020.

Com’è noto il Tajikistan ha sempre sofferto di interruzioni di corrente, in particolare durante i freddi mesi invernali, e pertanto il settore energetico del Tajikistan è stato un'area di impegno prioritario per la Banca mondiale. I suoi attuali investimenti nel settore ammontano a $ 415 milioni. Questi investimenti mirano a sostenere la sostenibilità del settore, eliminando il razionamento energetico stagionale, garantendo una fornitura di energia elettrica a prezzi accessibili e stabile alle famiglie e alle imprese. 

Tra le finalità del progetto vi è anche l’aumento dell’entrate derivanti dall’implementazione delle esportazioni di risorse energetiche verdi.

(Tratto da https://www.timesca.com)




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