La cooperazione scientifica tra l’Italia e l’Asia Centrale: stato dell’arte e prospettive di sviluppo scientifico (di Silvana Stefani e Maurizio Acciarri)

Lo sviluppo è una necessità:  nel mondo un miliardo di persone, pari al 13% della popolazione mondiale, non ha ancora accesso all'elettricità e il 34% utilizza tecnologie inefficienti e combustibili inquinanti, con conseguenze drammatiche per l’ambiente, l’economia e la salute. Lo sviluppo sostenibile, nei suoi obiettivi per il 2030 (UN SDG- obiettivo n.7), adottati da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, prevede di assicurare l'accesso per tutti ad un’energia pulita e sostenibile a livello sia economico che ambientale e combattere la povertà (obiettivo n.1), ma anche di individuare strategie sostenibili per la protezione ambientale. Accanto al grande tema del benessere umano si affianca dunque la sfida ambientale e uno degli obiettivi primari di molti Paesi (l’Europa è il leader nella transizione) riconoscono la necessità di muoversi verso un’economia sostenibile a basso impatto ambientale.

In tutto questo, l’energia è un elemento centrale, essendo una delle maggiori sorgenti responsabili del cambiamento climatico, ma anche il motore dello sviluppo. Sostenibilità e sviluppo sostenibile occupano un ruolo centrale in ogni attività, economica, industriale e devono essere le parole chiave per ogni decisione strategica. Tuttavia, le differenze tra Paesi, nei sistemi politici, cultura, religione, hanno portato a modi diversi di affrontare la transizione verso la sostenibilità. La tecnologia (energie rinnovabili, uso dei dati, intelligenza artificiale) può aiutare verso obiettivi di economia circolare e consumo responsabile, ma per questo occorre connettere idee e persone, (scienziati, stakeholders, industriali, politici). Uno scambio aperto di idee e soluzioni è la strategia da attuare, in un’unica grande comunità multidisciplinare: “Learn more and take action” questo è il motto che accompagna gli obiettivi UN SDGs al 2030.

Altri temi strettamente collegati allo sviluppo sostenibile sono le azioni climatiche, la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile, la gestione dell’acqua, le tecnologie per l’agricoltura, l’uso delle risorse naturali. In particolare, il water-food-energy nexus, lo stretto collegamento tra acqua, cibo, energia, occupa un ruolo centrale. L’Unione Europea crede in questa transizione. L’Italia, con il nuovo National Recovery and Resilience Plan (PNRR) si sta muovendo verso un futuro sostenibile: la produzione e l’uso dell’energia rinnovabile e sostenibile ne sono la base.  E’ chiaro tuttavia  che ogni soluzione va “ritagliata” a livello locale. Le rinnovabili (da vento e sole) sono ora una quota significativa nella produzione europea e mondiale; tuttavia, l’intermittenza richiede ricerche e sperimentazioni nell’ energy storage. Anche l’idrogeno può essere un importante vettore energetico. Un tema dalle grandi potenzialità, applicabile sia ad aree remote che in distretti cittadini, è quello delle comunità energetiche, le energy communities, indipendenti o semi-indipendenti dal punto di vista energetico. Un esempio virtuoso di comunità energetica sono le Università, riunite in Italia nella RUS (Rete delle Università Sostenibili). L’Università Milano Bicocca è particolarmente attiva nella ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione dei consumi energetici, la mobilità, la gestione dell’acqua e dei rifiuti.

Ogni sistema socio economico può trovare la sua propria soluzione, ma ogni scelta locale ha effetti, spesso imprevedibili, a livello globale. Solo un approccio olistico può aiutare a comprendere come combinare la necessità di energia e cibo con la salvaguardia dell’ambiente. L’Università è pronta a raccogliere la sfida promuovendo formazione a tutti i livelli

L’introduzione di nuove tecnologie, l’evoluzione verso economie “verdi”, la globalizzazione e fattori demografici, quali la migrazione e l’impatto del COVID-19 hanno e stanno avendo effetti profondi sul mercato del lavoro e sulla società in generale. Occorrono nuovi tecnici e nuove capacità per fare uso migliore delle opportunità che si presentano (UN SDG obiettivi n.4 e n.8).
 
Come nel resto del mondo, i Paesi dell’Asia Centrale stanno lavorando in questo senso e in alcuni campi, come il livello di alfabetizzazione e la cura medica primaria, hanno raggiunto gli obiettivi, Tuttavia, vi sono ancora forti disparità che andrebbero ridotte. La povertà di energia e l’accesso limitato a beni di base e servizi rallentano lo sviluppo e occorre uno sforzo comune di tutti i Paesi dell’area per ottenere risultati. Noi crediamo nell’educazione, l’innovazione e l’inclusione. 
Noi intendiamo l’inclusione in senso lato. 

Inclusione e qualità dell’educazione. Dalle Scuole di Dottorato, con la creazione di programmi congiunti, dalle scienze “dure” a quelle umanistiche, alla scuola pre-primaria, passando per la formazione tecnica. L’Università Milano Bicocca ha progetti in atto di scambio a tutti i livelli ed ha già collaborato con istituzioni omologhe dell’Asia Centrale. Dal lato italiano, i nostri studenti e docenti avranno modo di conoscere nuove realtà e nuove culture. Questa è quella che si può chiamare “inclusione dall’esterno” e richiede uno sforzo combinato tra Istituzioni per l’Educazione e policymakers. 

Inclusione femminile: l’uguaglianza di genere è uno degli obiettivi primari nell’agenda dello sviluppo sostenibile (UN SDG n.5). Vaste aree dell’Asia Centrale non hanno accesso all’elettricità. L’alto tasso di emigrazione verso zone più ricche deprime la società locale, la priva di forza lavoro e la espone all’estremismo. Il ruolo delle donne diviene strategico perché sono loro la forza lavoro. L’agricoltura è ancora l’attività principale, a livelli di poco più che sussistenza. Tuttavia, la classe media urbana richiede sempre di più cibo di qualità e un’attività di agribusiness è possibile. Dare alle donne l’opportunità di creare la propria attività, come agribusinees, artigianato e turismo, è coerente con gli obiettivi UN SDG n.12 e n.8. Questo si accompagna all’inclusione digitale che deve procedere di pari passo. In Italia, abbiamo fatto sforzi enormi, in brevissimo tempo, dall’educazione in presenza a quella remota, e ugualmente passando dalla modalità “tradizionale” di lavoro in presenza allo smart working. È vero che questo ha esacerbato differenze ed esclusione, ma ha anche diffuso le tecnologie di comunicazione come mai prima nel passato. E’ il momento di creare opportunità dando nuovi stimoli alle realtà locali. L’inclusione digitale può facilitare l’accesso a finanziamenti, generando così l’inclusione finanziaria. In particolare, il microcredito, destinato alle micro e piccole imprese, e fondato su home banking e tecnologie online, è stato dimostrato da tempo essere motore per lo sviluppo. 

In conclusione, l’obiettivo comune è quello di contribuire ad una generale e pubblica consapevolezza su temi legati allo sviluppo sostenibile e all’inclusione. Questa proposta è basata sull’esperienza decennale sviluppata con la Scuola Estiva Green Energy Management (GEM) che ha formato negli anni più di 500 studenti da tutto il mondo per una visione comune di sviluppo e conoscenza. In questa visione siamo aiutati dalla millenaria cultura sia dell’Italia che dell’Asia Centrale, come testimoniano, tra i numerosi altri, Al Farabi, filosofo e fondatore della logica, Ulugbeck astronomo, Al-Khwārizmī fondatore della geometria (da cui la parola Algoritmo), Avicenna padre della medicina moderna, Shingiz Aitmatov scrittore contemporaneo. 

L’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo” (Nelson Mandela).


Silvana Stefani and Maurizio Acciarri

Silvana Stefani is a Full Professor of Mathematics Applied to Economics and Finance, University of Milano-Bicocca, Faculty of Economics. She graduated in Mathematics at the University of Milano. She has been Visiting Scholar at Erasmus University (Rotterdam), Loyola University of Chicago, New York University and University of Belgrano, Buenos Aires. She gave courses at Universidad de Barcelona and Universidad de La Laguna (Spain).

Maurizio Acciarri graduated in Physics in 1990 at the University of the Studies in Milan. From 1992 to 1993 he was a student of the Specialization School in Material Science at the University of Milan. Since 2002 he is researcher confirmed for the scientific-disciplinary sector FIS/01 at the Department of Science of the Materials of the University in Milan Bicocca. He is scientific responsible for the Electronic Microscopy service of the Department of Science of the Materials. He is teacher of the course of Physics III for the degree in Ottica e Optometria (A.A. 2012-2013) and also teacher of the laboratory of Physics of the Semiconductors for the Physics degree (A.A. 2012-20013).




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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