La correlazione tra il prezzo del petrolio e il corso del cambio in Russia e Kazakhstan (di Marco Piga)

In questo breve scritto cercheremo di analizzare la relazione che intercorre tra il prezzo del petrolio e il tasso di cambio in Russia e Kazakhstan. A tal proposito, abbiamo utilizzato strumenti statistici, come regressione e co-integrazione tra variabili. Le variabili prese in considerazione sono i tassi di cambio USD-RUB, EUR-RUB, EUR-KZT ed il prezzo del petrolio (Brent). Infine abbiamo analizzato le sanzioni date alla Russia da USA e Europa.

La Russia è al sesto posto come esportatore di petrolio, il quale influisce in maniera rilevante sul PIL del paese. Infatti, la variazione del prezzo di questa commodity influenza in parte il Prodotto Interno Lordo. Importante è ricordare la crisi del 98-99 e quella del 2008-2009 (Figura 1).  

Nel 2009 il Pil Russo ha registrato una contrazione del 7.9%, più grave rispetto a quella avvenuta durante la famosa crisi del `98 nella quale il Pil Russo si era contratto del 5.1%. 

Nel 2014 abbiamo assistito ad una forte svalutazione del Rublo nei confronti dell’Euro e del Dollaro Americano. La causa principale di questo forte deprezzamento da attribuire a due fattori. Primo, le sanzioni economiche da parte di USA e Europa. Secondo, il crollo del prezzo del petrolio.  Nel 2015 il continuo deprezzamento del petrolio e le sanzioni economiche hanno influenzato gli sviluppi economici, e conseguentemente il PIL della Russia. In accordo con Bloomberg, nel settembre 2015 e rispetto a dicembre 2013, il Rublo ha perso circa il 30.4% del suo valore. Il forte deprezzamento del Rublo é stato il principale fattore alla base della crescita inflazionistica raggiungendo il 12.91% nel 2015.  Che le fluttuazioni del petrolio giochino un ruolo fondamentale nei movimenti del Rublo è pacifico. Lo scopo di questo scritto mira a valutare la forza di questa relazione dinamica. Infatti, una buona comprensione di come queste variabili si muovano assieme può essere rilevante per Trader, Investitori, esportatori e Importatori. 
Granger Casuality 

Il test Granger è utile per capire la direzione dell’effetto, in altre parole se una variabile può essere influenzata da un’altra variabile. Il test di Granger Causality ha mostrato alcune evidenze: il prezzo del petrolio ha un’influenza sul cambio EUR-RUB, USD-RUB ed EUR-KZT; il tasso di cambio USD-RUB ha influenza su EUR-RUB e EUR-KZT. Infine il tasso di cambio EUR-RUB influenza a sua volta il cambio EUR-KZT. Possiamo riassumere questo risultato con la tabella riportata in figura 2. 

Correlazione
Una volta capite quali sono le dinamiche interessate, può essere interessante valutare il coefficiente di correlazione tra queste variabili (figura 3). 

Il grafico n. 1 riportato in figura 4 rappresenta il trend tra USD-RUB e prezzo del Brent. Come si evince sia dal grafico che dalla Tabella 2 queste due variabili sono correlate negativamente. Questo significa che un apprezzamento del petrolio in passato ha generato un apprezzamento del Rublo ai danni del Dollaro Americano. 
 
Il grafico 2 riportato in figura 4 mostra la relazione tra USD-RUB e EUR-RUB. Anche qui, il risultato grafico è supportato dalla tabella di cui alla figura 3. Infatti queste due variabili risultano correlate positivamente. 

La tabella riportata in figura 3 e il grafico 1 (riportato in figura 4) mostrano che USD-RUB e Brent negli anni passati e fino a gennaio 2017 hanno seguito un trend opposto, come evidenziato dal coefficiente negativo pari al 62% tra queste due variabili.  Il 62% indica che c’è un’alta tendenza secondo la quale se il Brent dovesse deprezzarsi anche il Rublo possa essersene influenzato in maniera negativa. Allo stesso modo possiamo interpretare il grafico 2 (riportato in figura 4): qui possiamo notare come USD-RUB e EUR-RUB abbiano un coefficiente di correlazione alto e positivo pari al 74%. Questo indica che c’è un’alta tendenza affinché le due variabili possano muoversi nella stessa direzione. In conclusione fa bene ricordare che la correlazione non include il concetto di causa-effetto, ma solo quello di rapporto tra variabili. La correlazione ci permette di affermare che tra due variabili c’è una relazione sistematica ma non che l’andamento di una di queste implichi lo stesso andamento dell’altra.

2017 Rublo e Tenge

Politica Monetaria
Il 3 febbraio 2017 la Banca Centrale Russa (CBR) ha mantenuto i tassi di interesse invariati al 10.0%, in linea con le previsioni e la maggior parte delle aspettative degli investitori. In generale, i toni della CBR sono risultati essere più spinti, da quando il Ministro delle Finanze, Anton Siluanov, ha iniziato la sua operazione nel mercato Forex. Infatti sempre la CBR ha fatto sapere che l’intenzione di diminuire i tassi nel Q1 sembra essere meno probabile. Dal mio personale punto di vista, penso che una politica monetaria espansiva (taglio dei tassi di interesse) possa avere inizio nel secondo trimestre con un progressivo raggiungimento di un tasso del 8.00%. In conclusione non credo che la CBR varierà il tasso nel appuntamento del 24 Marzo. 

Flussi 
La continua diminuzione di capitali in uscita e i nuovi investimenti in Russia continuano a supportare il Rublo. Io non escluderei che questo trend possa continuare per tutto il 2017.

Valutazione 
Nel 2017 la correlazione tra Rublo e Petrolio trova delle divergenze, infatti l’apprezzamento del RUB ha superato di gran lunga l’apprezzamento del petrolio. Guardando lo + 0.2% nella media dei 30 giorni (MoM) del BRENT OIL e l’apprezzamento 2.4% nella media dei 30 giorni (MoM) riguardanti il RUB, ci si rende subito conto di come il Rublo stia prendendo una propria strada nel primo trimestre 2017. Il fattore principale potrebbe essere l’ingresso di nuovi capitali esteri nel mercato russo dovuto anche al fatto che ora in Russia ci sono solidi tassi d’interesse. In conclusione nella mia opinione ad oggi il tasso di cambio EUR-RUB rappresenta in media il suo vero valore. 

Rischio 
Ritorna l’incertezza sul prezzo del petrolio, il quale rappresenta il maggior rischio per il Rublo (sia upside che downside). Inoltre l’incertezza geopolitica che cresce dalla detrazione dei rapporti con l’Ucraina dell’Est potrebbe essere un altro rischio downside. Infine la possibilità di alleggerimento delle sanzioni da parte dell’amministrazione Trump, potrebbe essere un rischio upside. 

Conclusioni 
Nuovi investimenti in Russia e prospettive migliori nei mercati emergenti, insieme ad una politica monetaria meno spinta da parte della Federal Reserve la scorsa settimana, stanno supportando un Rublo sempre più forte. Le autorità economiche russe non sembrano essere particolarmente felici di questo apprezzamento del Rublo. Cosi come è stato dimostrato da vari interventi da parte di diversi esponenti politici Russi e con operazioni di Forex da parte del ministero delle finanze Russe. Ad ogni modo, dal mio personale punto di vista prevedo un Rublo con trend in apprezzamento contro Euro e Dollaro. Il Grafico 3 (riportato in figura 4) rappresenta il mio personale punto di vista. In conclusione credo (alle condizioni attuali) che anche EUR-KZT seguirà lo stesso trend di EUR-RUB. 

(Marco Piga é  FX Trader presso Cambridge Global Payments, specializzato nello sviluppo e nell'esecuzione di strategie volte a mitigare l’esposizione al rischio di cambio per clienti corporate ed instituzionali. Ha precedentemente maturato esperienza nella City di Londra come Financial Risk Cosultant sul mercato FX e commodity. E' possessore della certificazione FCA CF30, e detiene un Master in Finanza Econometrica conseguito con il massimo dei voti presso l’Universitá di Greenwich a Londra.)




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/La-correlazione-tra-il-prezzo-del-petrolio-e-il-corso-del-cambio-in-Russia-e-Kazakhstan-di-Marco-Piga-357-ITA.asp 2017-03-28 daily 0.5