Le elezioni al Parlamento in Kyrgyzstan e il loro riflesso sull'economia del paese (di Begimai Sataeva)

Il 4 ottobre si sono tenute le elezioni parlamentari in Kyrgyzstan. Per i 120 seggi presenti nel Jogorku Kenesh hanno preso parte alle elezioni 14 partiti politici.
Per la prima volta in Asia Centrale si è applicato un sistema di voto basato sui dati biometrici dell'elettorato al fine di evitare sospetti sulla regolarità delle elezioni, nonché le consuete polemiche che hanno sempre caratterizzato il post voto.

Sulla base dei dati pubblicati dal Comitato elettorale, le elezioni sono state vinte dal Partito socialdemocratico del Kyrgyzstan che già esprime il presidente Almazbek Atambayev.
Oltre al partito del Presidente solo 5 partiti hanno superato la barriera del 7% richiesto dalla legge elettorale. Lo sbarramento era doppio in quanto un partito per essere eletto alla Duma doveva superare la percentuale dello 0,7% in ogni regione. Gli elettori votanti sono stati oltre 2.760.000.

I partiti che sono riusciti ad entrare nel Parlamento, oltre al partito socialdemocratico, sono "Ata Meken", di ispirazione socialista, il partito di opposizione più consolidato "Ceca - Ata Jurt" e tre nuove formazioni politiche "Onuguu-Progress", "Bir Boll" e "il Kyrgyzstan".
Il Principale campo politico di scambio tra i partiti è stata la recente decisione del governo Kyrgyzo di aderire all'Unione economica centrasiatica dove come è noto i principali player sono Russia e Kazakhstan, paesi con un'economia che ha dato negli ultimi 12 mesi segnali di una crisi non facile da superare.

Per il 2016 il Governo Kyrgyzo ha stimato il PIL del paese in 141 miliardi di Soms ovvero € 1.709.449.891, con un deficit previsto di 22 miliardi di Soms. E' prevista una riduzione del deficit dal 5% al 4,5% sul PIL.
I 670 milioni di Soms previsti come maggiori spese rispetto al bilancio 2015 verranno utilizzati in massima parte per misure tese a contrastare l'afta epizootica (70 milioni), per l'erogazione di mutui immobiliari (300 milioni), per l'adesione ad organizzazioni internazionali.

Come già avvenuto negli anni passati il 45% del budget statale sarà destinato ai costi per l'amministrazione pubblica e per il settore sociale, il 34% per l'emergenza ostativa, il 10% alle infrastrutture.
Nella lunga campagna elettorale che ha contraddistinto anche queste ultime elezioni tutti i partiti hanno espresso il timore di una possibile eccessiva futura dipendenza del paese dalla Cina per effetto dei sempre maggiori investimenti effettuati da quest'ultima negli ultimi 5 anni.

Quasi tutti i leader politici hanno espresso la necessità di rinsaldare ed implementare il rapporto politico, economico e culturale con la Russia ed hanno sottolineato come sia strategica per il paese la partnership con la Federazione Russa.

Sotto il profilo degli investimenti strutturali, il Presidente Atambayev ha confermato che la Repubblica del Kyrgyzstan non è interessata alla costruzione della ferrovia Cina Kyrgyzstan Uzbekistan e ha suggerito come alternativa lo sviluppo della rete ferroviaria tra Tajikistan, Kyrgyzstan e Kazakshtan.
Nonostante ciò l'ex Ministro dei Trasporti Kalykbek Sultanov durante una visita a Pechino nei mesi scorsi ha comunicato l'accordo sul progetto Pechino-Bishkek-Tashkent.

Dopo la partecipazione della delegazione guidata dal Primo Ministro Temir Sriev all'ultimo summit della SCO (Shanghai Cooperation Organization) tenutosi in Cina a Zhengzhou il Presidente della Commissione trasporti ha ribadito l'importanza di tale collegamento ferroviario per lo sviluppo del paese che potrebbe ancor di più sviluppare le strutture logistiche già presenti nella Repubblica del Kyrgyzstan.
Inoltre tale ferrovia connetterebbe finalmente con una modalità efficiente il nord e il sud del paese.
Il summit tenutosi sempre a Zhengzhou delle commissioni intergovernative si è focalizzato sui progetti energetici russi in Kyrgyzstan.

Il Governo Kyrgyzo ha segnalato con forza l'importanza e l'urgenza di procedere al finanziamento dei già previsti progetti idroelettrici.
Infatti il progetto della costruzione della Centrale Kambarata-1 firmato durante l'ultima visita del Presidente Putin non ha ancora concretamente mosso i primi passi.
Da parte russa il Presidente della Commissione intergovernativa Andrei Belyaninov ha giustificato il rallentamento del progetto con la non florida condizione della situazione economica russa dovuta al calo del prezzo del petrolio, alla svalutazione del rublo ed alle sanzioni economiche subite dopo la cosiddetta crisi ucraina.

In ogni caso ha promesso che nel 2016 la Russia stanzierà i primi finanziamenti per la costruzione della centrale idroelettrica di Kambarata-1.
La discussione tra i partiti politici e i post elezioni ha avuto come ultimo punto nodale lo sviluppo delle relazioni economiche e politiche russe statunitensi.

Nonostante il paese abbia ricevuto circa 10 milioni di dollari come aiuto umanitario a luglio 2015 il governo ha cancellato l'accordo di cooperare con gli Stati Uniti.
Il governo statunitense ha comunicato, con una dichiarazione del capo dell'ufficio stampa del dipartimento di Stato, che gli Stati Uniti sono pronti a lavorare con il nuovo governo e con il popolo Kyrgyzo lodando la regolarità delle elezioni e considerando le stesse come un importante passo verso il consolidamento di istituzioni democratiche nel paese.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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http://www.eu/ita/archivio/Le-elezioni-al-Parlamento-in-Kyrgyzstan-e-il-loro-riflesso-sull-economia-del-paese-di-Begimai-Sataeva-180-ITA.asp 2015-12-21 daily 0.5