Le grandi opportunità del Kazakhstan: una guida per gli operatori italiani (di Eliseo Bertolasi e Dario Citati)

L’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), think tank  italiano che promuove lo studio della geopolitica prestando particolare attenzione al versante dei rapporti bilaterali dell’Italia, ha recentemente pubblicato un agile volume dedicato alle opportunità economiche e di investimento in Kazakhstan. Frutto di un lavoro congiunto che raccoglie contributi di parte sia italiana sia kazaka, esso è concepito come uno strumento aggiornato sia per chi già opera nella grande repubblica centroasiatica, sia per chi intende muovervi i primi passi. La pubblicazione coincide d'altronde con un periodo in cui la Repubblica del Kazakhstan ha temporaneamente abolito la procedura dei visti per i cittadini di quegli Stati che sono fra i suoi maggiori partner commerciali, tra cui rientra appunto anche l’Italia, proprio al fine di facilitare l’ingresso nel Paese e incentivare la cooperazione sia per ciò che concerne le esportazioni che per quanto riguarda gli investimenti diretti.
Oltre ai contributi redatti dai ricercatori dell'IsAG, da parte italiana il volume raccoglie interventi a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE-Italian Trade Agency e dello Studio Legale NCTM. Da parte del Kazakhstan sono invece presenti due contributi a cura dell’Istituto di Economia Mondiale e di Politica di Astana, un importante centro studi locale che fa capo alla Presidenza della Repubblica kazaka. Nella pubblicazione trovano spazio i temi più legati alla sfera dell’innovazione: vengono presentate nel dettaglio, ad esempio, le dieci Zone Economiche Speciali con regime fiscale agevolato; viene offerta una panoramica dei progetti di sviluppo strategico, come ad esempio la "Strategia 2050"; sono proposti focus su aspetti specifici quali lo stato dell’arte di Expo2017 o le condizioni e le prospettive dei Parchi Scientifici e Tecnologici. Insieme ad una trattazione tecnica del sistema doganale kazako, del sistema legislativo e del funzionamento dell’arbitrato commerciale, il volume contiene inoltre un documento originale tradotto in lingua italiana: il testo di legge istitutivo delle ZES che ne spiega il relativo disciplinamento. 
Se il settore energetico costituisce ancora l’elemento trainante dell’economia kazaka, in ragione della ben nota presenza di idrocarburi ed altre risorse naturali, vi sono però diversi rami segnalatisi per competitività e apertura internazionale, che hanno fatto progressi talora in tempi molto rapidi. Per fare un esempio risalente agli ultimi anni, il Global Competitiveness Report 2012-2013, (pubblicazione a cura del World Economic Forum), indicava il Kazakhstan al 51° posto su 144 nella graduatoria dei Paesi economicamente più competitivi. Solo l’anno precedente esso era stato classificato alla posizione numero 71; in un solo anno gli indicatori economici e le testimonianze sul campo hanno dunque consentito un upgrading di ben 21 posizioni. 
D’altro canto, la stessa imprenditoria italiana è già presente in Kazakhstan in modo significativo da diversi anni: ad oggi, sono circa 3500 le aziende italiane esportano nel Paese, principalmente nel settore della meccanica e dei beni di consumo, in un mercato favorito dal progressivo aumento della classe media. L’importanza del Kazakhstan si accresce ulteriormente in considerazione del ruolo che Astana svolge in numerose piattaforme internazionali, a cominciare dalla partecipazione all’Unione Doganale con Russia e Bielorussia sino alla promozione dei processi di integrazione dello spazio ex sovietico. Forse ancora percepito come vagamente "esotico" dall'opinione pubblica italiana, il Kazakhstan è inoltre caratterizzato da una fisionomia istituzionale molto articolata, che cerca di valorizzare la dimensione multietnica e multireligiosa per proporsi come modello di dialogo fra civiltà e come autentico crocevia fra Europa e Asia. 
L’aumento di competitività di questo Paese è insomma senza dubbio legato anche ad una ben studiata strategia di soft power, cioè al tentativo costante e sistematizzato di accreditarsi con un’immagine positiva, propria di una realtà capace di giocare su più tavoli la partita dell’internazionalizzazione. Ne è testimonianza la stessa politica estera di Astana, caratterizzata da un approccio "multivettoriale", da intendersi in un duplice senso: come capacità di intrattenere buoni rapporti bilaterali potenzialmente con tutti gli altri Stati; ma anche come attiva partecipazione all'interno di organismi multilaterali. Di fatto, il Kazakhstan negli ultimi anni è riuscito a coltivare ottime relazioni con Paesi tradizionalmente amici (Russia), tendenzialmente rivali (Cina), ma anche con Paesi dominanti sul piano militare e tecnologico (Israele e Stati Uniti), nonché con l’Unione Europea e con i suoi singoli membri, senza per questo diminuire il suo attivo impegno nelle grandi organizzazioni sovranazionali (OSCE, Unione Eurasiatica, Organizzazione per il Trattato della Sicurezza Collettiva).

http://www.istituto-geopolitica.eu/3540/le-grandi-opportunita-del-kazakhstan-una-guida-per-gli-operatori-italiani

LE GRANDI OPPORTUNITA' DEL KAZAKHSTAN. UNA GUIDA PER GLI OPERATORI ITALIANI
"Quaderni di Geopolitica", No. 5 (Marzo 2015)
Avatar Editions
182 pp., cartografie b/n di Lorenzo Giovannini
ISBN: 978-1-907847-25-7

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http://www.eu/ita/archivio/Le-grandi-opportunita-del-Kazakhstan-una-guida-per-gli-operatori-italiani-di-Eliseo-Bertolasi-e-Dario-Citati-93-ITA.asp 2015-04-29 daily 0.5