Le iniziative di Ashgabat per rilanciare la cooperazione internazionale (di Riccardo Cucciolla)

La diplomazia turkmena sta assumendo  un ruolo  particolarmente  attivo nel  promuovere  un paese tanto isolato quanto importante nello scenario strategico globale. Nelle ultime settimane, il presidente Berdimuhamedov ha sostenuto una campagna politica e mediatica per attrarre investimenti, tecnologia - soprattutto nell’agricoltura e nell’industria meccanica, chimica ed energetica - e turismo in Turkmenistan.

Già lo scorso aprile, Ashgabat aveva concluso importanti accordi economici con investitori sudcoreani, tra cui le aziende Daewoo International - che ha promosso un progetto di investimento per la produzione di acciaio in Turkmenistan dal valore di un miliardo di dollari – favorendo, inoltre, un accordo quadro tra Turkmengaz con un consorzio guidato da Hyundai Engineering e Lg International per la costruzione di un impianto di carburanti liquidi sintetici in Turkmenistan dal valore di 3,8 miliardi di dollari. Lo stesso consorzio ha anche sottoscritto un accordo con il complesso di raffinerie di petrolio di Turkmenbashi per la progettazione e la costruzione di impianti per il trattamento del diesel dal valore di 940 milioni di dollari.

Parallelamente, in queste settimane è aumentata la cooperazione tra il Turkmenistan e i partner europei, tra cui spicca l’Italia. Il primo episodio è stato la visita ad Ashgabat in aprile di una delegazione di investitori italiani guidata dal ministro Martina per rafforzare la cooperazione tecnologica e commerciale nell'agricoltura, nella meccanica e nell'industria alimentare. L’Italia potrebbe infatti diventare tra i principali fornitori del Turkmenistan in termini di tecnologie e know how, soprattutto in quei settori di eccellenza come zootecnia, industria alimentare, irrigazione, florovivaismo, ittica, informazione e macchinari agricoli.

La cooperazione tra Roma e Ashgabat è stata ulteriormente rafforzata in occasione di EXPO 2015 che proprio dal Turkmenistan ha iniziato il ciclo delle “giornate nazionali”. Il 3 maggio è stato inaugurato a Milano, alla presenza dello stesso presidente Berdimuhamedov, il padiglione tematico turkmeno dedicato al concetto “acqua è vita”, tema fondamentale che era stato già ribadito nel corso del 7 ° Forum mondiale dell'acqua di Daegu. Ad EXPO, il padiglione turkmeno (non risparmiato dalle critiche per l’iconografia celebrativa del presidente) ripropone temi tipici della tradizione turkmena - come una struttura lignea che ricorda la yurka, le caratteristiche geometrie dei tappeti nazionali e una fontana che commemora l’antica razza equina “Ahal-Tekke” - e presenta le conquiste dell'industria agricola nazionale - tra cui i famosi meloni “waharman” – indicando gli obiettivi futuri della sostenibilità, della tutela ambientale e del risparmio nel consumo di acqua.

Il giorno successivo c’è stato poi l’incontro bilaterale tra Berdimuhamedov e Renzi nel quale sono state definite ulteriori prospettive per gli investimenti italiani nel settore energetico, nell’industria meccanica, nei trasporti, nelle comunicazioni, nell’agricoltura e nel turismo. In questa sede, è stata così confermata l’importanza del Turkmenistan nel quadro strategico degli approvvigionamenti energetici dell’Europa.

L’energia rimane, infatti, la principale carta che la diplomazia di Ashgabat è pronta a giocarsi con i nuovi partner. Dopo il declino delle esportazioni di gas naturale verso la Russia, dal 2008 il Turkmenistan ha infatti avviato una diplomazia mirata a diversificare le rotte di esportazione, aumentando così la cooperazione con gli investitori europei e orientali. A tal proposito, il 6 maggio, il ministero degli esteri di Ashgabat ha ricevuto una delegazione guidata dal presidente del parlamento turco Cemil Cicek per discutere delle opportunità di un gasdotto transcaspico (TCP). Questo progetto, ancora ostacolato dai vicini Russia e Iran, sarebbe capace di collegare i giacimenti di gas turkmeni ai mercati europei passando sotto al Mar Caspio per ricollegarsi al BTE (Baku-Tbilisi-Erzurum), passando per il TANAP (Trans-Anatolian gas Pipeline), e raggiungere il TAP (Trans Adriatic Pipeline) in Grecia.

Il 12 maggio, il presidente turkmeno ha ripreso il suo tour europeo prendendo parte a una serie di incontri a Vienna. In questa sede, Berdimuhamedov ha incontrato il direttore generale dell’AIEA, Yukiya Amano, per promuovere la candidatura del paese all’interno dell’agenzia, ha definito un accordo con la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), ha incontrato il Segretario generale dell'OSCE Lamberto Zannier e ha rafforzato i rapporti bilaterali in vari settori con la Repubblica d’Austria (altro paese a statuto neutrale) incontrando il presidente federale Heinz Fischer. Il 14 maggio il tour diplomatico turkmeno poi è continuato con una visita ufficiale in Slovenia dove Berdimuhamedov e il presidente Pahor hanno definito un’agenda per rilanciare la cooperazione economica bilaterale.

Il Turkmenistan, neutrale da statuto e fortemente “desovietizzato” anche a livello culturale, ha così perseguito il progetto di diversificazione delle proprie iniziative diplomatiche mantenendo, comunque, un rapporto cooperativo con i vecchi alleati. Infatti, Berdimuhamedov ha interrotto il tour europeo per prendere parte alle celebrazione del 9 maggio a Mosca per il 70° anniversario della vittoria e ha ribadito il proprio interesse a cooperare con la Bielorussia di Lukashenko.

Sembra, poi, che questa maggiore apertura del Turkmenistan verso i paesi occidentali non trascenda la natura di uno dei regime tra i più repressivi e criticati al mondo in termini di rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Proprio su questo punto, l’Unione Europea ha nuovamente vincolato la cooperazione economica con Ashgabat in cambio di maggiori aperture; ma questa mossa è finita per creare ulteriori imbarazzi diplomatici: come per gli altri paesi centroasiatici, anche Ashgabat potrebbe infatti preferire dei partner, come Russia e Cina, che omettono criticismo e condizionalità e che non condannano la legittimità del regime.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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http://www.eu/ita/archivio/Le-iniziative-di-Ashgabat-per-rilanciare-la-cooperazione-internazionale-di-Riccardo-Cucciolla-100-ITA.asp 2015-06-26 daily 0.5