Le prossime elezioni politiche in Uzbekistan del 21/12/2014 e il loro impatto sull'economia (di Andrey Knyazev)

Il 6 novembre in Uzbekistan si è conclusa da parte dei partiti la formazione delle liste elettorali dei   deputati della camera legislativa di Oliy Mazhlis (il parlamento uzbeko). Il 16 novembre avrà luogo la registrazione definitiva dei candidati. Le campagne elettorali inizieranno il giorno della registrazione dei candidati e termineranno il 19 dicembre 2014. Non sarà consentita la propaganda elettorale nel giorno delle elezioni ed il giorno precedente le votazioni.  Le elezioni parlamentari si terranno il 21 dicembre. 
Le suddette elezioni si distinguono nettamente dalle precedenti in quanto si svolgeranno in un contesto di ampliamento dei poteri del parlamento, al fine di passare gradualmente al sistema parlamentare.  Fino ad oggi i partiti politici non hanno avuto un importante ruolo decisionale. Dopo l’ampliamento dei poteri del parlamento i partiti avranno più peso politico e probabilmente subiranno una graduale trasformazione. 
Attualmente nella Repubblica Uzbekistan sono presenti 4 partiti politici ufficialmente registrati: il Partito Liberal-Democratico (UzLideP), il Partito Democratico del Popolo (NDPU), il Partito Democratico di Uzbekistan “Milliy Tiklanish” ed il Partito Social-Democratico di Uzbekistan “Adolat”. Per il momento questi partiti non sono associati ad alcuna figura politica, ossia sono partiti che non hanno un leader che in futuro potrebbe aspirare ad ottenere delle cariche dirigenziali nel governo del paese. 
Si ipotizza che, dopo l’ampliamento dei poteri del parlamento e dei partiti, le principali figure politiche tenderanno ad acquisire il controllo dei singoli partiti.
Il Partito Democratico del Popolo (NDPU) è attualmente il partito del presidente con una forte influenza da parte di Rustam Inoyatov e Shavkat Mirziev, i quali cercheranno di rafforzare il loro peso politico all'interno del partito ed utilizzarlo come strumento nel parlamento al fine di influenzare la politica legislativa del Paese.
Il Partito Liberal-Democratico (UzLideP) è un partito relativamente giovane, nel quale gli imprenditori hanno un ruolo importante e si avvertono forti tendenze filoccidentali. Con alta probabilità questo partito sarà controllato da Rustam Azimov ed il suo gruppo. 
Quasi sicuramente questi due partiti saranno gli attori principali nella scena politica. 
Anche “Milliy Tiklanish” e “Adolat” potranno essere presi in considerazione e rafforzati. Può darsi che si formeranno nuovi partiti, ma l'esperienza storica del Paese induce a pensare che difficilmente ci sarà una proliferazione di formazioni politiche
A questo punto bisogna sottolineare che le future elezioni non costituiranno un fattore di rischio, anzi potranno contribuire alla liberalizzazione dei meccanismi per l’apertura del mercato uzbeko agli investitori. In modo analogo notasi che in tutti i paesi centroasiatici (ed invero non solo in questi paesi) la grande imprenditoria ed élite politica sono strettamente collegati, ed il passaggio al sistema parlamentare concederebbe carta bianca ad alcune persone che potrebbero garantire investimenti sicuri. 
Ad esempio, diamo uno sguardo alla statistica del Ministero dell’Economia dell’Uzbekistan: la repubblica ha incrementato il volume degli investimenti stranieri tra gennaio e settembre 2014 fino a $2,1 miliardi, ossia il 19% in più rispetto allo stesso periodo nel 2013. Secondo i dati del Ministero, il volume degli investimenti utilizzati, attirati dalla garanzia del governo del paese, è pari ad $410 milioni (+10,8%), il volume degli investimenti diretti è pari a $1,7 miliardi (+22,3%). Quest’anno è terminata la realizzazione di 105 importanti progetti d’investimento del valore totale di $875,7 milioni. In precedenza, l’Uzbekistan aveva dichiarato di avere in programma di utilizzare nell’anno 2014 $3,9 miliardi di investimenti stranieri in 166 progetti d’investimento.
Tuttavia, nel corso dell’ultima seduta del consiglio dei ministri dell’Uzbekistan, è emerso che, secondo stime preliminari, la crescita del PIL prevista per il prossimo anno raggiungerà l’8.1%, nell’industria l’8,3%, nell’agricoltura il 6%, negli investimenti di capitale il 9,5%.
Va precisato che, nonostante la preoccupazione originata da questi importanti avvenimenti politici di fine anno, ad oggi l’Uzbekistan ha due possibilità per attirare investimenti; la prima consiste nell’aumento del volume d’investimenti con la Cina, la seconda nel riavvicinamento con Mosca. Sia Russia che Cina sono pronte ad investire nel settore petrolifero uzbeko, come attesta l’incremento del 38,5% del volume degli investimenti (pari a $133 milioni) da parte della compagnia petrolifera russa LUKOIL nella prospezione ed estrazione in Uzbekistan. Inoltre, secondo i rappresentanti LUKOIL, il totale degli investimenti ammonterà a $1 miliardo. Per quello che riguarda il “Celeste Impero", già l’anno scorso, durante la visita di Xi Jinping a Tashkent, i leader dell’Uzbekistan e della Cina hanno firmato più di 30 documenti per un valore di $15 miliardi. 
In generale, dall'inizio del corrente anno nel quadro dei programmi dello sviluppo sociale ed economico del settore industriale sono stati realizzati 4271 progetti, compresa la messa in funzione di 2715 nuove unità operative nei seguenti settori industriali: edile (1333 progetti), alimentare (1152), metalmeccanico, leggero e tessile (939), cartario e dei mobili (376), chimico e petrolifero (310) ed altri.
Tuttavia, nonostante gli indici relativamente positivi dell’economia dell’Uzbekistan, sono presenti alcuni fattori negativi per gli investitori stranieri. 
Lunghe procedure burocratiche, diretto intervento nell'attività da parte delle autorità di controllo e di regolamentazione, restrizioni sul trasferimento della valuta straniera all'estero, difficoltà con la conversione della valuta, corruzione, concorrenza spietata nel mercato interno, nonché l'imprevedibilità della politica estera dell'Uzbekistan - tutto questo, secondo alcuni esperti russi, ostacola la realizzazione dei progetti regionali d’investimento, anche su tutto il territorio post-sovietico. 
Infine, occorre sottolineare ancora il rischio principale degli investimenti nel paese, ossia la corruzione. Secondo i dati dell’organizzazione internazionale non-governativa “Transparency International”, nel 2012 l’Uzbekistan occupava il 170° posto su 174 dell’indice di “percezione della corruzione” (The Corruption Perceptions Index 2012). In base alla classifica delle economie condotta da Doing business, nel 2013 l’Uzbekistan occupava un posto leggermente più alto, il 154° su 185. 




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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