Le relazioni economiche tra l’Italia, l’Uzbekistan e le altre Repubbliche del Centro Asia (di Luigi Iperti)

Premessa
Gli operatori economici hanno accolto con plauso la decisione dell’Italia di presiedere la II Conferenza Italia-Asia Centrale nel formato 1+5 (Italia, Uzbekistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tagikistan e Turkmenistan), che si è svolta a Tashkent l’8 dicembre 2021. L’area del centro Asia, e dell’Uzbekistan in particolare, sta diventando un mercato potenziale di grande interesse.

Hanno partecipato il nostro Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio con il Sottosegretario Manlio Di Stefano, i Ministri degli Esteri delle cinque repubbliche (il Ministro del Turkmenistan ha inviato un video messaggio) e la Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per l’Asia centrale, la finlandese Terhi Hakala. 
La conferenza ha confermato l’interesse strategico dell’Italia per questa regione e la volontà di intensificare la cooperazione scientifica ed accademica, con particolare attenzione alla cooperazione nel settore medico, nella protezione e promozione del patrimonio culturale e nello sviluppo inclusivo e sostenibile. 

Hanno fatto parte della delegazione italiana il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro; il Presidente di ICE-Agenzia Carlo Maria Ferro; l’Amministratore Delegato di SIMEST Mauro Alfonso, nonché alti funzionari di SACE e Confindustria.

Nell’ambito della conferenza ha avuto luogo una tavola rotonda, inaugurata dal Sottosegretario Manlio Di Stefano, dedicata alla cooperazione scientifica ed accademica fra l’Italia e l’Asia centrale. L’evento è stato organizzato dal Centro di Ricerca Marco Polo – Center for Global Europe-Asia Connections dell’Università Cà Foscari di Venezia e l’International Institute Center for Global Europe-Asia Connections di Tashkent. Hanno partecipato per l’Italia professori universitari parte presenti parte in video conferenza. 

Le delegazioni hanno discusso lo stato attuale e le prospettive di interazione tra i paesi dell'Asia centrale e l'Italia, ed hanno rilevato l'importanza di una risposta congiunta alle sfide e alle minacce. Sono stati analizzati i modi per risolvere i problemi ambientali nella regione, prevenire le minacce transnazionali dell'estremismo e del terrorismo, nonché rafforzare l'armonia interetnica, i legami amichevoli e fraterni dei popoli.

L’Uzbekistan
Particolarmente attivo è stato il ministro degli Affari Esteri dell’Uzbekistan Abdulaziz Kamilov, che ha riconfermato uno dei capisaldi della politica dell’Uzbekistan e cioè la massima collaborazione con tutti gli Stati della regione. Inoltre, per quanto riguarda l’Afghanistan, egli ha osservato: “Il popolo afgano si è trovato in una situazione molto difficile, la situazione umanitaria nel paese è quasi catastrofica. È in nostro potere fornire un'assistenza efficace al popolo afgano. È necessario fornire un corridoio umanitario per prevenire una catastrofe umanitaria. Chiediamo inoltre alla comunità internazionale di adottare misure per revocare le sanzioni contro l'Afghanistan, sbloccare i beni dell'Afghanistan nelle banche internazionali e fornire supporto per la ricostruzione del sistema bancario di questo paese".

La conferenza di Tashkent, pur senza specifici obiettivi di tipo economico commerciali, si inserisce in un momento di grande attenzione degli operatori italiani verso i Paesi dell’Asia Centrale ed in particolare l’Uzbekistan. Questo Paese, sotto la guida del Presidente Shavkat Mirziyoyev, ha in atto vasti programmi di modernizzazione, di sviluppo industriale e agricolo, che rivestono un’importanza cruciale per il miglioramento del tenore di vita della popolazione. L’Italia lo ritiene un Paese interessante e lo considera un canale privilegiato per raggiungere anche gli altri mercati della regione. 

La strategia di sviluppo del Paese è stata presentati dal presidente Shavkat Mirziyoyev in una recente riunione congiunta delle camere dell'Oliy Majlis, all'inaugurazione del nuovo mandato presidenziale. Al terzo punto del documento strategico sono delineati i piani per lo sviluppo dell'economia nazionale, che verranno attuati principalmente stimolando il settore privato e aumentando la sua quota, nonché attirando investimenti diretti esteri. 

Si prevede che il PIL pro capite aumenterà di 1,6 volte nei prossimi cinque anni e il reddito pro capite raggiungerà i 4.000 dollari USA entro il 2030, grazie ai quali l'Uzbekistan potrà entrare a far parte dell'elenco degli "Stati con un livello di reddito medio-alto ". Il tasso di crescita medio annuo del PIL nel 2023-2025 sarà del 6,5%. Al fine di mantenere una stabilità macroeconomica, si prevede di ridurre il tasso di inflazione annuo dal 9% nel 2022 al 5% entro il 2023. Parallelamente si prevede di ridurre il disavanzo del bilancio statale, che dal 2023 non dovrebbe superare 3 % del PIL ed il debito pubblico rimarrà al di sotto del 60% del PIL.

Scambi commerciali dell’Uzbekistan
La politica di attenzione dell’Italia verso l’Uzbekistan ed i Paesi CA porterà certamente ad un maggiore sviluppo degli scambi commerciali, che, storicamente, sono stati limitati da un deficit di connettività infrastrutturale e da un limitato sviluppo delle loro economie. Negli ultimi anni la situazione è migliorata sia nei confronti dei paesi extra CA sia per i singoli paesi come risulta dall’esame degli scambi commerciali dell’Uzbekistan in generale e tra l’Uzbekistan e gli altri quattro Paesi della regione ed infine tra questi Paesi e l’Italia. 

Per l’Uzbekistan, nel periodo gennaio-novembre 2021, vi è stata un notevole incremento degli scambi commerciali rispetto a 2020, con un ritorno ai livelli record del 2019. Questi hanno raggiunto i 37,9 miliardi di US$, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 di 5 miliardi di US$ (+ 15,0%). 
Nello stesso periodo le esportazioni sono ammontate a 15,4 miliardi di US$ (+ 8,9%) e le importazioni a 22,5 miliardi US$ (+ 19,7%). Di conseguenza, il saldo del fatturato del commercio estero è stato passivo per 7 miliardi di US$.

Nel 1919 gli scambi commerciali dell’intero anno avevano raggiunto la cifra record di 41.751 miliardi di US$ e le esportazioni di 17.418 anche allora con un saldo passivo di 6.915 miliardi di US$.
Tra i 20 paesi più importanti per l'attività economica estera, la bilancia commerciale è attiva solo con quattro paesi, e cioè con Afghanistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turchia. Permane un saldo passivo del fatturato del commercio estero con i restanti 16 paesi.

Il maggior volume di fatturato del commercio estero è stato registrato con la Cina (17,7%), la Federazione Russa (17,4%), il Kazakistan (9,3%), la Turchia (8,0%), la Repubblica di Corea (4,4%), il Kirghizistan (2,2%) e la Germania (1,8%).

L’Uzbekistan non fa parte dei Paesi EAEU (Eurasian Economic Union). È comunque interessante esaminare il fatturato del commercio estero con questi paesi. Nel periodo gennaio ottobre 2021, è stato di 10,1 miliardi di US$. Di questi, il volume delle esportazioni è stato di 3,3 miliardi US$ e il volume delle importazioni di 6,8 miliardi US$.

Più del 58% del commercio EAEU con l'Uzbekistan ricade sulla Russia, circa il 31% - sul Kazakistan, circa l'8% - sul Kirghizistan, circa il 3% - sulla Bielorussia. Valori analoghi nello stesso periodo del 2020. La quota dei paesi dell'EAEU rappresenta il 30-31% delle esportazioni totali di merci dell'Uzbekistan.

Le esportazioni dell'Uzbekistan verso l’Afghanistan sono state di 588 milioni di US$ nel 2020 (433 nel 2019) secondo il database COMTRADE delle Nazioni Unite sul commercio internazionale e le importazioni dall'Afghanistan sono state di 2,08 miliardi di nel 2019.

Tradizionalmente, l'Uzbekistan esporta cotone, prodotti tessili, prodotti dell'industria metallurgica e chimica, nonché frutta e verdura, materiali da costruzione, prodotti alimentari trasformati, compresi i prodotti lattiero-caseari e a base di carne. 

Scambi Commerciali tra Uzbekistan ed altri Paesi del Centro Asia
Soffermiamoci ora sul commercio dell'Uzbekistan con i paesi dell'Asia centrale. Esso è raddoppiato dal 2016 al 2019, da 2,5 miliardi a 5,2 miliardi di US$ ed è ancora cresciuto a 5,6 miliardi di US$ nei primi undici mesi del 2021. Gli aumenti sono stai differenti per i vari paesi. Con il Kazakistan la crescita è stata di 1,8 volte, il Kirghizistan 5 volte, il Turkmenistan 2,7 volte e il Tagikistan 2,4 volte. Anche la quota del commercio con i Paesi della regione rispetto al totale dell’Uzbekistan è aumentata dal 10,2 al 14,5 per cento.  Le esportazioni sono cresciute un po' meno (1,9 volte), con un rallentamento negli ultimi due anni. 

Questi risultati sono diretta conseguenza della politica estera del presidente Shavkat Mirziyoyev, eletto alla fine del 2017. Infatti l’incremento delle relazioni commerciali ha cominciato a realizzarsi a partire dal 2018 in coincidenza con il miglioramento delle relazioni politiche con i Paesi vicini dell'Asia centrale. 

Più in generale la politica del presidente Mirziyoyev è stata da subito aperta. Lo dimostrano i suoi incontri con russi, americani, europei, cinesi ed altri ancora. 
Al fine di ulteriormente incrementare gli scambi commerciali e facilitare la promozione dei prodotti nazionali nei loro mercati, le società commerciali dell'Uzbekistan hanno iniziato ad operare nei paesi vicini. Ad esempio, nel giugno del 2021 è stata aperta a Dushanbe la National Exhibition Hall (showroom) "Made in Uzbekistan".

In aggiunta agli obiettivi che si è posto l’Uzbekistan di raddoppio del fatturato commerciale reciproco con Kirghizistan e Tagikistan nei prossimi anni, vi è l'attuazione congiunta dei progetti idroelettrici del Kambarata in Kirghizistan e la costruzione di un impianto idroelettrico sul Fiume Zarafshan in Tagikistan, che prevede di migliorare l'approvvigionamento idrico per l’Uzbekistan.

Un altro progetto patrocinato dal Ministro degli Investimenti e del Commercio Estero, Sardor Umurzakov, è quello di sviluppare, con tecnologia italiana, un’industria moderna di lavorazione delle pelli in grado anche di processare le pelli grezze di tutti i paesi vicini.

Con la crescita dell'attrattiva degli investimenti, cresce anche la cooperazione in materia di investimenti dell'Uzbekistan con i paesi della regione. Così, nel corso del 2020, il numero di imprese registrate in Uzbekistan con capitale del Kazakistan è aumentato da 856 a 999, in Kirghizistan da 169 a 217, in Tagikistan da 171 a 205 e in Turkmenistan da 155 a 159.

Un altro punto importante per lo sviluppo delle relazioni commerciali tra i paesi del Centro Asia è il tema delle infrastrutture, seguito con attenzioni dalle Autorità di Tashkent.  Durante la sua prima visita in Turkmenistan, il Presidente dell'Uzbekistan ha partecipato all'apertura dei ponti ferroviari e stradali “Turkmenabad-Farab” attraverso il fiume Amu Darya, che aumenteranno il volume del trasporto merci sulla “Rotta di trasporto e transito Uzbekistan-Turkmenistan-Iran -Oman”.

Un progetto importante per l'Uzbekistan è anche la costruzione, insieme a Kirghizistan e Cina, della ferrovia “Cina – Kirghizistan – Uzbekistan”, che può ridurre la distanza di 900 km, e il tempo di consegna delle merci di 7–8 giorni.  Infine un altro progetto ferroviario è quello denominato Mazar-i-Sharif-Kabul-Peshawar, che, attraverso l’Afghanistan, mira a collegare l’Uzbekistan ai porti pakistani.

Le relazioni amichevoli e reciprocamente vantaggiose dell'Uzbekistan con gli stati vicini creano una solida base per espandere la cooperazione commerciale, economica e di investimento, nonché per l'interazione nel settore dei trasporti con i paesi della regione. Tutto ciò è molto interessante anche per gli operatori italiani che guardano all’Uzbekistan come ad un paese dove investire perché questa politica dell’Uzbekistan porta ad un ampliamento del mercato con vantaggi validi anche per gli investitori italiani.

Scambi Commerciali tra Italia ed altri Paesi del Centro Asia
Attualmente gli scambi commerciali dell’Italia con i Paesi del CA sono, in valore assoluto dell’ordine di grandezza della metà di quelli dell’Uzbekistan. Anche nel nostro caso le importazioni superano le esportazioni, sostanzialmente per merito del Kazakistan, che ci fornisce prodotti petroliferi.
Nel 2019 l’Italia ha esportato nei paesi del C.A. 1.507 (di cui 312 in Uzbekistan) milioni di € mentre l’Uzbekistan ha esportato in questi paesi 2.534 milioni di US.

La bilancia commerciale totale per i paesi CA è stata per l’Italia di 3.757 (343 relativi all’Uzbekistan) milioni di € e per l’Uzbekistan 5.190 milioni di US. 

Aggiungo i dati del commercio estero relativi all’Afghanistan: export italiano 12.1 milioni di € (2019) e 28.6 milioni di € (2020) mentre l’import è stato 3.8 e (2019) e 6.0 (2020) milioni di €.
Conclusione
Concludendo posso affermare che si aprono buone prospettive per aumentare le esportazioni italiane verso l'Uzbekistan ed i mercati dell'Asia centrale. Bisogna anche tener conto che, nel 2020, il fatturato totale del commercio estero dei paesi della regione è stato di 142,6 miliardi di dollari, di cui 12,7 miliardi o l'8,9% è la quota del commercio interregionale. 
Inoltre secondo uno studio della società di consulenza internazionale BCG, il potenziale dell'Asia centrale di attrarre investimenti diretti esteri nei prossimi 10 anni è stimato fino a 170 miliardi di dollari. Investire in questi Paesi, e specialmente in Uzbekistan, è ormai una necessità anche per competere con i nostri concorrenti europei che sono spesso in grado di offrire prodotti costruiti localmente, in parte o talmente.
Ritengo quindi molto condivisibile l’attenzione che il Governo Italiano riserva all’Uzbekistan ed i Paesi del CA, e molto utile la conferenza scientifica ed accademica in grado di dare una visione dell’eccellenza culturale del nostro Paese. 


Luigi Iperti, Presidente Camera di Commercio Italia Uzbekistan

Graduated in Electronic Engineering at the Genoa University.

My professional career took place within TECHINT, Compagnia Tecnica Internazionale S.P.A., until the General Manager Office and CEO.

I am currently Vice President and CEO of Techint Industrial Corporation. 
President CIUZ (Chamber of Commerce Italy Uzbekistan) and CEO ITALUZ S.r.l. 
Board Member and Past President of the Foundation Ing. Luigi de Januario.
Past President of AIM (Italian Association of Metallurgy), 1996-1999
Past President of ANIMP (Italian Association of Plant Engineering and Project Management), 1986-1989.

Chairman of IPMA International Congress on Project Management “Project Management without Boundaries”, Florence 1992
Chairman of IPMA International Congress on Project Management “Project Management to Run”,
Rome 2008.

I was involved in project management during all my professional life. I worked as Project Manager for an international large project during the first years of my carrier. Then I took the responsibility to guide project managers and as General Manger and CEO of a large engineering company, 

I am writer of numerous papers on technical, economic and management issues and for about 20 years, I was editor of “Impiantistica Italiana”, the monthly magazine of ANIMP.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Le-relazioni-economiche-tra-lItalia--lUzbekistan-e-le-altre-Repubbliche-del-Centro-Asia-di-Luigi-Iperti-1110-ITA.asp 2022-02-15 daily 0.5