Le tensioni tra Dushambe e Bishkek rallenteranno gli investimenti esteri? (di Evgeny Valeryevich Pogrebnyak)

Come è cambiato il clima degli investimenti in Kirghizistan e Tagikistan dopo la guerra?
Il 28-29 aprile i due paesi dell'Asia centrale erano praticamente in guerra tra loro. Trent'anni dopo il crollo dell'Unione Sovietica, le ex repubbliche non sono in grado di risolvere le loro controversie sui confini. Le aree di frontiera sono state afflitte da scontri tra residenti e militari del Kirghizistan e del Tagikistan. Questi fattori ostacolano lo sviluppo economico dei due Paesi, soprattutto nelle regioni di confine.

A un mese dal conflitto, intendiamo riassumerne le conseguenze economiche. 
Denis Berdakov, analista politico del Kirghizistan, direttore del think thank Central Eurasia Transboundary, ha rilasciato un'intervista sulle conseguenze del conflitto per i potenziali investitori stranieri.

 - Denis Mikhailovich, quanto erano attraenti il Kirghizistan e il Tagikistan per gli investitori stranieri prima del recente conflitto?

- si può come prima cosa sottolineare che il business è comunque rischioso in questi paesi. Non si può affermare che ci siano stati molti stabili afflussi di capitali ed in entrambi i territori. Tuttavia, ci sono alcuni investimenti stranieri dall'Italia in Kirghizistan - ad esempio, il Bishkek Central Mall è stato acquistato dagli investitori italiani. Inoltre, la diga di Rogun in Tagikistan è un progetto congiunto con una società italiana (la Salini Impregiro oggi We Build ndr).

Le imprese straniere in entrambi i paesi affrontano problemi simili: corruzione, clientelismo e incertezze nell'ecosistema imprenditoriale. Tuttavia, il Kirghizistan è leggermente più attraente per gli investitori rispetto al suo vicino. Il Kirghizistan ha un buon sistema bancario che consente di depositare e prelevare liberamente denaro. Ha anche un sistema più trasparente per tasse e brevetti. Molti stranieri vivono in Kirghizistan. In generale, la qualità del capitale umano è più elevata grazie a una migliore padronanza delle lingue straniere. Inoltre, il Kirghizistan non ha avuto una guerra civile negli anni '90. Al contrario, il Tagikistan ha sofferto molto per le conseguenze di una guerra civile scoppiata all’inizio degli anni 2000.

Inoltre, le imprese italiane in Kirghizistan possono lavorare attivamente attraverso la vicina Almaty in Kazakistan,; ad esempio per distribuire scarpe italiane a Bishkek. In Dushanbe sono presenti anche boutique italiane, ma sono molto più piccole che a Bishkek. Inoltre il Kirghizistan è logisticamente un mercato migliore per i prodotti europei.

Bishkek (con Almaty) può essere considerata un piccolo hub regionale. Inoltre, rispetto a Dushanbe, questa città è più adatta per gli investimenti immobiliari.

Allo stesso tempo, il Tagikistan ha una popolazione più numerosa (circa un terzo più grande), quindi ci sono più potenziali clienti. Tuttavia, a parte gli ultra ricchi, la popolazione del Tagikistan è per lo più povera e non può permettersi prodotti di marca.

- La guerra potrebbe aver spaventato gli investitori lontano da questi paesi?

- Gli investitori non erano molto propensi a investire nelle zone limitrofe anche prima del conflitto. Inoltre, la regione di Batken del Kirghizistan non attirerà presto investimenti stranieri. Dal lato del Kirghizistan, ci sono una decina di depositi molto promettenti di pietre preziose e metalli delle terre rare. Si tratta di ricchi territori montuosi, vocati per l'industria mineraria. Tuttavia, ora ci sono grossi problemi con la logistica e con i lavoratori qualificati. Il problema dei conflitti di confine irrisolti diventa sempre più urgente. Ma penso che questo problema verrà risolto a breve.

Il recente conflitto non ha avuto un grande impatto economico su nessuno dei due paesi. Tuttavia ed in conseguenza, la situazione socioeconomica in Tagikistan è ulteriormente peggiorata. La popolazione sta diventando più povera, quindi le imprese europee potrebbero trovare questo paese ancora meno attraente a causa della diminuzione del potere d'acquisto.

- Il maggior afflusso di investimenti esteri in Tagikistan e Kirghizistan proviene dalla Russia e dalla Cina. Cosa è cambiato per questi due paesi?

 - Nulla potrebbe cambiare per i progetti già avviati dal momento che Cina e Russia lavorano attraverso grandi aziende statali. I loro investimenti sono protetti dalle garanzie politiche dei rispettivi leader nazionali. Le grandi corporazioni statali russe come Gazprom, Rostec o Rosneft possono sempre proteggere i propri interessi, ad esempio facendo leva sulla questione dell'esportazione di prodotti agricoli o sullo status dei lavoratori migranti.

La Cina opera anche a livello di mega-progetti statali. Se una società statale cinese ha bisogno delle risorse naturali del Tagikistan, può investire in progetti di estrazione e trasformazione delle risorse, come la ricostruzione del più grande stabilimento di alluminio. Presente nel paese. Pechino può sponsorizzare la costruzione di una nuova diramazione di un gasdotto dal Turkmenistan attraverso il territorio del Kirghizistan. Lo stesso vale per la costruzione della ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan. Se viene presa una decisione politica, questi progetti saranno realizzati indipendentemente dal loro ritorno sull'investimento.

Ora, dopo il conflitto, la Cina presterà maggiore attenzione ai rapporti tra i due Paesi, divenendo di fatto un ulteriore garante degli investimenti e della sicurezza socio-politica dei due Paesi. Ciò include il sostegno alle forze armate di entrambi i paesi con la condizione implicita di prevenire ulteriori conflitti. Al contrario, gli scontri potrebbero un giorno degenerare in una guerra a tutti gli effetti tra Kirghizistan e Tagikistan che innescherebbe le ostilità in tutta la Valle di Fergana, che è pericolosamente vicina al Distretto Autonomo di Iuguro dello Xinjiang Uygur.

Ora la Cina può valutare anche di investire sul benessere socio-economico della popolazione di questa regione, soprattutto per prevenirne la destabilizzazione (come è successo in Afghanistan) o per impedire la propagazione dei disordini ai territori cinesi.

In generale, entrambi i paesi hanno un grande potenziale turistico; la natura incontaminata - un motivo più che sufficiente per attrarre i visitatori cinesi. L'importante per i turisti è sentirsi ben accolti dalla popolazione locale. Per i grandi investitori, l’asset  principale è l'industria mineraria: la regione vanta vaste riserve di risorse minerarie e ha un grande potenziale di sviluppo.

Evgeny Valeryevich Pogrebnyak giornalista professionista vive a Jalalabad, pubblica su diverse testate nazionali e internazionali, è corrispondente per la testata Rhythm of Eurasia.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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http://www.eu/ita/archivio/Le-tensioni-tra-Dushambe-e-Bishkek-rallenteranno-gli-investimenti-esteri--di-Evgeny-Valeryevich-Pogrebnyak-956-ITA.asp 2021-06-11 daily 0.5