Lo sviluppo dell'Uzbekistan passa per le infrastrutture (di Riccardo Mario Cucciolla)

Il governo di Tashkent - che all'inizio di quest'anno aveva annunciato un piano quinquennale per la modernizzazione delle industrie e delle infrastrutture da 55 miliardi di dollari - sta portando avanti una serie di iniziative per promuovere lo sviluppo economico del paese e favorire le esportazioni. L’Uzbekistan, infatti, non si propone solo come mero fornitore di materie prime –tra cui cotone, oro, uranio, rame, argento, zinco, tungsteno, carbone, gas, petrolio ecc -, ma cerca di rilanciare la produzione interna e le esportazioni di prodotti alimentari soprattutto per far fronte alla domanda russa che, in ragione delle sanzioni, sta sostituendo le importazioni di derrate alimentari dall'Occidente.

In Uzbekistan, il settore primario costituisce ancora uno delle maggiori attività produttive e occupazionali -assorbendo quasi un terzo della forza lavoro – e il governo di Tashkent vuole rafforzare un trend già positivo – considerando una produzione agricola che dal 1991 sarebbe più che raddoppiata in un paese che da importatore è divenuto esportatore di prodotti cerealicoli in oltre 120 stati – sostenendo un ingente programma di privatizzazione, modernizzazione, diversificazione delle colture e iniziative di “import substitution” per produrre in loco quei beni che,fino ad ora, erano stati importati.

Il paese produce annualmente circa 7 milioni di tonnellate di frutta e ortaggi freschi ed esporterà, solo nel 2015, 29.100 tonnellate di ortaggi, 80.000 di meloni, 115.000 di frutta e 110.000 di uva. Per rafforzare le esportazioni e controllare i traffici illeciti transfrontalieri, il governo ha inoltre approvato un regolamento che prevede un aumento delle esportazioni ortofrutticole via aerea e ferroviaria, bandendo invece quelle su gomma a partire dal 1 settembre. Inoltre, l’incremento della produzione agricola è stata resa possibile possibile grazie a una nuova politica per l'irrigazione che ha migliorato le vecchie infrastrutture sovietiche grazie all'istituzione di un fondo statale speciale che, a partire dal 2007, ha finanziato l'opera di ammodernamento delle infrastrutture idriche.
In queste settimane è stato inoltre sostenuto il settore dell’edilizia con investimenti dall'estero: è stata rilevante la sigla dell'accordo tra Almalyk Mining and Metallurgical Combine e la società turca Dal Teknik Makina per sviluppare un complesso industriale nella regione di Jizzakh dal valore di 35,7 milioni di dollari volto a produrre fino a un milione di tonnellate di cemento all'anno e segnando un sostanziale ritorno degli investimenti turchi nel paese centroasiatico.

Procede poi il programma governativo volto a modernizzare oltre 2000 km di ferrovie, con il recente completamento dell’opera di elettrificazione e modernizzazione di 140,8 km della ferrovia Samarcanda-Qarshi, nonché la realizzazione di 104 km della nuova ferrovia che, attraversando il passo Kamchik con una galleria da 19 km (1200 mslm), collega Angren (regione di Tashkent) e Pap (regione di Namangan) in modo da congiungere la Valle di Fergana con la capitale. Questo ultimo progetto da 1,8 miliardi di dollari sarà completato nel 2017 grazie anche alla partecipazione della China Railway Tunnel Group Co e prevede inoltre la realizzazione di 6 cavalcavia, 13 ponti ferroviari, 4 svincoli, 4 stazioni ferroviarie e 285 strutture artificiali.
Per favorire la produzione industriale uzbeka - circa il 25% del PIL -, il governo di Tashkent sta inoltre favorendo lo stabilimento di zone economiche libere nelle regioni di Navoi, Angren e Jizzakh e sta approvando una serie di progetti volti a sviluppare il settore energetico: tra questi, Lukoil - che nel primo semestre del 2015 ha aumentato la produzione di gas naturale in Uzbekistan del 24,8%, fino a 78.400 barili di petrolio equivalente – ha ufficializzato dei progetti volti a costruire un complesso di rigassificazione e sviluppare i giacimenti di Kandym-Khauzak-Shady. L'investimento complessivo ammonta sinora a 496 milioni di dollari – ed è destinato a raggiungere quota 1,2 miliardi – con lo scopo di produrre 17-18 bcm di gas naturale all'anno entro il 2020.

Tra i maggiori investitori stranieri nel settore energetico uzbeko emerge la Corea del Sud che sta sostenendo una serie di progetti - per un valore combinato di 12 miliardi di dollari – volti a sviluppare giacimenti di gas naturale in Karakalpakstan (come Surgil) e nella regione di Bukhara, nonché tecnologie e sistemi di rigassificazione. Questa partnership strategica tra Tashkent e Seul - che l’anno scorso hanno registrato interscambi per 1,9 miliardi di dollari soprattutto nei settori dell'energia, delle infrastrutture e del manifatturiero - è stata ribadita nel corso dell’ultima visita di Karimov in Corea del Sud nel maggio 2015. In quell'occasione si arrivò alla stipula di 60 accordi commerciali e di investimento - per un valore di circa 7,7 miliardi di dollari – rendendo l’Uzbekistan il primo partner economico per Seul in Asia Centrale e ribadendo un sodalizio effettivo sul piano politico e culturale: infatti, Tashkent si è ulteriormente impegnata nelle trattative per la denuclearizzazione e la riunificazione pacifica della penisola coreana e ha promosso negli anni gli scambi commerciali e culturali con Seul, considerando inoltre la presenza di una grande minoranza interna (circa 190.000 coreani etnici) stanziata in Uzbekistan sin dai tempi staliniani; nonché la partecipazione di circa 14.000 lavoratori uzbeki in Corea del Sud.

Sono stati inoltre confermate le partecipazioni della società coreana LG CNS per l’opera digitalizzazione del sistema amministrativo uzbeko, nonché la cooperazione nel settore tessile attraverso la Daewoo Textile Company e l’aumento di importazioni di uranio uzbeko - da 300 milioni a 500 milioni di tonnellate – da parte di Seul. Fondamentalmente, la Corea del Sud sta partecipando attivamente al processo di modernizzazione dell’Uzbekistan, rilanciando la propria influenza economica –confermando una fetta del 15,4% delle importazioni uzbeke - su un paese centroasiatico che a sua volta vuole diversificare le proprie rotte commerciali e rompere l’egemonia commerciale di Russia e Cina. Oltre a ciò,Seul ha avviato un importante partnership per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Uzbekistan proponendo, a partire dal dicembre 2013, un progetto per la produzione di energia fotovoltaica nella regione di Samarcanda da 300 milioni di dollari.

Grazie alla cooperazione con la Corea del Sud, nel dicembre 2014 l’Uzbekistan ha infatti avviato la costruzione nella provincia di Namangan del primo impianto fotovoltaico da 130 Kw, e ha promosso lo sviluppo di tre progetti da circa 700 milioni di dollari - il primo di 274 milioni nella regione di Samarcanda e altri due nelle regioni di Namangan e Surkhandarya per 420 -volti a produrre complessivamente 300 Mw. La banca Asiatica per lo sviluppo e il Fund for Reconstruction and Development of Uzbekistan svilupperanno questi progetti al fine di renderli operativi entro il 2020. Inoltre, sono in fase di studio anche progetti per lo sviluppo dell'energia eolica che potenzialmente potrebbe fornire fino a 520 Gwin modo da coprire un quarto della domanda domestica di energia.
L'Uzbekistan ha infatti fissato l’obiettivo strategico di generare il 21% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2031, costituendo una delle principali sfide per lo sviluppo del paese centroasiatico sul medio-lungo periodo. Il potenziale dell’energia idroelettrica corrisponderebbe a circa 9,2 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, mentre il potenziale dell’energia solare – in un paese che registra una media di circa 320 giorni di sole all'anno – a 50,973 miliardi di tonnellate, l’eolico a 2,2 milioni e il geotermico a 0,2 milioni.

Questo processo di modernizzazione promosso dal governo di Tashkent sta così capitalizzando in quei settori strategici che potrebbero elevare l’Uzbekistan al rango di potenza regionale anche sul piano economico. Una sfida di lungo periodo che è ancora nella sua fase iniziale ma che sta già mostrando i suoi frutti in un paese emergente che rappresenta, potenzialmente, il principale mercato di consumo nella regione.
         




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/Lo-sviluppo-dell-Uzbekistan-passa-per-le-infrastrutture-di-Riccardo-Mario-Cucciolla--138-ITA.asp 2015-10-02 daily 0.5