Milano passa il testimone ad Astana per l’Expo 2017 (di Lorena Di Placido)
Dal 10 giugno al 10 settembre 2017, la capitale del Kazakhstan, Astana, ospiterà l’esposizione mondiale dedicata all'Energia del Futuro. La città, che non ha mai smesso di crescere fin dalla sua pur recente fondazione (1998), ha già da tempo visto aumentare i cantieri aperti per la costruzione delle strutture congressuali, alberghiere e logistiche necessarie per sostenere una strategica occasione di crescita per il paese.
L’evento interesserà un’area complessiva di 175 ettari (compresi tra la città e l’aeroporto), per il 42% occupata da padiglioni e per la restante parte da strutture semi aperte; altri 150 ettari verranno destinati ai servizi logistici e alle infrastrutture per i trasporti, compresi mezzi pubblici e parcheggi; il Padiglione Nazionale del Kazakhstan avrà forma sferica e sarà a sé stante, mentre gli oltre 100 paesi e 10 organizzazioni internazionali partecipanti avranno a disposizione apposite aree dedicate, oltre a 4 padiglioni tematici. Nel complesso, il villaggio dell’Expo, in consegna a dicembre 2016, comprenderà 38 strutture (riutilizzabili per il 90%), capaci di accogliere un numero di visitatori attualmente stimati nell'ordine dei 5 milioni.
L’evento interesserà un’area complessiva di 175 ettari (compresi tra la città e l’aeroporto), per il 42% occupata da padiglioni e per la restante parte da strutture semi aperte; altri 150 ettari verranno destinati ai servizi logistici e alle infrastrutture per i trasporti, compresi mezzi pubblici e parcheggi; il Padiglione Nazionale del Kazakhstan avrà forma sferica e sarà a sé stante, mentre gli oltre 100 paesi e 10 organizzazioni internazionali partecipanti avranno a disposizione apposite aree dedicate, oltre a 4 padiglioni tematici. Nel complesso, il villaggio dell’Expo, in consegna a dicembre 2016, comprenderà 38 strutture (riutilizzabili per il 90%), capaci di accogliere un numero di visitatori attualmente stimati nell'ordine dei 5 milioni.
L'iniziativa riveste un’importanza straordinaria per il sistema paese nel suo complesso, per la promozione dell’immagine di un Kazakhstan positivo e propositivo, interessato non solo all'immediato sfruttamento degli idrocarburi, ma anche a un benessere energetico di lunga durata, grazie alla sinergia tra ricerca scientifica e sfruttamento consapevole delle risorse. Soprattutto, le autorità nazionali stanno predisponendo condizioni favorevoli che inducano gli imprenditori in arrivo per il 2017 a restare e investire nel paese, così da rendere l'Expo un volano per la diversificazione dei comparti produttivi dell’economia nazionale.
Per Astana, infatti, la scelta di ospitare l’Expo non è casuale, bensì strettamente connessa con la Strategia di Sviluppo del Kazakhstan al 2050, che, nelle intenzioni del presidente Nursultan Nazarbaev, mira a creare una società nazionale con un solido welfare e innestata in un contesto internazionale capace di assicurare un futuro di prosperità condivisa per i propri discendenti. Pertanto, l’esibizione si concentra sulla necessità di imprimere un forte impulso a una transizione “verde” dell’economia kazaka, perché diventi una piattaforma per l’innovazione nell'ambito delle energie rinnovabili, non solo per quanto riguarda attività produttive di grande impatto, ma anche per lo sviluppo delle imprese medie e piccole, del turismo e delle infrastrutture di supporto, e per la creazione di nuovi posti di lavoro e di servizi a sostegno degli investitori.
Cuore dell’evento internazionale, articolato in esibizioni di carattere scientifico, conferenze, attività culturali e iniziative di intrattenimento, è l’energia del futuro, intesa come: riduzione delle emissioni di CO2 (mediante energie rinnovabili, idrogeno e fusione nucleare); efficienza energetica (negli edifici, nella pianificazione urbanistica, nell'industria e nei trasporti); energia disponibile per tutti (energia contro la povertà, accesso all'energia sostenibile e a sistemi decentralizzati). Anche la stessa progettazione delle strutture per l’Expo risponde allo spirito dell’evento: l’energia consumata durante lo svolgimento degli eventi deriverà completamente da fonti rinnovabili; i nuovi edifici saranno provvisti di pannelli solari; l’energia prodotta verrà stoccata; verranno utilizzate tecnologie modulari per ridurre i costi netti e favorire l’integrazione tra le nuove tecnologie; il sistema dei trasporti beneficerà di veicoli elettrici a idrogeno.
Una parte non trascurabile del lancio di Astana 2017 è legata all'Expo 2015 di Milano, al quale è prevista la partecipazione di una delegazione kazaka che avrà il compito di predisporre un padiglione nazionale che sia al tempo stesso: una vetrina attraente e credibile di quanto si sta preparando in patria; un punto di contatto strategico per sponsor e imprenditori interessati a conoscere le opportunità di investimento attuali e potenziali offerte dal Kazakhstan. In questa fase di organizzazione è importante, infatti, attuare a Milano una promozione quanto più efficace sull'ampio numero di visitatori di molte e diverse nazionalità atteso per l’Expo, che, si stima, potrebbero essere circa 20 milioni.
Pertanto, se lo scopo dell’esibizione del 2017 è quello di dimostrare come i successi della scienza applicati all'energia possano incidere sulle prospettive di un benessere condiviso nel prossimo futuro, lo svolgimento dell’Expo di Astana rappresenta per il Kazakhstan un investimento strategico e un’importante scommessa per i traguardi che verranno.