SCO, sicurezza e cooperazione in Asia Centrale: l’agenzia regionale contro il terrorismo e le Peace Mission (di Frank Maracchione)

Il motivo scatenante la trasformazione del gruppo di Stati denominati Shanghai Five nella Shanghai Cooperation Organisation, organizzazione che ad oggi conta otto membri (Cina, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan e dal 2017 Pakistan e India), è strettamente collegato alla presa di potere in Afghanistan da parte dei Talebani, fazione fondamentalista afghana globalmente riconosciuta come terrorista. 
Non stupisce dunque che nel 2001, poco dopo la creazione della SCO, venne firmata la Convenzione per la battaglia contro il terrorismo, il separatismo e l’estremismo. Questi ultimi vennero individuati come i tre mali, i tre nemici primari della sicurezza centroasiatica. Dunque, il concetto alla base del processo di Shanghai, citando la Convenzione, è che in nessuna circostanza, gli atti a cui ci si riferisce nell’articolo 1 [i tre mali] posso essere giustificati per motivi politici, filosofici, idologici, razziali, etnici o religiosi. Il documento elenca infine le aree di lavoro comune degli Stati membri: scambio di informazioni e intelligence, risposta a richieste di aiuto parte degli Stati firmatari, sviluppo di misure preventive rispetto alle minacce alla sicurezza e smantellamento del finanziamento illegale alle organizzazioni terroristiche. 

La base legale della battaglia contro i tre mali si sviluppò ulteriormente in trattati successivi. Nel 2005, il Concetto di cooperazione dei Stati membri della SCO riconobbe alla battaglia della SCO contro i tre mali la superiorità rispetto ad ogni altro genere di legislazione internazionale. L’importanza di questa decisione venne dimostrata, per citare un esempio, dalla decisione del governo kighiso di deportare un rifugiato uzbeko fuggito durante la rivolta di Andijan del 2005. L’azione, contraria al principio di non-refoulement sancito da una serie di trattati delle Nazioni Unite che impedisce di espellere un rifugiato che potrebbe essere soggetto a  persecuzione nel paese d’origine, venne giustificata dalla superiorità della Convenzione contro i tre mali rispetto ad ogni altra norma. 

Nel 2009, durante il summit SCO di Yekaterinburg, in Russia, la Convenzione contro il terrorismo per la prima volta fornì una definizione di “terrorismo” e di “atto terroristico”, ispirate a quelle della legislazione russa e cinese. Non solo le minacce o  azioni terroristiche, ma anche il sostegno pubblico ad esse - la cosiddetta advocacy - vennero considerati atti terroristici a tutti gli effetti. Questa peculiare caratteristica si riflette anche nella pratica, infatti la SCO porta avanti principalmente azioni preventive, piuttosto che in risposta ad attacchi o minacce. 

La Regional Anti-terrorist Structure (RATS), fondata nel 2004 a Tashkent in Uzbekistan, rappresenta la prima struttura di prevenzione del terrorismo in Asia Centrale. È formata da un Comitato Esecutivo, guidato da un Direttore, che coordina il lavoro comunicativo e legale della RATS, e da un Consiglio, composto da ufficiali di alto livello degli Stati membri, che prende le decisioni strategiche e pianifica la cooperazione di sicurezza. Tutte le funzioni della RATS sono collegate alla battaglia contro i tre mali; il commercio illegale di armi, il traffico di droga, la produzione di documenti falsi cadono sotto la giurisdizione dell’istituto. La RATS si occupa principalmente di promuovere l’interazione e l’interscambio di informazioni tra gli Stati membri della SCO, nonché di produrre ricerca scientifica autonoma e preparare e costruire gli strumenti legali della cooperazione di sicurezza nella regione. 

I due strumenti principali della struttura sono il database e le liste nere. L’archivio informativo della RATS viene gestito in buona parte da gruppi di lavoro appositi del Comitato Esecutivo e contiene informazioni fornite dagli Stati, o ottenute autonomamente dai membri del Comitato. Dati riguardanti strutture, membri, forme e metodi, leader, membri, affiliati e fonti di finanziamento delle organizzazioni terroristiche rappresentano il primo gruppo di informazioni contenute nel database. La seconda parte viene invece rappresentata dalle cosiddette buone pratiche, che contengono le legislazioni internazionali e nazionali degli Stati membri, e non, della SCO rispetto alla lotta al terrorismo e le pratiche politiche, militari e sociali per la battaglia alla radicalizzazione. Infine, informazioni sull’uso di esplosivi, armi, munizioni e sostanze velenose utilizzate dai terroristi e un monitoraggio dei siti internet relativi alle organizzazioni radicali rappresentano la le ultime due parti dell’archivio. 

Le black list, invece, sono liste di individui e organizzazioni accusati di terrorismo e perseguibili in tutti gli Stati membri della SCO: nel 2010 contenevano 42 organizzazioni e 1100 individui.  Nonostante i risultati di azioni preventive siano per loro natura difficili da calcolare, la SCO dichiara che più di 200 attacchi terroristici sono stati sventati grazie agli scambi di informazioni e al lavoro scientifico della RATS. 

Il secondo ambito di cooperazione di sicurezza della SCO è quello militare. Le operazioni congiunte degli Stati membri della SCO iniziarono un anno dopo la fondazione dell’organizzazione con l’esercizio bilaterale di sicurezza ai confini tra Cina e Kirghizistan. Il primo esercizio multilaterale, viene organizzato soltanto un anno dopo in Cina - nello Xinjiang - e in Kazakistan dove 1000 unità di personale, provenienti da tutti gli Stati membri a parte l’Uzbekistan, parteciparono alla simulazione. 

Nel 2005, venne implementata la prima edizione delle Peace Mission, imponenti esercizi militari multilaterali della SCO che vengono riproposti con una cadenza almeno biennale. La Peace Mission 2005  coinvolse 10.000 unità di personale militare, navi e aerei. Nonostante lo scenario fosse di controinsurrezione, molte delle azioni simulate esularono dall’obiettivo. L’esercizio, includeva tra le altre cose bombardamenti da lunga distanza, neutralizzazione di difese contraeree, imposizione di un blocco marittimo, simulazione di uno sbarco terrestre; azioni tali da sembrare esagerate per il fine di sedare una rivolta. Edizioni successive delle Peace Mission sono state organizzate in Kazakistan, Cina, Kirghizistan e Russia. Quest’ultima sarà anche la location della Peace Mission 2018. La regolarità degli esercizi multilaterali e la numerosità di quelli bilaterali - la Cina ad esempio ha organizzato 18 esercizi bilaterali con Kirghizistan, Kazakistan, Russia, India, Pakistan e Mongolia – dimostrano l’efficacia del capacity building nella cooperazione nella SCO. 




CONSORZIO IEA utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento
http://www.eu/ita/archivio/SCO--sicurezza-e-cooperazione-in-Asia-Centrale-lagenzia-regionale-contro-il-terrorismo-e-le-Peace-Mission-di-Frank-Maracchione-471-ITA.asp 2018-01-31 daily 0.5