Storica visita della Merkel in Kyrgyzstan (Radio Free Europe/Radio Liberty)

La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha tenuto dei colloqui con il Presidente kirghiso Almazbek Atambaev a Biškek all’inizio della sua visita di due giorni nel paese che è comunemente considerato come il paese più democratico dell’Asia Centrale.
Atambaev ha accolto Merkel al suo tardo arrivo il 13 luglio all’aeroporto internazionale Manas con una elaborata cerimonia. Durante il loro colloquio del 14 luglio Almazbek Atambaev ha sottolineato che il Kyrgyzstan attribuisce molta importanza al fatto “storico” di ospitare per la prima volta un cancelliere tedesco in carica.
Merkel ha riferito che il Kyrgyzstan sta sviluppando la sua democrazia e questo percorso porta a rafforzare i rapporti tra Berlino e Biškek. La politica ha gradito la decisione recente del Kyrgyzstan di riportare in tribunale il caso dell’attivista etnico uzbeco Azimjon Askarov, che sta scontando una pena -molto discutibile- all’ergastolo per istigazione all’odio etnico ed il coinvolgimento nella morte di un ufficiale di polizia durante le proteste pubbliche nel 2010. Merkel ha manifestato la speranza che Askarov sarà trattato giustamente al processo. Gli esperti dell’ONU e gli attivisti locali ed internazionali dei diritti umani hanno criticato il verdetto e la pena che, secondo gli avvocati di Askarov, erano basati sulla confessione ottenuta con la forza ed altre forme di pressione.
Il 12 luglio la Corte Suprema del Kyrgyzstan ha riportato il caso di Askarov ad una corte inferiore per un nuovo processo. Parlando con i giornalisti insieme a Merkel, il Presidente kirghiso ha riferito che il paese è “pronto ad invitare gli osservatori internazionali, compresi quelli dalla Germania” per sorvegliare il nuovo processo di Askarov. Atambaev ha sottolineato che il Kyrgyzstan “ha preso in considerazione” gli appelli delle organizzazioni internazionali per i diritti umani a liberare Askarov, ma ha aggiunto che “Non è la questione della sua scarcerazione. Tuttavia, a causa delle accuse che i suoi diritti sono stati violati e che il processo è stato condotto con violazioni, il caso sarà esaminato attentamente dal tribunale provinciale di Chui”.
I due leader hanno comunicato che avevano anche discusso il problema dell’estremismo islamico, che era legato agli attentati terroristici in Germania e in Europa e che è stato identificato da Biškek come un fattore del numero preoccupante di nazionalisti kirghisi che aderiscono ai gruppi militanti dello Stato Islamico per combattere in Siria ed in Iraq.
“Abbiamo parlato dell’Islam, soprattutto del problema dell’islamizzazione nel senso che viene propagato l’Islam radicale”, ha riferito Merkel, aggiungendo che “siamo d’accordo che si debba fare tutto il possibile per preparare gli imam locali” perché deve essere “trasparente cosa studiano i bambini che frequentano queste scuole, che idee vengono trasmesse loro in quelle scuole”. La cancelliera tedesca ha incontrato i leader religiosi ed etnici dopo il suo colloquio con Atambayev.
La visita di Merkel in Kyrgyzstan è vista come un simbolo importante ed un riconoscimento per questo paese centrasiatico per aver tenuto delle elezioni democratiche ed istituito la stampa libera e la società aperta nella zona guidata dai leader autoritari.
Nel suo viaggio Merkel visiterà la Mongolia, un altro paese noto per i suoi successi nel percorso verso la democrazia, ma appositamente eviterà i paesi come il Kazakistan o l’Uzbekistan, Stati ricchi di risorse energetiche con economie molto più grandi del Kyrgyzstan.
Una volta il Kyrgyzstan ospitò una grande popolazione etnica tedesca, ma oggigiorno sono rimasti circa 9,400 persone dopo che tanti erano migrati in Germania ed altri paesi dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
(Tratto da: http://www.rferl.mobi/a/merkel-kyrgyzstan/27857644.html)