Tecnologia, nuove alleanze della conoscenza e Made in Italy: i pilastri della nuova cooperazione in Asia Centrale (di Enrico Molinari)

Cosa lega la capacità tutta italiana di creare valore in segmenti di mercato estremamente competitivi, una maggiore conoscenza della politica europea di vicinato dedicata al partenariato orientale e la digital economy?
Una nuova collaborazione 4.0 per favorire una maggiore e reciproca conoscenza e un lavoro comune che consenta di collegare con una visione di lungo periodo l’Europa con l'Asia Centrale e l’area del Caspio, potrebbero rappresentare un punto di partenza su cui lavorare.
In questo senso, l’interconnessione e le dinamiche competitive dei mercati internazionali pongono anche davanti a manager e a professionisti cross market & cross industries importanti opportunità.
Per prima cosa, iniziare a pianificare con efficacia un "National Branding" del nostro Made in Italy e posizionarsi in un ecosistema geopolitico aperto, significa capitalizzare competenze consolidate utili per sviluppare nuove alleanze della conoscenza.
In concreto, più marketing per conquistare mercati emergenti, significa non solo mettere alla prova il proprio asset management, ma soprattutto imparare e trasferire nuove tecnologie abilitanti in un sistema a rete capace di distribuirle con l’obiettivo di consolidare una crescita intelligente.
Ma come poterlo fare concretamente? Come legare cooperazione internazionale e sviluppo d'impresa? Come coniugare investimenti e sostenibilità per creare uno sviluppo sempre più concreto a supporto dei territori e dei loro stakeholder?
Non esistono formule magiche, ma solo un approccio personalizzato per accelerare le due dimensioni della matrice prodotto-mercato tramite fonti di informazione e centri di conoscenza diretti, fondamentali per facilitare le scelte strategiche sia in organizzazioni complesse sia in reti di professionisti che desiderano cogliere nuove opportunità. In modo analogo, Istituzioni, società e imprese locali possono contribuire a dare una risposta di valore a queste domande, rappresentando il sistema nervoso di un’economia in forte sviluppo.
In secondo luogo, è necessario affrontare la rivoluzione digitale nell'accesso ai mercati in modo puntuale per valorizzare la propria esperienza professionale ed aumentare la sensibilità delle opportunità concrete nell'era dell’Internet of Thinks.
Le nuove tecnologie, i nuovi strumenti finanziari europei dedicati allo sviluppo di start-up innovative, gli acceleratori e gli incubatori d’impresa a supporto di idee nel rispetto della riservatezza internazionale e le rinnovate sinergie tra risorse private, pubbliche e associative, ci consentono oggi di avere tutto, per così dire, a portata di cloud.
Infine, se immaginiamo di avere in mano la chiave del Made in Italy e di poterla inserire nel cruscotto di un’auto che rappresenta ad esempio, in termini di risorse naturali, una delle aree con la maggiore ricchezza pro capite al mondo, allora dobbiamo essere certi di aver fatto sufficiente carburante per affrontare con successo il lungo viaggio dell'internazionalizzazione d’impresa.
Gli ingredienti per affrontare le sfide di oggi in Asia Centrale, in cui il networking è il primo passo per aprirsi a processi collaborativi, rappresentano un giusto mix tra utilizzo ed integrazione di tecnologie per migliorare i flussi della propria organizzazione, individuazione di partner credibili grazie all'esperienza di reti d’impresa e condivisione di un’economia della conoscenza 4.0.
Aumentando il livello di knowledge sharing tra Istituzioni, comunità di imprenditori, professionisti, ed esperti di internazionalizzazione, è quindi possibile scegliere se vedere le opportunità di mercato live piuttosto che in streaming.
(Enrico Molinari: Economista, EU manager, docente universitario ed Executive Vice-President CONFASSOCIAZIONI International)