Terzo trimestre 2018: l’economia georgiana tra luci ed ombre (di Eugenio Novario)

Gli indicatori economici relativamente al terzo trimestre 2018 hanno evidenziato dati contrastanti.
Complessivamente, il BCI (Business Confidence Index) ha perso 4,2 punti rispetto al secondo trimestre del 2018. Le aspettative nel settore privato in Georgia sono diminuite di 2,8 punti percentuali, scendendo a 64,2 punti indice (rispetto a 67,0 punti nel secondo trimestre). La performance aziendale negli ultimi tre mesi è diminuita, raggiungendo quasi i 38,2 punti (in calo da 41,6), indicando una flessione della produzione. Il peggioramento dei dati aziendali negli ultimi tre mesi con le minori aspettative degli imprenditori hanno portato ad un calo complessivo degli indici.
L'indice BCI è peggiorato nei settori manifatturiero (-36,2), commercio al dettaglio (-10,1), finanziario (-36,2) e altri (-4,2). I settori dell'edilizia, dell'agricoltura e dei servizi sono migliorati rispettivamente di 16,4, 13,4 e 4,7 punti.
La fiducia delle imprese nel terzo trimestre del 2018 è diminuita sia per le grandi imprese (-3,8) sia per le PMI (-5,9). Entrambi i tipi di imprese hanno espresso meno ottimismo e hanno avuto performance più deboli, il che ha comportato una diminuzione dell'indice di -4,2 nel totale delle BCI.
Il fatturato aziendale è diminuito del -3,4 rispetto al secondo trimestre del 2018. Infatti nel periodo di riferimento del Q3 2018, le vendite (produzione o fatturato) delle 130 imprese intervistate sono diminuite da 41,6 (2 ° trimestre 2018) a 38,2 (terzo trimestre 2018).
Un significativo aumento delle vendite è stato osservato nei settori dell'agricoltura (+86.1) e delle costruzioni (+27.0). Un miglioramento significativo significa che in questi settori il saldo ponderato tra le risposte positive e negative è diminuito rispetto al trimestre precedente. Nei restanti settori, la produzione / fatturato / vendite negli ultimi tre mesi è nettamente peggiorata: settori finanziario (-52,9), manifatturiero (-46,7), servizio (-1,8) e altri (-45,0).
Aspettative
L'indice Expectations è diminuito di 2,8 punti nel terzo trimestre del 2018. Le aspettative per i prossimi tre mesi sono migliorate per i settori dell'agricoltura (47,0), della costruzione (2,9) e dei servizi (4,1). Il calo maggiore è stato registrato nei settori della produzione industriale e del commercio al dettaglio.
La maggioranza (59%) delle imprese intervistate non prevede cambiamenti nell'occupazione nei prossimi tre mesi. Inoltre, solo il 28% delle imprese ha dichiarato che avrebbe assunto più dipendenti nei prossimi mesi.
Il 55% delle aziende intervistate si aspetta che le condizioni economiche delle loro attività migliorino nei prossimi tre mesi e il 35% non si aspetta alcun cambiamento in futuro, mentre una quota inferiore (10%) delle imprese prevede un peggioramento delle condizioni economiche.
Aspettative sui prezzi di vendita
L'indice di aspettative sul prezzo di vendita è sceso da 11,7 punti (2 ° trim. 2018) a 10,3 punti (terzo trimestre 2018). La diminuzione dell'Indice è determinata da un calo significativo nel settore manifatturiero, del commercio al dettaglio e dell'agricoltura. Il settore manifatturiero prevede un notevole calo dei prezzi nei prossimi tre mesi, mentre i settori dei servizi e delle costruzioni prevedono un aumento.
La maggior parte (77%) di tutte le imprese intervistate non intende cambiare i prezzi di vendita nei prossimi tre mesi. Solo l'8% delle aziende prevede di diminuire i prezzi e il 15% prevede di aumentare i prezzi nello stesso periodo.
Un basso livello di consumo e la mancanza di accesso ai finanziamenti continuano ad essere due degli ostacoli più significativi per le imprese. Su un totale di 130 imprese partecipanti all'indagine, il 23% delle imprese di grandi dimensioni e il 34% delle PMI hanno notato che il loro principale ostacolo era la mancanza di accesso ai finanziamenti. Nel frattempo, il 10% delle grandi imprese e il 29% delle PMI hanno scelto la mancanza di domanda come principale fattore limitante per l'ulteriore sviluppo del business.
Sostanzialmente, i dati soprariportati, pubblicati e ripresi da Georgia Today, evidenziano una difficoltà strutturale dell’economia georgiana nell’ambito finanziario nella quale il difficile accesso al credito da parte delle imprese risulta essere il principale ostacolo dello sviluppo industriale del Paese.
In assoluta controtendenza risulta essere il comparto dell’agricoltura il quale ha beneficiato dei significativi investimenti e degli aiuti internazionali al settore. Il settore agricolo è pertanto determinante anche nel breve periodo per la creazione di nuova occupazione e per la modernizzazione delle strutture economiche della Georgia.
L’ambito agroindustriale ha peraltro beneficiato del significativo incremento dei distretti turistici di Tbilisi e Batumi.
Giova sottolineare come nonostante lo stallo e la crisi politico diplomatica tra Tbilisi e Mosca la Russia rimane un partner economico indispensabile del Paese.