Turkmenistan e Turchia, una proficua cooperazione politica ed economica (di Fabio Indeo)

Nell'ambito della politica estera multivettoriale intrapresa dal presidente turkmeno Berdimuhamedow, la Turchia si sta affermando come uno dei maggiori e più importanti partner economici e politici del Turkmenistan nell'alveo delle relazioni internazionali, attraverso lo sviluppo di una solida cooperazione bilaterale in diversi settori che garantisce ad entrambe le nazioni enormi vantaggi economici e successi strategici.
La condivisa eredità storica, culturale, linguistica e religiosa ha sicuramente contribuito a rinsaldare i legami, rappresentando uno dei punti di maggior forza di questa cooperazione panturca. Da un punto di vista politico, la Turchia ha svolto un ruolo di primo piano sin dagli albori del Turkmenistan post sovietico, in quanto prima nazione a riconoscere l'indipendenza turkmena nel 1991 e ad aprire un ambasciata ad Ashgabat, oltre a supportare la neutralità positiva adottata in politica estera dalla repubblica turkmena.
In questi ventiquattro anni, la Turchia è diventata il secondo partner commerciale per il Turkmenistan, con oltre 600 imprese e compagnie turche presenti nella repubblica centroasiatica con ingenti investimenti in settori strategici dell'economia.  Nel 2014 il commercio bilaterale tra le due nazioni ha riportato un tasso di crescita pari al 26.6 %, oltrepassando i 6 miliardi di dollari di valore. 
Nel corso degli anni la stabilità politica della nazione centroaiatica ha attirato ingenti investimenti pubblici e privati turchi, in particolare nel settore dell'edilizia e delle costruzioni: basti ricordare che le imprese turche hanno ottenuto il 90% dei bandi governativi relativi all'edilizia. Durante la sua prima visita in Asia Centrale nella nuova veste di capo dello stato nel novembre 2014, il presidente turco Erdoğan ha sottolineato come dal 1991 ad oggi le imprese turche abbiano complessivamente ottenuto contratti per un valore che oltrepassa i 42 miliardi di dollari
Le compagnie turche - in termini di investimenti e know how - forniscono un apporto essenziale per lo sviluppo della nazione centroasiatica, modernizzando l'apparato industriale e realizzando le necessarie infrastrutture di trasporto e i collegamenti interregionali. Oltre all'aspetto prettamente economico, occorre tuttavia sottolineare la portata strategica di questi investimenti, in quanto concentrati su alcuni settori chiave dell'economia turkmena, il cui sviluppo implicherà un rafforzamento dello status geopolitico del Turkmenistan in ambito regionale ed internazionale.
Ad esempio, gli investimenti turchi nel settore dell'industria chimica e nell'implementazione di progetti di produzione agricola ed industria alimentare rispondono a quell'esigenza di diversificazione economica, finalizzata a ridurre la dipendenza dagli introiti derivanti dalle esportazioni di idrocarburi, che trova espressione nel piano economico quinquennale 2012-2016 lanciato dal presidente Berdimuhamedow tre anni fa.
Il potenziamento dell'industria di trasformazione degli idrocarburi (non limitandosi alla sola estrazione e vendita sui mercati della materia prima) rappresenta una delle finalità principali di questo piano, ad esempio attraverso la creazione - entro il 2016 - di un polo chimico che permetta al Turkmenistan di porsi come produttore ed esportatore di polietilene e polipropilene, oltre ad altri impianti industriali per la produzione ed esportazione di soda caustica e fertilizzanti a base di potassio. 
Inoltre le compagnie turche sono impegnate nel progetto di modernizzazione del sistema elettrico della capitale Ashgabat e nella realizzazione di due grandi centrali elettriche nelle province orientali di Lebap e Mary, entrambe confinanti con l'Afghanistan. In questo caso, l'apporto degli investimenti turchi consentirà al Turkmenistan di giocare un ruolo importante al fine di promuovere la futura stabilità dell'Afghanistan: con il completamento delle due nuove centrali infatti, il Turkmenistan potrà quintuplicare le sue esportazioni di energia elettrica verso l'Afghanistan, potendo in prospettiva raggiungere anche il Tajikistan se venissero realizzate le necessarie interconnessioni elettriche.
In ambito infrastrutturale, i lavori di ammodernamento e di potenziamento del porto internazionale di Turkmenbashi sul Caspio - uno dei progetti strategicamente più importanti degli ultimi anni - è stato assegnato alla ditta turca GAP (di proprietà del gruppo Calık), alla quale il governo turkmeno ha assegnato una commessa pari a due miliardi di dollari al fine di sviluppare un infrastruttura portuale che permetterà di incrementare le esportazioni energetiche e di prodotti tessili, svolgendo il ruolo di hub economico-commerciale tra i mercati asiatici e quelli europei. La presenza dell'allora premier turco Erdoğan alla cerimonia di inaugurazione dei lavori il 16 agosto 2013, testimonia la valenza politica della cooperazione turco-turkmena. L'auspicata connessione del porto di Turkmenbashi con il progetto di collegamento ferroviario transregionale tra Baku, Tbilisi e la cittadina turco orientale di Kars è stata oggetto di discussione durante il summit tra i ministri degli esteri turkmeno, turco ed azerbaigiano tenutosi ad Ashgabat nel gennaio di quest'anno.
La decisione di rafforzare la cooperazione energetica rappresenta una delle novità più significative della partnership privilegiata tra Turkmenistan e Turchia, destinata ad influenzare lo scacchiere energetico regionale: nel novembre 2014, Ashgabat ed Ankara hanno formalizzato un importante accordo che prevede in sostanza la partecipazione turkmena al gasdotto transanatolico turco-azero TANAP in fase di realizzazione. La futura implementazione di questo accordo porterebbe alla concreta realizzazione del corridoio energetico transcaspico, attraverso il quale Turkmenistan ed Azerbaigian - transitando nel territorio turco - esporterebbero crescenti volumi di gas naturale verso i mercati europei. Nella prospettiva turkmena, il gasdotto transcaspico consentirebbe una piena attuazione della strategia di diversificazione delle rotte d'esportazione del gas naturale, bilanciando la condizione di sostanziale monopolio nella quale si trova ora la Cina, nazione verso la quale vengono convogliati il 61% delle esportazioni turkmene di gas naturale.
Per la Turchia, la partecipazione turkmena sarebbe importante per rafforzare il proprio peso geopolitico come hub energetico per la UE, considerato che Ashgabat potrebbe convogliare sul TANAP dai 30 ai 40 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno. Tuttavia, sulla realizzazione del gasdotto transcaspico sarà da valutare l'impatto legato alla partecipazione turca nel Turkish Stream promosso dalla Russia in sostituzione del gasdotto South Stream, oltre alla tradizionale opposizione di Mosca alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche sul bacino del Caspio, in attesa di risolvere la questione inerente lo status legale dello stesso.
Considerati i vantaggi strategici assicurati da questa proficua cooperazione, Turkmenistan e Turchia approfondiranno le relazioni bilaterali nel corso dei prossimi anni. Le enormi potenzialità energetiche (quarta nazione al mondo per riserve di gas naturale) e la posizione di centralità come snodo cruciale tra il Caspio e l'Asia faranno affluire in Turkmenistan ingenti investimenti e capitali, per la creazione di infrastrutture e per la modernizzazione della nazione:  in questo clima di crescita economica favorevole le imprese e compagnie turche consolideranno ulteriormente il proprio status di partner economico privilegiato.
Il peso politico, la forza economica e la posizione geografica come hub energetico verso la UE legittimano la Turchia come un importante attore nello scacchiere geopolitico regionale: in quest'ottica, il Turkmenistan potrà far valere la partnership privilegiata con Ankara al fine di contenere e bilanciare l'influenza sino-russa, intraprendendo con successo una politica estera realmente multivettoriale.




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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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http://www.eu/ita/archivio/Turkmenistan-e-Turchia--una-proficua-cooperazione-politica-ed-economica-di-Fabio-Indeo-71-ITA.asp 2015-03-26 daily 0.5