Verso Expo Astana 2017 -PARTE I- (di Lorena Di Placido)

L’Expo 2017 si innesta nella realizzazione di una articolata strategia di sviluppo che mira per il 2050 a portare il Paese tra i trenta più sviluppati del mondo.
I numeri connessi all’esposizione sono di primario interesse. L’area sulla quale sono già a buon punto i lavori di edificazione del quartiere dell’Expo ha un’estensione complessiva di 174 ettari, 25 dei quali dedicati alle strutture espositive che ospiteranno oltre 100 Paesi e 10 organizzazioni internazionali, per un numero di visitatori attesi di almeno 5 milioni di persone.
Il tema dell’Expo, l’energia del futuro, costituisce un vero e proprio manifesto programmatico dell’ideale di sviluppo deciso dalla leadership kazaka e mira a promuove- re un ulteriore salto di qualità per attività produttive e industria nazionale, essenzialmente finora ancorate allo sfruttamento degli idrocarburi. Scopo dell’esibizione diventa, pertanto, dimostrare di aver rag- giunto la consapevolezza e le capacità per affrontare una transizione verso la green economy in quanto piattaforma per avanzare nell’ambito delle energie rinnovabili e di poter rivestire un ruolo guida anche al di fuori del mero contesto tradizionale degli idrocarburi. In tale quadro, l’Expo diventa una opportunità dichiarata per rinnova- re e condividere i risultati dell’esperienza internazionale nell'innovazione in ambito energetico, per espandere le opportunità di crescita del Paese organizzatore e, più in generale, di tutti i partecipanti.
Agli espositori viene, inoltre, proposto di aderire a un Manifesto, ossia a una serie di direttive e raccomandazioni per affrontare le sfide globali, delineate in forma di codice di innovazione sociale e tecnologica. I con- tenuti del documento sono stati predisposti nel corso di tre simposi che hanno accompagnato la preparazione dell’Expo e saranno oggetto di dibattito nel Future Energy Forum che si svolgerà durante tutto il periodo dell’esposizione.
La scommessa delle energie rinnovabili parte già dalla costruzione delle strutture destinate all’Expo e dai criteri con i quali vengono concepite, a dimostrazione della concreta traduzione pratica dei principi di innovazione e creatività dell’Expo. L’energia consumata dagli spazi espositivi e dal quartiere residenziale annesso proviene da fonti rinnovabili; ogni edificio sarà provvisto di pannelli solari; verranno erette turbi- ne eoliche e un parco per l’energia prodotta dal vento verrà costruito nella regione di Astana; l’energia prodotta in eccesso verrà accantonata; la rete di trasporto urbano utilizzerà veicoli elettrici. La proposta dal Kazakhstan ai visitatori dell’Expo traduce fattivamente la sensibilità del Paese rispetto alle questioni energetiche attraverso lo sviluppo delle quattro diverse tematiche dell’esposizione: World of Energy, che espone la situazione dell’energia quale è oggi, esplorando concetti come la riduzione delle emissioni di CO2, i cambiamenti climatici le tecnologie verdi e rinnovabili, anche mediante la testimonianza di esperimenti scientifici. Energy of Life, che costituisce un’allegoria del delicato equilibrio tra tecnologia, ambiente e vita umana e presenta una breve timeline della relazione tra il genere umano e l’energia attraverso i tempi, nella quale emergono gli effetti trasformativi delle diverse tecnologie sullo sviluppo delle società. Energy for All, che sensibilizza sulla necessità che tutti abbiano accesso all'energia, trasmettendo il messaggio che accesso all'energia significa accesso allo sviluppo. My Future Energy, che ambisce a stimolare consapevolezza rispetto alle conseguenze che i comportamenti individuali e le interazioni possono avere sulle problematiche di ordine energetico.
(La seconda parte dell'articolo sarà pubblicata sul prossimo numero di Eurasian Business Dispatch).
(Pubblicato sull'ultimo numero di "Informazioni della Difesa")